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La Valsugana si tinge di vetro, ferro, acciaio. Più precisamente, il Castello di Pergine, che fino al 3 novembre 2003 ospiterà le sculture a cielo aperto di Eduard Habicher: segni tracciati nell’ aria, quasi fossero disegni o impressioni di gesti cristallizzati, in grado di trasmettere una forte carica dinamica e nello stesso tempo di riportarci, attraverso il connubio di materiali particolari, alla dimensione poetica della natura. Nato a Malles nel 1956, Habicher può vantare un curriculum di tutto rispetto, con esposizioni personali e collettive che lo hanno visto protagonista dal 1987 ad oggi. I suoi lavori sono di varia dimensione. Alcuni possono essere molto grandi: infatti la parte più interessante di quest’esposizione al Castello di Pergine occuperà prevalentemente gli spazi esterni all’edificio. Lamine d’acciaio, alcune delle quali tinte di rosso – come lingue di fuoco – , volteggeranno nell’aria aggrappandosi ora a tronchi bruciati, ora a sporgenze offerte dagli edifici, ora a pezzi di vetro curvato. ‘Segni in aria’, nient’altro che possa descrivere al meglio l’opera scultorea di Eduard Habicher.



Opere esposte

circa 30 sculture e disegni che si trovano nel parco esterno, nel giardino interno, nella Sala delle Armi, nella Cantina Rosa, nella Prigione della Goccia, nella Cappella del Castello di Pergine, Valsugana.



Finissage

2 novembre 2003, con concerto di fine stagione



Orari mostra

Fino al 3 novembre 2003

da martedì a domenica: ore 10.30 – 22.00

lunedì: ore 17.00 – 22.00

ingresso gratuito,

Valsugana, castello di Pergine







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