ANGELLA E MERLO SPENGONO LE PRIME 10 CANDELINE DI CASA TRANS D’HAVET. Gara Half Marathon al trentino Alex Cavallar e alla vicentina Alice Casali.
Nella decina edizione di Trans d’Havet il via da Recoaro Terme è scattato questa mattina per ben 381 concorrenti, suddivisi nei due tracciati pensati per l’occasione dagli uomini e donne dell’Ultrabericus Team: 42 km e 2.700 mD+ per la prova Marathon, 24 km e 1.500 mD+ per quella Half Marathon.
Nella gara “corta” ad avere la meglio è stato il mezzofondista trentino Alex Cavallar (Atl. Valli di Non e Sole – Hoka), che si è lasciato dietro nell’ordine i vicentini Mirko Cocco (Ultrabericus Team – Brooks) e Ruggero Pianegonda (Sport Race Asd). Non semplice invece l’individuazione del podio al femminile in seguito alla triplice squalifica per mancanza di parte del materiale obbligatorio all’arrivo, comminata nell’ordine a Elisabetta Stocco, Maria Elisa Venco e Gaia Signorini. La vittoria è così andata ad un’incredula Alice Casali (Skyrunners Le Vigne) davanti alla patavina Zaharia Vica (G.P. Turristi Montegrotto) e alla portacolori dell’Atletica Vicentina, Chiara Renso.
Con lo standby per quest’anno della gara maestra di 80 km, a fare da padrona in questo 2021 è stata quindi la prova Marathon che ha assegnato la vittoria al bresciano Diego Angella (Atletica Brescia Marathon) sul chiampese Roberto Mastrotto (Vicenza Marathon) e sull’uomo dell’Asd Team Km Sport, Vittorio Marchi.
Gara rosa a Stefania Merlo (Ass. Pro San Pietro Sanremo), già seconda pochi mesi fa in casa Ultabericus, davanti alla vicentina Marta Cunico che proprio nell’ultima Ultrabericus aveva chiuso in terza piazza dietro alla Merlo. A completare questo podio è arrivata poi la maratoneta Ilaria Pedri (S.A. Valchiese).
Marathon
Prima in ordine di partenza a staccarsi dal cuore del centro termale di Recoaro è stata la prova Marathon, con uno sviluppo rinnovato rispetto alla tradizionale starting line di Pian delle Fugazze. Impegni non meno ardui quelli che hanno messo alla prova dal primo mattino i concorrenti, chiamati subito a mettere il naso all’insù per graffiare lo sterrato che sale all’Alpe di Campogrosso. Il bresciano Angella si è subito messo davanti a fare la lepre con Roberto Mastrotto che dalle prime battute ha provato a tenergli testa, insieme a Jacopo Zuffellato. Al transito a Campogrosso Mastrotto scontava già diversi minuti di distacco, con Zuffellato già arretrante nelle posizioni. Provavano a quel punto a farsi sotto Luca Scorzato e Matteo Andriola che dopo la salitona al Rifugio Fraccaroli segnavano nell’ordine il terzo e quarto passaggio. E con la nebbia del mattino che diradava, la discesa verso lo Scalorbi e i saliscendi delle Tre Croci vedeva un Mastrotto lanciato a grattare minuti proprio a bresciano che non sembrava però voler calare il ritmo. Angella timbrava per primo il cartellino anche al check point del Rifugio Montefalcone lasciando Mastrotto indietro di oltre 10 minuti a guardarsi invece le spalle da un Vittorio Marchi che quatto quatto si stava facendo sotto. Quello sul primo era ormai un divario quasi impossibile da recuperare per il chiampese, anche lasciando liberi i freni nella picchiata che da Cima Marana scende al traguardo di Valdagno. I chilometri a quel punto si facevano sempre meno non lasciando più dubbi sulla sorte della gara: in contrada Giani rapida rinfrescata alla fontana che ogni anno viene ripulita per dare opportuno ristoro alle centinaia di concorrenti e giù senza dubbi fino al taglio del nastro in Piazza del Comune. Per Angella il cronometro si fermava sul tempo di 4:29:18, con Mastrotto che al quel punto chiudeva in 4:43:41 davanti a Vittorio Marchi (4:50:41).
“Sono partito bene e concentrato da subito – ha spiegato il trionfatore Diego Angella – tenendo la testa della corsa in tutto il suo sviluppo. Ho pensato a fare la mia corsa anche se sapevo di essere inseguito da concorrenti di grande qualità che conoscevano molto meglio di me il tracciato.”
Nella gara rosa anche Stefania Merlo era intenzionata a non guardare alcun fanalino di coda. Presa la testa della corsa nelle prime battute della giornata, si teneva dietro abilmente dapprima una vigorosa Arianna Fabbiani e poi in fila le varie Cunico, Storti, Pedri. Il tratto tra il Fraccaroli e Montefalcone provava a scompigliare le carte, con un passaggio di testimone nel ruolo di prima inseguitrice tra la Fabbiani e la Cunico. Quest’ultima le provava davvero tutte per rifarsi sotto, ma proprio sulle ultime cime la Merlo volava già con un vantaggio di quasi 15 minuti che lasciava ben poca speranza di recupero. Per la runners tesserata con l’Ass. Pro San Pietro Sanremo il fine gara faceva segnare un tempo di 5:51:33. Medaglia d’argento per la Cunico in 6:01:30 e bronzo alla Pedri (6:13:30) che nel frattempo aveva saputo sfilare giusto due posizioni che le valevano il gradino finale del podio.
