Nell’ambito delle iniziative previste dal Progetto Interreg IIIA “Gestione sostenibile dei boschi di montagna a funzione protettiva”, la visita a uno dei siti di studio valdostani ha dato la possibilità di scoprire un interessante itinerario escursionistico ricco di storia alpina e assolutamente accessibile a tutti.
Ci troviamo a Saint Rhemy, frazione di Saint Rhemy en Bosses (AO), all’inizio del vallone che conduce al Colle del Gran San Bernardo. Questo piccolo borgo nasce nel I secolo d.C. durante la costruzione della strada romana che collegava Aosta a Martigny.
Gli archivi comunali riportano come nel febbraio 1841 una valanga abbatté gran parte della Foresta di Sauvegarde, così detta a motivo della sua posizione a protezione del borgo, fermandosi a pochi metri dalle case. Furono pertanto progettati degli sbarramenti in pietra, onde evitare il ripetersi del disastro nei successivi inverni, per la realizzazione dei quali il sindaco chiese a Carlo Alberto un contributo in denaro.
Nel settembre dello stesso anno, il Comune ricevette la comunicazione che il Re si accollava la spesa degli sbarramenti antivalanga per la somma di 2.000 lire, assolutamente ragguardevole per l’epoca.
I deviatori di valanga, costruiti in pietra a secco, sono tuttora in ottime condizioni. In circa un’ora di cammino dal borgo di San Rhemy, sul versante alla sinistra orografica, è possibile raggiungere le protezioni più alte, di forma triangolare. Un escursionista attento potrà anche notare la differenza di vegetazione, attraversando l’unico lembo della vecchia foresta resistito alla valanga, in cui predomina l’abete rosso, per arrivare al lariceto messo a dimora nel periodo tra le due guerre. Dagli ultimi deviatori, in circa un quarto d’ora su ripidi sfasciumi, è possibile raggiungere la cresta spartiacque dalla quale si ha una bella veduta che spazia dal Mont Velan, al massiccio del Bianco, fino alle cime della media valle.
Comunicazione importante: considerata l'esposizione del luogo, nel periodo invernale, prima di effettuare un'escursione, occorre contattare le guide alpine locali e/o contattare l'ufficio informazioni (tel. +39 0165 78559).