Si è tenuto ad Ostana in provincia di Cuneo, presso la sala consiliare del Municipio, giovedì 26 e venerdì 27 giugno, un importante convegno internazionale dedicato all’attuazione della Dichiarazione “ Popolazione e cultura” della Convenzione delle Alpi .
Numerosi i partecipanti italiani e francesi che hanno assistito con interesse ai molteplici interventi tenuti in lingua italiana, occitana , francoprovenzale , slovena e tradotti in simultanea. Dopo il saluto delle autorità locali e delle istituzioni, Giacomo Lombardo – sindaco di Ostana, Raffaele Costa – Presidente della Provincia di Cuneo , Mercedes Bresso – Presidente Regione Piemonte, Bruna Sibille – Assessore alla Montagna della Regione Piemonte , Lido Riba – Presidente delegazione Piemonte dell’ Uncem, Aldo Perotti e Cristiano Savoretti – Comunità montana Valli Po Bronda Infernotto, Paolo Angelini – Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare, Marie Joelle Couturier – Ministero dell’ Ecologia della Repubblica francese, il tema del convegno è stato introdotto da Walter Giuliano – Assessore alla cultura della Provincia di Torino.
Nella dichiarazione “popolazione e cultura” i Ministri delle Parti contraenti della Convenzione delle Alpi, convinti che il valore dello spazio alpino risieda nella sua multiforme varietà, mirano a conservare e promuovere la diversità culturale nelle Alpi, nonché a favorire il dialogo interculturale e l’avvicinamento delle comunità. Considerano il diritto delle popolazioni alpine di vivere e operare in montagna come un orientamento fondamentale del loro agire politico e, consapevoli dell’effetto dei cambiamenti demografici sulle condizioni di vita e di lavoro nello spazio alpino, si impegnano sui seguenti principi ed obiettivi:
– coscienza di comunità e cooperazione alpina ed extra-alpina
– diversità culturale
– spazio di vita , qualità della vita e pari opportunità
– spazio economico e ruolo delle città e dei territori rurali.
Svariate sono state le esperienze locali e d‘oltralpe per la promozione del “Patrimonio culturale immateriale e materiale “ e del “Pluralismo linguistico”.
Interessante e apprezzato il contributo di Marco Rey, vicepresidente del Cesdomeo e assessore alla Cultura e al Turismo del comune di Giaglione che ha portato un esempio di rinascita della cultura franco-provenzale attraverso l’arte e la creatività . Le significative immagini del paese di Giaglione, del suo recupero e delle sue tradizioni, sono state da lui illustrate in francoprovenzale e tradotte in simultanea in italiano e francese.
Da evidenziare anche l’intervento di Ines Cavalcanti che ha ricordato le due azioni ideate dalla Chambra d’Oc: – l’appello per chiedere ad enti, associazioni e testimonial di sostenere la domanda all’ Unesco per “Lingua d’oc patrimonio mondiale dell’umanità” e il progetto territoriale per promuovere l’appello denominato L’occitania a Pè, dalle valli occitane in Piemonte alla Val d’ Aran in Catalunya, 1300 Km. di percorso, 70 giorni di viaggio.
La salvaguardia delle lingue minoritarie mira anche al rispetto e alla tutela delle popolazioni alpine che pur consapevoli dell’ apertura verso la globalizzazione , vogliono mantenere le radici della loro identità, vivendo ed operando in zona e tutelare il patrimonio culturale , dei saperi tramandati anche nelle forme di strutturazione del paesaggio, del patrimonio architettonico, storico – artistico e forestale.