E' morto Mario Rigoni Stern. Nato ad Asiago, in provincia di Vicenza, nel 1921, è stato autore di numerosi libri: esordì nel mondo letterario con Il sergente nella neve, nel 1953. All'opera venne assegnato il premio Bancarellino nel 1963.
Per gli amanti della montagna, e non solo, Mario Rigoni Stern ha sempre rappresentato un uomo in simbiosi con la natura. Proprio sull'Altopiano di Asiago, ove ha trascorso molti anni della sua vita, ha mantenuto viva una interlocuzione continua e diretta con l'ambiente, camminando tra foreste e osservando, con sentimento, il mutare delle stagioni. Un percorso di continua ricerca e di grande profondità, incentrato sui temi dell'esistenza e della condizione umana. Basti pensare a Il bosco degli urogalli (1962) e a Uomini, boschi e api (1980). Questa sensibilità verso il mondo della natura gli è valsa la laurea honoris causa in Scienze forestali ed ambientali dell'Università di Padova.
Anche il grande schermo conobbe il suo impegno. Sul finire degli anni sessanta scrive il soggetto de I recuperanti, film girato da Ermanno Olmi dedicato alle comunità di Asiago all'indomani della Grande guerra. Nel 1999 racconta la sua esperienza di vita in un lungometraggio, dialogando con Marco Paolini, sotto la direzione di Carlo Mazzacurati.
Le opere di Mario Rigoni Stern:
- Il sergente nella neve (1953) – Premio Bancarellino 1963
- Il bosco degli urogalli (1962)
- Quota Albania (1971)
- Ritorno sul Don (1973)
- Storia di Tönle (1978) – Premio Campiello e Premio Bagutta
- Uomini, boschi e api (1980)
- L'anno della vittoria (1985)
- Amore di confine (1986)
- Il libro degli animali (1990)
- Arboreto salvatico (1991)
- Le stagioni di Giacomo (1995) – Premio Grinzane Cavour
- Sentieri sotto la neve (1998)
- Inverni lontani (1999)
- Tra due guerre e altre storie (2000)
- L'ultima partita a carte (2002)
- Aspettando l'alba e altri racconti (2004)
- I racconti di guerra (2006)
Stagioni (2006)
Nel corso degli ultimi anni lo abbiamo ripetutamente incontrato nella cornice della città di Trento, impegnato, in qualità di Presidente della giuria, nella selezione dei libri e nell'assegnazione dei premi Itas del Trento Festival.