Dopo le recenti discese sul Monte Bianco, i due maestri di sci valdostani Luca Polo e Mattia Tresca, questa volta in compagnia di altri due maestri di sci, Andrea Plat, che è anche guida alpina, e Luis Vellella, hanno dedicato la loro attenzione alla parete Est del Monte Rosa, la più himalayana delle Alpi. Lunedì scorso 7 aprile i quattro alpinisti si sono trasferiti nella valle di Gressoney dove l’elicottero, sul quale c'era anche il fotografo Luca Benedet, li ha portati fino ai 4.563 metri della Punta Zumstein, sulla cresta di confine tra Svizzera e Piemonte. Da lì hanno affrontato la lunga discesa lungo il Canalone Marinelli, giù fino a Macugnaga, in Valle Anzasca: Luca Polo e Mattia Tresca in speedriding, cioè in parte sciando e in parte sospesi in volo, mentre Andrea Plat e Luis Vellella sono scesi con la tecnica dello speedflying, cioè senza appoggiare gli sci al suolo fino all’arrivo. Hanno impiegato cinque minuti appena per scendere più di duemila metri di dislivello.
«E’ la discesa più bella delle Alpi – spiega Luca Polo, 43 anni, guida alpina, maestro di sci e istruttore di parapendio – con passaggi che sfiorano i 40-50 gradi di pendenza. Siamo tutti mossi dalla stessa grande passione per la montagna e per il volo e personalmente ho la grande fortuna di avere tanti amici che hanno le mie stesse passioni. Abbiamo conosciuto Luis Vellella quest'inverno: vive in Svizzera, ma è di origine spagnola. Andrea Plat è stato mio istruttore ai corsi guide e da lui ho imparato molto. Ora mi trovo a volare con lui e a insegnare a lui e a Mattia i segreti dello "speed". Sono momenti indimenticabili della nostra vita».
Sia lo speedriding che lo speedflying sono discipline che richiedono un lungo addestramento e una piena padronanza degli strumenti di volo, parapendii appositi con caratteristiche tecniche specifiche. Niente può essere lasciato all’improvvisazione.
Gli exploit sembra siano destinati a ripetersi: «Siamo nel bel mezzo di un progetto che abbiamo intitolato “Speedriding 4000 Valle d’Aosta” con tanto di pagina Facebook – continua Luca Polo – quindi, meteo permettendo, le sorprese non sono ancora finite».