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La prima volta della Stava Sky Race organizzata su un percorso lungo 25 chilometri, con partenza ed arrivo a Tesero, coincide con la prima volta di Ionut Zinca, fenomenale corridore romeno, che ha deciso di dedicarsi a tempo pieno a questa attività agonistica solo da un anno, dopo un passato nell’orientamento. Con ottimi risultati, se dobbiamo giudicare da quanto visto oggi in Val di Fiemme.

Il ventinovenne della Valetudo Skyrunning Italia ha messo le mani sulla settima edizione della gara organizzata dall’U.S. Cornacci, senza lasciare alcuno spazio agli avversari, che pure portavano nomi importanti per questa disciplina. Luis Alberto Hernando Alzaga (Fam Cai Grifone) è arrivato al traguardo con sei minuti di distacco, Mikhail Mamleev con sei e 14 secondi, entrambi impossibilitati ad attaccare Zinca, che fin dalle prime battute ha comandato il gioco. Trattandosi della prima edizione della Stava Sky Race “lunga” il suo tempo di 2h18’36” non può essere paragonato con altre prestazioni del passato, ma si può star certi che non sarà facile nelle prossime edizioni fare meglio. Si sono fermati sulla soglia del podio Miguel Caballero Ortega, primo un anno fa, e un brillante Daniele Cappelletti. Nomi che chiariscono quale sia stato il livello di questa gara, che valeva anche quale secondo atto del nuovo circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup e come selezione della nazionale italiana in vista degli Sky Games della prossima settimana a Ribagorza, in Spagna.

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In campo femminile Emanuela Brizio, 44 anni, campionessa italiana in carica e vincitrice già nel 2011 a Tesero, ha spazzato via la concorrenza della spagnola di Palencia Nuria Dominguez Azpeleta, staccata di ben 4 minuti, e della friulana Jennifer Senik, che ha chiuso a 7 minuti e mezzo dalla prima.

Al via, nella nuova location del piazzale delle scuole elementari, si erano presentati in 140, scattati sotto un caldo sole, che ha illuminato la mattinata fiemmese dopo la pioggia di ieri. Al passaggio del Forcello, Zinca vantava 12 secondi sul castigliano Gispert, velocissimo nella prima ascesa verso il Cornon, ma poi in difficoltà nelle parti in discesa. Mamleev passava a un minuto e mezzo, Cappelletti a 1’41”, Ortega a 1’50”. Sul Cornon il vantaggio del primo sul secondo diventava di un minuto, ma da quel momento in poi, quando bisognava lasciare andare le gambe, Gispert non ha tenuto più il ritmo.

In località Saline, infatti, Zinca poteva amministrare 2 minuti di margine sulla coppia composta da Hernando Alzaga e da Mamleev, tre sul duo Caballero Ortega – Cappelletti. Sul Monte Agnello il cronometro regalava a Zinca quasi 4 minuti di vantaggio su Hernando Alzaga (giunto a Tesero la notte prima della gara), che a sua volta era riuscito a scrollarsi di dosso la compagnia di Mamleev, superato anche da Cappelletti e tallonato da Caballero Ortega. Il pathos, ormai appariva chiaro, riguardava ormai la lotta per il secondo e il terzo gradino del podio. Al Doss dei Branchi le gerarchie sono quelle definitive: dietro al romeno ci sono Hernando e Mamleev, ripresosi dopo il momento di difficoltà, mentre ritroviamo Cappelletti quinto. Da qui in poi i protagonisti badavano solo a gestire le energie e ad affrontare la difficile discesa verso Tesero, uno dei tratti più temuti del percorso, non solo perché nuovo, ma anche perché si fa sentire non poco sulle gambe. Dopo Zinca, Hernando e Mamleev (già secondo nel 2008, 2009 e 2011), hanno tagliato il traguardo Caballero Ortega, Cappelletti, Lopez Castan, Tavernaro, Zerboni, Pintarelli e Scalet. Ai piedi della top ten ritroviamo Paolo Larger, due volte vincitore e cinque volte sul podio della Stava Sky Race, addirittura undicesimo Gispert. Un bel test per tutti, comunque, soprattutto per chi fra una settimana parteciperà agli Sky Games, le Olimpiadi della corsa in montagna.

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Fra le donne Emanuela Brizio ha fatto praticamente gara a sé, staccando di un minuto Jennifer Senik (Montanaia Racing), al termine della salita del Cornon, mantenuto alle Saline. Un vantaggio portato poi a 3 minuti sul Monte Agnello, a 7 sul Doss dei Branchi, poi amministrati fino al traguardo. Nella lunga discesa finale la friulana Senik si è fatta agguantare e superare da Nuria Dominguez Azpeleta (Trangoworld), seconda alla Valmalenco – Valposchiavo lo scorso 10 giugno. Il successo della Brizio vale alla Valetudo Skyrunning una doppietta.

Nella classifica under-23 ha primeggiato Christian Varesco (Cornacci), in quella riservata agli over-50 Sergio Montagni e Paola Bertizzolo (Atletica Feltre).

Da ricordare anche la Mini Stava Sky Race, tornata in vita dopo un anno di pausa e riservata ai più giovani, che ha coinvolto una sessantina di ragazzi.

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