Domenica 14 settembre, a Moso in Passiria è in programma la giornata conclusiva della 2.a edizione del Progetto Junior Ranger del CAI Alto Adige. Un'iniziativa che ha coinvolto numerosi bambini tra i 10 e gli 11 anni, nel corso di sei uscite tra luglio e agosto nel Parco naturale Sciliar-Catinaccio. L'obiettivo? Trasmettere ai piccoli le conoscenze necessarie sulle Aree Protette e la loro conservazione.
Il programma della giornata. La manifestazione per gli Junior Ranger e le loro famiglie avrà inizio alle ore 9 al Bunker Mooseum. Qui i piccoli ranger risponderanno a un quiz sulle tematiche affrontate durante l'estate nel Parco naturale Sciliar-Catinaccio (topografia, orientamento, sopravvivenza, conoscenza dell'acqua e degli insetti e pronto soccorso) lungo una serie di “stazioni” preparate dagli assistenti del Parco naturale Gruppo di Tessa. L'intera famiglia è invitata ad assistere ogni singolo ragazzo nella compilazione.
A seguire, verso le ore 11.30, ci si sposterà nel Piazzale per le Feste di Moso, per il saluto ufficiale e la consegna dei Diplomi di partecipazione. Poi grigliata e giochi in compagnia.
"Sono orgoglioso che per due anni l'Ufficio Parchi Naturali della Provincia Autonoma di Bolzano ci abbia affidato un progetto così importante, che ha riscosso grande entusiasmo tra i ragazzi", ha dichiarato il Presidente del CAI Alto adige Giuseppe Broggi. "I miei complimenti e ringraziamenti vanno ai nostri accompagnatori di Alpinismo giovanile, il cui operato è stato giudicato positivo e professionale dalla Provincia, dai ragazzi e dai genitori".
“I ragazzi hanno partecipato alle uscite con assiduità e hanno interagito a dovere con i relatori presenti, che sono rimasti molto soddisfatti”, ha dichiarato Roberta Zani, Presidente della Commissione di Alpinismo giovanile del CAI Alto Adige. “Il nostro obiettivo è quello di dare ai ragazzi la giusta conoscenza sugli ambienti naturali e montani della loro provincia. Per rispettare e amare l'ambiente è necessario prima conoscerlo”.
Il progetto Junior Ranger è nato nel 2009 dai cugini del CAI Alto Adige di lingua tedesca, l'Alpenverein Suedtirol, e ha riscosso da subito un buon successo, ma era portato avanti solamente in tedesco. Grazie al CAI Alto Adige anche i giovanissimi di lingua madre italiana hanno potuto partecipare a questa magnifica esperienza.