Alla serata partecipano il Sindaco di Chieri Agostino Gay, il presidente generale del Cai, Annibale Salsa, il presidente del Cai Torino, Daniela Formica e il direttore del Museo Nazionale della Montagna di Torino, Aldo Audisio. Conduce Enrico Camanni.
Il Cai Chieri, sottosezione del Cai di Torino, dal 1928, anno della sua fondazione per opera di Luigi Persico e Giuseppe Piazza, è sinonimo di “montagna” e punto di riferimento per escursionisti, alpinisti, sciatori e ciclisti alpini, di Chieri e dintorni.
Nella sua storia, la gestione del rifugio Tazzetti (Alta valle di Viù), svariate attività di base, la creazione di uno dei primi nuclei di mountain bike del Cai e soprattutto realizzazioni alpinistiche di punta. Tra i suoi iscritti può vantare Angelo Manolino, (prima traversata integrale dell’Aiguille della Brenva: via Manolino-Ollier, nuova via al Mont Maudit sul Pilastro Rosso – parete SE e nel 1969 prima italiana e primato di percorrenza dell’integrale di Peuterey al Monte Bianco), l’accademico Pietro Crivellaro (via italiana sullo sperone sud del Changa Bang) e Davide Manolino, figlio di Angelo, con all’attivo la salita delle mitiche tre Nord (Eiger, Grandes Jorasses e Cervino) e la prima salita dell’integrale di Peuterey al Monte Bianco per la variante del Pilone centrale del Freney.
Per celebrare l’ottantesimo compleanno ecco il progetto nato con il patrocinio e il sostegno economico del Comune di Chieri, della Provincia di Torino, della Regione Piemonte e il coinvolgimento e la collaborazione delle sezioni Cai toccate dall’itinerario.
Si parte da Chieri, città delle cento torri, il 13 gennaio, verso le Alpi Graie e Pennine. La prima tappa si svolgerà in mountain bike da Chieri a Venaria Reale, e poi via in montagna. Le 51 tappe previste non sono geograficamente consecutive. Si tratta di un puzzle che vedrà mettere la sua ultima tessera solo il 12 ottobre 2008 e che toccherà valli e colli, cascate e falesie, rifugi e bivacchi e montagne simbolo: Rocciamelone, Gran Paradiso, Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa.
Tutti sono chiamati a contribuire alla realizzazione del progetto, partecipando a una o più tappe: ogni specialità “di montagna” trova posto nel calendario. La peculiarità dell’iniziativa sta proprio in questo: molte tappe vedranno attività diverse svolgersi nella stesso luogo, talvolta in tempi diversi, per dare modo a tutti di partecipare secondo il proprio piacere e le proprie attitudini.
C’è spazio non solo per alpinisti allenati: sono previste attività per le scuole e con i giovani, soggiorni estivi al rifugio Tazzetti nell’ambito di estate-ragazzi, uscite con ipo e non vedenti su itinerari appositamente attrezzati e con ragazzi con problemi di disagio sociale in collaborazione con il consorzio Socio Assistenziale del Chierese.
Un posto di riguardo è riservato alle manifestazioni culturali: inaugurazione della biblioteca del Cai, iniziative con la biblioteca civica di Chieri e il Museo nazionale della montagna di Torino, conferenze scientifiche e sulla sicurezza in montagna. E alla fine mostra fotografica e relativo concorso a premi, premi fedeltà e una grande festa finale.