Sulle Alpi la stagione invernale si è aperta in modo insolito. La neve stenta a cadere dal cielo, le temperature sono miti e gli austriaci non vincono, come di consueto, nelle gare della Coppa del Mondo di Sci Alpino. Ma ora qualcosa comincia a cambiare. L'anticiclone che si estende dall'Africa alle Alpi mostra i primi segni di cedimento e gli sciatori del team austriaco tornano a vincere con Michael Walchhofer in occasione della discesa libero di Bormio, Alta Valtellina, recupero della gara di Val d'Isere.
La giornata sulla pista Stelvio si è aperta sotto un sole splendente con temperature intorno allo zero. Lo svolgimento della gara, in assenza di neve naturale e con temperature costantemente sopra la media – l'autunno 2006 sulle Alpi è il più caldo della cronistoria meteorologica – è stato un vero e proprio miracolo organizzativo ed è stato reso possibile soprattutto grazie al nuovo impianto di innevamento artificiale attivato nel comprensorio sciistico di Bormio.
Il primo ad uscire dal cancelletto di partenza è stato l'italiano Patrick Staudacher. L'azzurro ha sfruttato al meglio il pettorale numero 1 chiudendo 5° nella classifica finale della discesa libero di Bormio. Peter Fill, tra i primi nella classifica generale di coppa, ha chiuso invece con un discreto 14° posto.
Ma torniamo al successo dell'Austria dopo 13 gare senza vittorie. Michael Walchhofer, sceso con il pettorale numero 30. è stato autore di una prova magistrale, in costante recupero sul diretto avversario Didier Cuche, sino a qual momento leader della classifica provvisoria. Lo sciatore austriaco è riuscito a fermare il cronometro sul tempo di 1:51.90, esattamente 1/100 davanti allo svizzero. Un distacco difficile da quantificare, paragonabile forse ad un granello di neve o a pochi centimetri di sci.
A completare il podio di questa discesa libera, recupero della gara annullata in Val d'Isere, un altro austriaco, Mario Scheiber a 14/100 dal compagno di squadra.
La gara si è svolta in una cornice ambientale splendida ma inverosimile. Le montagne della Valtellina, così come quelle della maggior parte dell'arco alpino, sono spoglie, con pochissima neve, e il caldo sole avvolge in un clima tipicamente primaverile, ben lontano dalla norma del periodo. Ora lo sguardo si rivolge alle nuove carte meteorologiche che annunciano una inversione di rotta che con l'inizio del nuovo anno potrebbe portare precipitazioni nevose e temperature invernali.