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L’Alpe Cimbra, ovvero Folgaria, Lavarone e Luserna/Lusérn, con i tanti piccoli villaggi di contorno è terra di confine che porta ancora i segni delle sue radici storiche datate circa 1150 d.C., quando Folgaria ottiene dal vescovo-principe di Trento la concessione di “Magnifica Comunità”. Successivamente, l’altopiano passa sotto controllo di Venezia per ritornare più avanti alla Casa d’Austria. Sul territorio comunale passò anche la linea del fronte della Grande Guerra, e vi furono costruiti dagli austro-ungarici tre grandi fortificazioni: Forte Cherle, Dosso del Sommo di Serrada e Forte Sommo Alto. Musei, mostre, antichi masi e tradizioni autentiche, come le origini del popolo cimbro a Luserna/Lusérn, che ancora oggi mantiene lingua e tradizioni, ne sono testimonianza. Folgaria è anche citata tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione per i sacrifici della popolazione ed il sostegno alla lotta partigiana contro i nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Da un passato così complesso, le montagne dell’Alpe Cimbra si sono via via attualizzate unendosi nella moderna Ski Area Alpe Cimbra – Folgaria Lavarone che, con oltre 50 piste, dà vita ad un carosello di 104 km perfettamente gestiti e supportati da un sistema di innevamento all’avanguardia. Il comprensorio può essere percorso sia dagli amanti dello slow ski, che da sciatori esperti e ha la specificità di permettere ai suoi frequentatori di assaporare paesaggi che si avvicendano da un versante all’altro, con cambiamenti anche radicali delle caratteristiche naturali e orografiche: da Monte Pioverna è possibile spaziare con lo sguardo a 360 gradi sulle catene montuose circostanti, abbracciando in un solo lungo colpo d’occhio le Pale di San Martino, Pasubio, Marmolada, Adamello, Cevedale, Ortles, Gruppo di Brenta, Piccole Dolomiti Venete e Catinaccio; da Monte Virgo Maria cima Portule, cima Vezzena, le Dolomiti di Brenta e la catena del Lagorai. Una zona, quella dell’Alpe Cimbra, da sempre votata allo sci, è stata infatti la prima ad ospitare la mitica 3Tre e a realizzare la prima seggiovia in Italia.

Sono proprio la qualità delle piste, la realizzazione di baby park e campi scuola comodi e attrezzati, la professionalità, le attività oltre lo sci, fatte di slittinovie, tubing, animazione, che hanno fatto eleggere la Skiarea dell’Alpe Cimbra meta preferenziale delle Famiglie e a inserirla tra le destinazioni “4 All” più strutturate dell’arco alpino. L’offerta si completa con gli itinerari per gli appassionati di sci d’alpinismo, telemark e ciaspole, affiancati dalla dimensione ludica garantita dagli Snowparks, Fun Parks e dalle piste di Boarder Cross e dall’emozione dello Sleddog, con i bellissimi Husky che fremono, si agitano, scodinzolano e guaiscono di gioia quando capiscono che è il momento di trainare la slitta. Le fat bike, sono un ulteriore opportunità con la quale avventurarsi in tutta sicurezza su percorsi studiati apposta per questo tipo di bici.

Per la sua conformazione orografica, l’Alpe Cimbra è anche un ‘luogo magico’ per la pratica dello sci nordico che su queste montagne vanta due centri perfettamente attrezzati, capaci di dare al fondista, anche a quello alle prime armi, tutto ciò di cui abbisogna, cioè piste perfettamente preparate. Il centro fondo di Passo Coe si trova a Folgaria, a1600 m e ha 35 km di piste. Quello di Millegrobbe è a 1400 m, anch’esso ha 35 km di piste e si trova a Lavarone/Lusérn. Entrambi vantano una lunghissima esperienza, anche dal punto di vista agonistico. Infine, puro divertimento per tutta la famiglia è la grande pista di pattinaggio coperta del Palaghiaccio di Folgaria, aperta sia in inverno che d’estate. Un luogo deputato anche per spettacoli ed esibizioni artistiche e sportive dove vengono ospitate competizioni, manifestazioni di vario genere. Per chi invece preferisce pattinare tra paesaggi invernali, montagne innevate e stare all’aria aperta, può farlo al lago di Lavarone.

