Il Trento Film Festival ricorda con affetto il grande alpinista, partigiano e scrittore Cesare Maestri, socio onorario della rassegna, scomparso oggi all’età di 91 anni.
Cesari Maestri premiato al Trento Film festivalm 2019 – ph.credits Giulia Battisti
“L’alpinista più bravo è quello che diventa vecchio“, disse Cesare Maestri il 29 aprile 2019, quando ricevette la Genziana alla carriera del Trento Film Festival, davanti a un pubblico che lo ascoltava in religioso silenzio. “Cesare Maestri era un bravo alpinista, uno dei migliori della storia, ed è riuscito nella sua impresa, quella di invecchiare tra le sue montagne senza perdere la vita sopra di esse. Una vita così lunga è un grande dono, che ci ha permesso di amarlo e apprezzarlo a lungo: ma la sua scomparsa lascia comunque un vuoto incolmabileâ€, dice il Presidente del Trento Film Festival, Mauro Leveghi. “Lo ricordiamo commosso, lui così forte, ringraziarci per il premio ricevuto, abbracciato all’amico di sempre Carlo Claus: era tosto e tenace, la vita lo aveva forgiato, ma non aveva mai perso la sua tenerezza, il suo amore per l’umanità e la fiducia in un futuro miglioreâ€.
Il Trento Film Festival, di cui Cesare Maestri era socio onorario, si stringe alla famiglia, alle Guide Alpine di Madonna di Campiglio, a tutte le persone che hanno amato un uomo che ha lasciato un segno indelebile sulla storia dell’alpinismo internazionale, prima con le sue imprese su roccia e ghiaccio, poi con i suoi libri, infine con il suo esempio di uomo libero e coerente, figlio di una terra che non lo potrà mai dimenticare.
Cesare Maestri era nato a Trento il 2 ottobre 1929. Soprannominato “il ragno delle Dolomiti” per le sue capacità alpinistiche, fu infatti il primo scalatore ad affrontare in discesa ed in solitaria importanti vie dolomitiche con difficoltà del VI grado. Nel suo ampio palmaress di imprese, ricordiamo le salite al Cerro Torre del 1959 con Tony Egger e nel 1970, con l’ausilio di un compressore, spedizioni che suscitarono non poche polemiche nel mondo dell’alpinismo. Le sue prime salite sono datate 1951, anno in cui, in solitaria, salì la via Detassis-Giordani al Croz dell’Altissimo. Negli annin successivi completò la discesa in solitaria della Paganella, montagna simbolo della terra, il Trentino. Guida Alpina dal 1952, salì innumerevoli vie, principalmente sulle Dolomiti