È stata presentata giovedì 7 maggio al castello Cantore di Aosta la spedizione al Monte Mc Kinley nata dalla collaborazione tra Esercito, regione Valle d’Aosta e le guide alpine di Valgrisenche. Saranno infatti le guide alpine valdostane Marco Camandona e Matteo Giglio e gli istruttori di sci e alpinismo del gruppo militare di alta montagna del Centro Addestramento Alpino di Aosta, il caporal maggiore Marco Farina e il caporale Elia Andreola, a cimentarsi sullo sperone Cassin.
Il Mc Kinley o Denali, con i suoi 6194 metri, è la vetta più alta del Nord America. Si trova in Alaska, a 63 gradi di latitudine nord e per questo è una montagna fredda e, per lo schiacciamento dell’atmosfera ai poli, con meno ossigeno di quello che teoricamente ci si aspetta a quella quota, come se la montagna fosse qualche centinaio di metri più alta.
La via scelta dalla spedizione, lo sperone Cassin, così chiamato perché fu Riccardo Cassin nel luglio 1961 a guidare la spedizione che ne effettuò in tredici giorni la prima ascensione, assume quest’anno un significato particolare. Ripercorrere la via rappresenta infatti anche un omaggio al grande lecchese che proprio nel gennaio scorso ha compiuto cento anni.
La joint venture esercito – guide valdostane partirà il 12 maggio alla volta di Anchorage e contando i giorni necessari per l’avvicinamento e l’acclimatamento sarà operativa a fine mese. La spedizione non installerà il campo base alla base dello sperone, come aveva fatto Cassin, ma alla base del West Buttress, considerata la via normale. Il progetto prevede infatti di salire quest’ultima come acclimatamento, per poi ripartire sul più impegnativo sperone utilizzando un nuovo accesso, a partenza dal campo base della normale. Sarà un po’ più lungo, ma permetterà ai quattro alpinisti, una volta completata la scalata, di scendere direttamente dalla normale a recuperare il materiale.
Il record di ascensione del Mc Kinley, ma per la via normale ben meno impegnativa della via Cassin, appartiene a Christian Stangl ed è di 16 ore e 45 minuti. Lo scorso anno lo sky runner Jean Pellissier con le guide di Valtournenche cercò di stabilire un nuovo record, ma dopo essere arrivato in sole sei ore a quota 5900 metri dal campo base fu costretto al ritiro. Il maltempo che aveva impazzato con bufere ripetute, impedì altri tentativi.
Il freddo e le bufere di neve sono le incognite maggiori della spedizione che conta però su alpinisti molto preparati tecnicamente e fisicamente. Sulle Alpi con condizioni meteo favorevoli sarebbero in grado di effettuare in giornata un’ascensione di lunghezza e difficoltà paragonabili, anche se a quote inferiori. Sul Mc Kinley sarà tutto da vedere: la via Cassin, come recita l’American Alpine Journal, “è tuttora un moderno banco di prova oltre che un eterno tributo al suoi primi visionari scalatori”.
La spedizione ha il supporto di numerosi sponsor tecnici, tra i quali Grivel Mont-Blanc.