La regione alpina, i suoi delicati ecosistemi, sono toccati sempre più dai cambiamenti climatici in atto. Il surriscaldamento globale del pianeta determina conseguenze su scala locale e sulle Alpi, tra gli altri effetti, si assiste ad un continuo arretramento dei ghiacciai e allo scioglimento del permafrost, lo strato di ghiaccio sottile presente, alle alte quote, nei bassi strati del terreno.
Cipra, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, nell’ambito di un’azione pluriennale volta alla formazione, sensibilizzazione e alla messa in pratica di buone prassi, nel corso del 2008 ha lanciato il concorso panalpino “cc.alps”. Obiettivo dell’iniziativa, raccogliere e premiare le idee modello per il clima delle Alpi già messe in pratica. Il concorso si rivolgeva a interventi di tutela del clima o di adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico, che conciliassero interessi ecologici, sociali ed economici.
Alla scadenza del 31 luglio sono pervenuti 160 interventi, presentati da privati e organizzazioni attive negli otto paesi alpini. Tutti i contributi sono ora disponibili nel sito dedicato al concorso www.cipra.org/cc.alps. La cerimonia di premiazione è in programma per il prossimo 6 novembre 2008, a Berna, durante il seminario autunnale della fiera dell'energia e dell'edilizia.
Il progetto e i premi, per una somma complessiva di 100.000 Euro, sono finanziati dalla MAVA, fondazione svizzera per la natura.
Da dove vengono i progetti presentati? Da tutte le regione alpine: 67 dall'Austria, più di 30 dall'Italia e altrettanti dalla Francia. Grande partecipazione anche da parte di Svizzera e Germania con 26 contributi ciascuna. Mentre dalla Slovenia sono pervenute 18 candidature. Molti contributi riguardano interventi a carattere transfrontaliero. La molteplicità delle candidature mostra come nello spazio alpino esista già una vasta gamma di provvedimenti sostenibili per il clima e uno degli scopi principali di cc.alps è appunto quello di collegarli in rete, diffondendo idee e contatti.
Della giuria internazionale incaricata di assegnare i premi – di 20.000 e 10.000 -fanno parte, fra gli altri, esperti dalla Fondazione MAVA, dell'Istituto svizzero di Ricerca per la Foresta, la Neve e il Paesaggio (FNP) e dell'Agenzia per energia e ambiente della regione francese Rhône-Alpes. Gli interventi verranno valutati in base al contributo dato alla tutela del clima e all'adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico. Elementi decisivi saranno inoltre gli effetti ecologici, sociali ed economici, il contributo alla sensibilizzazione e la trasferibilità.