Da Aosta in Patagonia: in partenza la Spedizione Militare Italiana “FITZ ROY 2005†organizzata dal Centro Addestramento Alpino (Cealp). Questa volta gli alpini non partono per fare la guerra, neppure ad una montagna, ma per un’avventura che ha anche, sotto sotto, una buona dose di divertimento.
Il Fitz Roy fa parte di un progetto pluriennale di spedizioni alpinistiche extra-europee. L’ultima spedizione interamente organizzata dal Centro Addestramento Alpino risale al 1999.
Quell’anno fu salito il Mera Peak e fu aperta una via alpinistica su roccia, intitolata alla Scuola Militare Alpina, sulla parete di Tang Nang nella Inku Valley (Nepal). La Scuola Militare Alpina (oggi Cealp) nel 1973 fu protagonista della prima salita italiana all’Everest con le cordate di Rinaldo Carrel e Mirko Minuzzo e di Fabrizio Innamorati e Virginio Epis. In anni recenti numerose spedizioni “in proprio†e la partecipazione con suoi istruttori a spedizioni alpinistiche nazionali o realizzate con guide alpine valdostane: Dhaulagiri nel 2001 (Mar.Ca. Alex Busca), Annapurna I nel 2003(Mar.Ca. Busca ed il c.le Massimo Farina), Everest (Mar.Ca. Busca) e K2 (Mar.Ca Busca e c.le Farina) nel 2004.
Il futuro vede la volontà di realizzare altre spedizioni in Himalaya, nelle Ande, in Alaska ed in Groenlandia.
L’obiettivo del 2005 è la via “Franco Argentina” del Fitz Roy, sullo sperone sud (che nell’emisfero boreale equivale climaticamente al nord!), via di difficoltà classiche (fino al 6a – A2), molto estetica. Il capo-spedizione, maggiore Remo Armano, ha dichiarato: «Il Fitz Roy presenta difficoltà di carattere tecnico elevate, ma sono le condizioni climatiche estreme e la loro repentina variabilità a rappresentare l’incognita maggiore per la riuscita dell’ascensione. Il Fitz Roy è considerato uno dei luoghi più inaccessibili del mondo: famoso e temuto per le condizioni meteo che possono essere terribili. Abbiamo svolto una buona preparazione in Valle d’Aosta e ci sentiamo pronti».
Ma come si inserisce questa spedizione nell’attività militare? «Nel quadro delle tradizioni alpinistiche delle Truppe Alpine ed in particolare del Centro Addestramento Alpino, si ritiene fondamentale per la crescita tecnica e professionale degli istruttori militari di alpinismo la realizzazione di spedizioni alpinistiche extraeuropee significative. Questo tipo di attività è fondamentale per acquisire esperienze che possono poi essere proficuamente trasferite nel quotidiano lavoro dei nostri istruttori, contribuisce a consolidare il ruolo di primo piano del Centro Addestramento Alpino e dell’Italia nei confronti delle altre principali scuole militari di montagna europee e infine è un banco di prova importante per il collaudo di materiali ed equipaggiamenti alpinistici per un eventuale loro impiego nell’ambito delle Truppe Alpine».
Ai primi di dicembre gli alpini raggiungeranno la base del Fitz Roy, su cui saranno impegnati fino nel pieno dell’estate boreale, e il rientro è previsto per la metà di gennaio.
Nella foto, i componenti della spedizione:
in piedi da sinistra: 1° Mar. Giovanni Amort, Mar. Ca. Ewald Beikircher, Magg. Remo Armano (capo spedizione), 1°Mar. Ettore Taufer
Accosciati da sinistra: Mar.ca Alex Busca, Mar. Ca Paolo Bruzzi, Mar Ca Vittorio Pallabazzer