"ECONNECT – restoring the web of life", progetto europeo nato per stabilire un approccio ecologico condiviso per la protezione della biodiversità alpina, ha analizzato la tematica delle connessioni ecologiche tra habitat in ogni suo aspetto: dall’analisi delle barriere fisiche, spesso costruite dall’uomo, che impediscono lo spostamento delle specie, a quelle meno visibili, ma non meno importanti, causate dai differenti quadri giuridici dei paesi alpini. Anche la comunicazione ha avuto un ruolo importante nel cercare nuove vie per comunicare efficemente una tematica ostica e importante allo stesso tempo.
Nei tre anni di progetto, ECONNECT ha costruito una solida metodologia di lavoro per l’identificazione dei principali corridoi e barriere alpine. Attraverso l’uso di un vero e proprio sistema di mappatura del territorio creato exâ€novo da uno dei gruppi di lavoro del progetto, gli esperti di ECONNECT sono riusciti a identificare non solo le barriere, ma anche i corridoi ecologici che devono essere preservati attraverso una saggia e lungimirante pianificazione territoriale che consideri anche le “rotte” delle specie.
In ECONNECT non sono mancate le azioni sul campo. Ben 7 sono le regioni pilota disseminate lungo tutto l’arco alpino che hanno sperimentato azioni aventi come obiettivo il miglioramento del continuum di habitat alpini. E cosiÌ€ si sono realizzati passi avanti significativi come, per esempio, la stesura di un piano d’azione nella regione pilota dell’IseÌ€re con l’azienda locale che gestisce le strade per la costruzione di sottopassi per la fauna selvatica o un sistema di visualizzazione dei cavi delle funivie all’interno della regione pilota Alpi Marittimeâ€Isere, cavi che sono molto perico†losi per gli uccelli.
La conferenza finale, che si svilupperaÌ€ in tre giornate di cui una prevede un’escursione sul campo, saraÌ€ un’importante occasione di incontro per presentare ad un pubblico composto da ricercatori, istituti scientifici e istituzioni locali, nazionali ed europee, i risultati del progetto. Inoltre, saraÌ€ un’occasione per lanciare nuove proposte per la protezione e il miglioramento dei corridoi che permettono la libera migrazione delle specie lungo l’arco alpino. Per garantire un’ampia discussione sulle politiche da adottare per raggiungere un’azione coordinata sul territorio e per riportare il tema della connettivitaÌ€ al centro dell’agenda politica dell’Europa, sono stati invitati rappresentanti di istituzioni internazionali ed europee quali la Direzione Generale per l’Ambiente (DG ENV) della Commissione Europea oltre ad alcuni membri della Convenzione delle Alpi.