A Courmayeur nasce l’Espace Grivel per celebrare i duecento anni dell’azienda.
A Courmayeur, nella vecchia sede della Grivel, Gioachino Gobbi, dal 1981 a capo della ditta, sta terminando l’allestimento dell’esposizione Espace Grivel, in cui esibisce una parte della collezione personale di tutto ciò che rappresenta la montagna. I “capitoli†in cui è divisa la mostra sono, dal 1818 al 1981, legati ai personaggi che hanno fatto la storia della Grivel, da Cassien Grivel e il figlio Domeniche, primo proprietario dell’officina di Dolonne, fino a Valter Grivel e Vittorio Bigio, passando per Henry e Laurent Grivel e i protagonisti delle spedizioni a Everest e K2. Neppure è dimenticata la montagna al femminile, da Henriette d’Angeville a Nives Meroi, con una rapida cavalcata dalle grappette per i tacchi delle scarpine alla moderna attrezzatura. Dal 1981 i pannelli spiegano l’evoluzione dei prodotti: ramponi, piccozze, moschettoni e chiodi da ghiaccio, caschi e zaini fino alla produzione attuale. La mostra è arricchita da una preziosa collezione di affiches della prima metà del secolo scorso, di diversa provenienza geografica, aventi tutti come tema l’attrezzatura da montagna.
Gioachino Gobbi con ramponi e piccozze esposte nell’Espace Grivel a Courmayeur
«Ho cercato di raccontare duecento anni di storia senza annoiare, ma spiegando cos’è quest’azienda giunta alla settima generazione, mostrandone evoluzione e adattamento. – afferma Gioachino Gobbi – Nell’esposizione si evidenziano tre componenti.
- L’aspetto culturale è rappresentato dalla collezione di affiches e di bozzetti sulla Valle d’Aosta degli anni Trenta di autore sconosciuto, che si firmava MLP. L’arte ci mostra la spiritualità della montagna, presente da sempre, tanto che già nell’antichità le montagne erano sede degli dei.
- Poi si sottolinea lo sforzo dell’azienda per il rispetto dell’ambiente e della natura, come dimostra l’impianto fotovoltaico che rende la produzione indipendente dal petrolio. La stessa mostra è conforme alle tre “Erreâ€: riusa, ricicla e riduci e per l’esposizione sono stati usati pallet e vecchio legno.
- Infine, ma non meno importante è sottolineata la nostra costante ricerca sulla sicurezza. Per favorire la sicurezza della nostra attrezzatura siamo meno concentrati su altri valori, come la leggerezza, valutata in funzione dell’esigenza dell’attrezzo. La montagna non è assassina, ma è severa e quindi la sicurezza è prioritaria. Per questo studiamo prodotti che per quanto possibile non richiedano la partecipazione dell’operatore per il loro funzionamento, come per esempio il moschettone di sicurezza “twin gate†che, rispetto a quella a ghiera, non ha bisogno della chiusura manuale della ghiera». E il moschettone Twin gate non a caso è stato premiato con il prestigioso Best New Gear Awards, americano, nel 2014, con il Desnivel Gear Award, spagnolo, nel 2015 e nel 2016 con il Compasso d’oro, premio italiano del design.
L’Espace Grivel sarà aperto dai primi di luglio fino alla fine di agosto con orario in via di definizione e la visita sarà gratuita nell’anno della ricorrenza. Sarà raggiungibile con un itinerario a partenza dalla Casa delle guide alpine di Courmayeur, piazza della Chiesa parrocchiale. Percorrendo circa un chilometro e mezzo in piano in direzione del Dente del Gigante si arriva all’Espace Grivel.
Il comune di Courmayeur, per celebrare l’azienda, che come il Monte Bianco l’ha resa famosa nel mondo, ha fissato per domenica 5 di agosto il Grivel day, le celebrazioni del bicentenario. Al mattino è prevista una cerimonia in Municipio con la consegna all’amministrazione comunale di una panoplia con corda, piccozze e ramponi da parte della Grivel. Alle 11 circa, al Jardin de l’Ange, Gioachino Gobbi presenterà la storia della Grivel con invitati gli anziani di Courmayeur, le persone che a vario titolo sono state vicine alla vecchia azienda. Al pomeriggio la Società delle guide alpine di Courmayeur illustrerà il lato tecnico dell’attrezzatura e la giornata si concluderà all’Espace Grivel con l’aperitivo. Tutta la giornata sarà accompagnata dal gruppo musicale L’Orage.