San Pietro di Córteno Golgi – Se il buongiorno si vede dal mattino, promette davvero bene la visita a Córteno e Aprica di alcuni tour operator russi, avvenuta proprio pochi giorni dopo la magnifica e abbondante nevicata di martedì 21 gennaio scorso.
Accompagnati dal rappresentante dell’ENIT a Mosca, i giovani manager hanno fatto scalo all’aeroporto di Montichiari e sono poi arrivati abbastanza agevolmente a san Pietro di Córteno attraverso la Valle Camonica. Ad aspettarli nella località alle porte della Valtellina c’era un anfitrione d’eccezione: la signora Lisa Morcavallo, già presidente dell’associazione imprenditori alberghieri di Aprica-Córteno e gestore dell’Hotel Club Funivia in località San Pietro di Corteno Golgi, a un passo dal centro di Aprica.
Il merito dell’arrivo nella nostra zona – forse per la prima volta in assoluto – di operatori della domanda turistica russa (uno dei mercati più ricchi e promettenti, da tenere ben distinto da altri dell’Est europeo) è da ascrivere proprio a Lisa Morcavallo, la quale in mesi di paziente e delicato lavoro ha contattato decine di tour operator italiani ed esteri, con alcuni dei quali (è il caso proprio dei Russi, conosciuti durante una fiera a Mosca attraverso ENIT e CCIAA Brescia) è riuscita ad allacciare proficui rapporti di collaborazione. Anzi, stando alle reciproche e calorose espressioni di simpatia, addirittura di sincera amicizia.
Vlad, Andrej, Elisa, Edward – questi alcuni dei loro nomi – si sono infatti mostrati sensibili alla bella accoglienza ad essi riservata. Gli ospiti, dopo l’approdo in albergo (il Funivia è un ottimo hotel, che dopo la recente ristrutturazione può ambire ad avere le 4 stelle), per prima cosa sono stati portati a sciare, essendo già pronti gli skipass per tutti. Intorno alle 13,30 è stata poi la volta del pranzo, naturalmente a base di piatti tipici locali, con l’immancabile bresaola e gli immancabili pizzoccheri, alla Baita Le Lische. Tra un bicchiere di vino e l’altro, sono emersi interessanti flash della realtà russa e di qual è l’interesse per l’Italia. Come ad esempio la “simpatia culturale†tra Russi e Italiani, il loro gusto per le cose dell’arte, di cui l’Italia è considerata il maggior forziere al mondo, il mare (“la Sardegna è piena di Russiâ€, dicono). E la passione per lo sci e gli sport invernali, in forte crescita anche per merito di Vladimir Putin, che si mostra spesso in tv sui campi da sci. Manco a dirlo, quelli delle località sciistiche alpine sono i luoghi più desiderati e quindi più frequentati, anche se per ora solo da avanguardie del grande paese, nel quale sta espandendosi una nuova classe borghese benestante.
Alla fine gli ospiti moscoviti erano visibilmente soddisfatti da quanto visto e toccato con mano nella località valtellinese, ospiti però di un hotel già sul versante camuno, proprio dove sorgeva – e probabilmente risorgerà – l’impianto del Baradello. Questa la netta sensazione che il gruppo ci ha trasmesso al momento della partenza. Significativa, a tal proposito, la frase di commiato del capocomitiva Vlad: “Di sicuro ci rivedremo quiâ€.
Contenti del risultato anche la signora Lisa e il marito, i quali – l’una con invidiabile charme, l’altro con genuina “montanarità †– sono riusciti ad aprire questa importantissima finestra di dialogo e, sembra, hanno già anche concluso un affare per l’inverno 2003-2004.
Antonio Stefanini