Il Convegno annuale 2009 della CIPRA, che si svolgerà dal 17 al 19 settembre a Gamprin in Liechtenstein, sarà dedicato ai limiti della crescita e alle possibili prospettive per il futuro dello spazio alpino. La regione alpina è particolarmente colpita da diverse emergenze. Per affrontare questi problemi non ci sono ricette pronte per l’uso e per questo appare tanto più urgente abbandonare i vecchi modelli, indicando approcci diversi e proposte alternative. Con questo evento la CIPRA vuole dare il proprio contributo alla discussione.
La presunta logica della crescita si scontra sempre più spesso con i suoi limiti, di cui le problematiche del clima e del picco del petrolio rappresentano esempi tangibili. L’attuale crisi economica aumenta l’urgenza di un pensiero nuovo e di nuove azioni. Perché un punto è chiaro: il presente così come lo conosciamo non ha futuro, né sul piano economico né su quello ecologico. Il convegno annuale della CIPRA, che va in scena dal 17 al 19 settembre a Gamprin/FL, offre terreno fertile per nuove idee riguardo la felicità, i mezzi di sostentamento e qualità della vita nel territorio alpino, particolarmente colpito e sottoposto a tensioni dalla mobilità in trasformazione, dal moltiplicarsi degli eventi atmosferici estremi, dall’emigrazione.
All’apertura del convegno internazionale, giovedì sera, Franz Josef Radermacher, il teorico di un altro modello di globalizzazione, parlerà del suo concetto di “mondo con futuro”. Venerdì interverrà lo storico e ricercatore per la pace Daniele Ganser con una presentazione sulla relazione tra la lotta globale per il petrolio e la sicurezza degli approvvigionamenti, spiegando poi quali saranno le conseguenze per lo spazio alpino. In seguito verranno messe a fuoco le
nuove forme di felicità, come ad esempio la “Gross National Happiness” (felicità interna lorda)
che in Bhutan ha sostituito il “Gross National Product” (prodotto interno lordo) come indicatore del benessere del Paese.
Verrà inoltre preso in esame lo sviluppo territoriale nello spazio alpino. Il pomeriggio di venerdì sarà completato da un confronto sul “picco del turismo”, il previsto crollo del settore turistico nelle Alpi. La presentazione in sintesi delle conoscenze acquisite nel corso di tutto il convegno e una tavola rotonda con esponenti della politica
e dell’economia concluderanno la manifestazione nella giornata di sabato. Nel pomeriggio di venerdì ci sarà spazio per alcuni gruppi di lavoro, in cui verranno approfonditi ed elaborati autonomamente diversi argomenti. Il programma comprende un’ampia varietà di temi, come le case passive, la diffusione delle aree edificabili, lo sviluppo territoriale, i cicli economici regionali, la creazione di valore, la qualità della vita e le Olimpiadi quale grande manifestazione sostenibile.