Mountain bike sull'altopiano di Lavarone

Mountain bike sull’altopiano di Lavarone

D’estate, Folgaria diventa un luogo ideale per le famiglie, offre infatti oltre alla possibilità di rilassarsi, quella di fare molte attività sportive sui i suoi sentieri in mezzo ai boschi, prati e laghi, campi sportivi e percorsi mountain bike. Per gli appassionati di Nordic Walking è stato creato un parco attrezzato composto da 17 percorsi con vari livelli di difficoltà, muniti di apposita segnaletica direzionale e bacheche illustrative. l tennisti hanno ben 19 campi in terra battuta o erba sintetica. Gli appassionati di equitazione invece, possono andare da 1000 a 1800 m di quota, in un susseguirsi di ampi panorami e di paesaggi emozionanti su antichi sentieri medievali, foreste secolari, aree naturali protette ed ex strade militari che si snodano tra trincee e forti della Grande Guerra, alla scoperta di Folgaria, Lavarone e Lusérn e in località Carpeneda di Folgaria possono seguire lezioni di equitazione al Centro di Equitazione Longanorbait.
Se, superare l’ostacolo, mettersi alla prova su pareti sempre più impegnative e scoprire fino a che “grado” si può arrivare è da sempre un piacere riservato a chi fa arrampicata in montagna, sull’Alpe Cimbra, sotto la guida esperta delle Guide Alpine, si possono trovare palestre di roccia molto semplici come il Prombis a Lavorone, o molto più complesse come la palestra dei Piccoli o la falesia di Serrada dove misurarsi con la forza di gravità!

L’altipiano, con la sua rete di percorsi è un paradiso per escursioni in tutte le stagioni, ma durante l’estate, in questi luoghi, si può scoprire la storia e godersi la natura facendo sport, tutto in un unico grande tour, il ‘100km dei Forti’. Un itinerario ben segnato e particolarmente amato dagli appassionati di mountain bike di tutto il mondo. Si tratta di un percorso molto vario, in un panorama che cambia continuamente tra rocce, boschi, malghe e passi. Interamente su strade sterrate e pensato apposta per la mountain bike. Si sviluppa con numerosi saliscendi lungo la ex viabilità militare della Prima Guerra Mondiale e le rovine dei forti austriaci ed italiani tra cui il Forte di Spitz-Verle, Forte Belvedere, Forte Busa, tutti visitabili, lasciando intendere le fatiche dei soldati che qui persero la vita durante gli eventi bellici.

Per gli appassionati del golf infine, gli altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna mettono a disposizione, a 1200 metri d’altitudine il Golf Club di Folgaria, provvisto di un percorso che si sviluppa in un ambiente di grande pregio e circondato da una maestosa foresta di abeti rossi. Il campo è dotato di 9 buche per uno sviluppo complessivo di 5532 metri. Sono disponibili anche un campo pratica/driving range, pitching-green e putting-green, carrelli elettrici, un Pro-Shop e golf kart. Inoltre il percorso è fiancheggiato da una passeggiata che porta al biotopo di Ecchen, pregiata area protetta di interesse naturalistico. Un highlight speciale è il cosiddetto Maso Spilzi, un grande edificio rurale risalente al 1700, che ospita oltre all’accogliente Club House anche il Museo Etnografico della Magnifica Comunità di Folgaria.

Ma, in mezzo a tanto sport, non ci si deve dimenticare del Giardino Botanico Alpino di Passo Coe a1610 m, di proprietà del Comune di Folgaria, ma gestito dal Museo Civico di Rovereto, dove, in un’ampia radura di 3 ettari alle pendici del Monte Maggio, si possono ammirare le specie floreali e le piante di basso e alto fusto dell’ambiente alpino. Nei pressi del biotopo di Malga Laghetto a Monterovere, si trova anche l’abete bianco più alto d’Europa con i suoi oltre 50 m d’altezza. L’ “Avéz del Prìnzep – Abete del Principe”, ha un diametro di 1,50 m e una circonferenza di 4 m e l’età stimata è attorno ai 230 anni.  Risalendo poi la Vallagarina da Rovereto a Trento in prossimità di Folgaria si scorge, sulla sommità di una collina strategicamente importante, la più grande struttura fortificata del Trentino: Castel Beseno. Le prime notizie certe risalgono al XII secolo, allora feudo dei conti di Appiano e residenza della nobile famiglia dei Da Beseno. Recentemente restaurato, dopo l’abbandono del 1800, e riportato all’antico splendore dalla Provincia Autonoma di Trento, che ne ha fatto una delle sedi distaccate del museo del Castello del Buonconsiglio. Castel Beseno è diventato’ il più vasto complesso fortificato feudale della regione, con le due imponenti cinte murarie a forma di ellisse che racchiudono il castello, una grande il cui asse maggiore misura 250 metri e uno minore a 55. Impressionanti anche le grandi bastioni lunati, le porte scure munite di ponte levatoio e di saracinesca e il campo dei tornei.

L’altopiano è anche un luogo particolarmente rilassante grazie ai suoi numerosi centri benessere, ma, passeggiando tra le numerose frazioni è impossibile non lasciarsi tentare dai prodotti tipici trentini, qui particolarmente abbondanti e genuini. Numerose sono le aziende agricole che propongono prodotti caseari locali, dal formaggio stagionato al formaggio mezzano e fresco, ricotte, yogurt, tosella, caciotte fresche e aromatizzate e difficile è resistere al formaggio d’alpeggio Vézzena a pasta semidura e semicotta, alla polenta, dallo speck profumato ai funghi prelibati, allo strudel, al zelten natalizio, alla cucina cimbra insomma! E cosa dire del puro miele di montagna al quale l’Altopiano ha dedicato addirittura un museo a Lavarone!


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Le tappe precedenti del viaggio di Herno sulle Alpi:

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