“Mai mi sarei aspettata di chiudere davanti a tutte – è il racconto di Stefania Merlo – per quanto la gara sia stata bellissima e io mi sono sentita molto bene per tutto il tracciato.”
Half Marathon
Corta si fa per dire… così potremmo definire la 24 km messa in campo quest’anno da Ultrabericus Team, un tracciato con un dislivello di tutto rispetto (1.500 mD+) e pendenze frolla-gambe da vere vertical. Approdato dalla strada allo sterrato, il trentino Alex Cavallar è uno da 20 km/h che un giorno sì e uno no si testa sulle salite dello Stelvio e non poteva che dare del gran filo da torcere ai diretti competitors. 1:28:35 il suo tempo al transito a Montefalcone, che lo decretava avanti di appena un paio di minuti sul castrobertense Mirko Cocco che le salite e discese sopra Recoaro Mille le conosce come le proprie tasche. Più staccato Francesco Lora (Faizanè Runners Team), ma ancora in grado di rompere le uova nel paniere. Nella seconda metà di gara, però, Cavallar sgasava verso l’arrivo (chiude in 2:23:41) lasciando che la vera lotta per il podio si giocasse tra i suoi inseguitori. Ecco allora che su Cocco si facevano sotto l’inossidabile Stefano Maran (Skyrunners Le Vigne) con Ruggero Pianegonda, lasciando indietro Lora. Cocco resisteva e difendeva bene il secondo posto che chiudeva a 2:26:03, lasciando libero solo un posto sul podio per Pianegonda (2:39:13), abile a mettersi davanti a Maran e non lasciarlo più passare.
“Arrivare qui con 30 gradi mi ha un po’ spiazzato – è il commento di Alex Cavallar – se penso che solo due giorni fa ero in mezzo alla neve. Siamo partiti subito forte io e Mirko Cocco e mi sono trovato un po’ in difficoltà intorno al nono chilometro su quello che a tutti gli effetti è un bel vertical. Poi sono riuscito comunque a controllare e governare i chilometri finali. Per quanto sia uno stradista di partenza, ho la fortuna di vivere all’interno del Parco dello Stelvio e quindi non mi mancano le salite su cui prepararmi e di certo hanno aiutato. Domenica prossima vorrei correre la Fletta Trail per poi approdare al Rosetta a settembre, ma molto dipenderà dal recupero di questa giornata.”
“Correre in casa è sempre bello e spero che a forza di dai e dai arrivi anche una vittoria in questa gara – ha commentato il vicentino Mirko Cocco – Alex oggi andava davvero forte e non avrei potuto fare di più. È andata più che bene così e non posso che esserne contento.”
Gara a sé quella femminile con Elisabetta Stocco (Atletica Trento) decisa a fare bene e tenere la testa il più possibile. Nello specchietto retrovisore restavano per tutta la gara Maria Elisa Venco (Facerunners Asd) e Gaia Signorini (Faizanè Runners Team), beffate però a cronometro fermo dal controllo materiale. La mancanza di alcuni capi obbligatori per regolamento faceva saltare, una dopo l’altra, proprio le prime tre finisher della prova Half Marathon, cedendo la corona alla runner nero-verde in forze agli Skyrunners Le Vigne Alice Casali con il tempo di 3:37:33, davanti a Zaharia Vica (3:49:11) e alla giornalista del Giornale di Vicenza, Chiara Renso (3:55:50) che chiudeva il podio davanti alla sorella Alessandra, arrivata a quel punto quarta con il tempo di 4:12:33.
“La Dolomites Run della scorsa settimana si è fatta sentire oggi – è il commento di Alice Casali – e mi sentivo piuttosto stanca già dalla partenza. Sono stata indecisa per un po’, ma non mi sono mai ritirata prima e questo mi ha dato l’energia per arrivare senza pretese in fondo. Scoprire poi di aver vinto è stata una sopresa assolutamente inaspettata di cui non posso che essere felice.”
Trans d’Havet beneficia del sostegno della Regione Veneto, nell’ambito delle attività inserite nel Distretto del Commercio di Valdagno, con il patrocinio dei Comuni di Recoaro Terme, Valdagno, Crespadoro, Ala e Vallarsa.
Partner della manifestazione sono le sezioni di Vicenza e Valdagno dell’Associazione Nazionale Alpini, Croce Rossa Italiana, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, e le numerose associazioni di volontariato del territorio. Trans d’Havet ha inoltre il supporto di Hoka One One, Oliviero Toyota, Masters, Why Sport, Tutto Sport, Divine Coffee and Wine, Hotel Trettenero, Manaly Standeventi.
Marathon – Top10
1. Stefania Merlo (Ass. Pro San Pietro Sanremo) 5:51:33; 2. Marta Cunico (6:01:30); 3. Ilaria Pedri (S.A. Valchiese) 6:13:30; 4. Arianna Fabbiani (Ultrabericus Team) 6:18:00; 5. Giada Storti 6:44:31; 6. Maddalena Carola (Atl. Vicentina) 6:55:59; 7. Gioia Scarpa (Running Club Venezia Asd) 6:58:50; 8. Stephanie Dehem (Belgio) 7:04:47; 9. Roberta Garbin 7:05:06; 10. Giovanna Trescato (United Trail&Running) 7:15:57.
1. Diego Angella (Atl. Brescia Marathon) 4:29:18; 2. Roberto Mastrotto (Vicenza Marathon) 4:43:41; 3. Vittorio Marchi (Asd Team Km Sport) 4:50:41; 4. Luca Scorzato (Vicenza Marathon) 4:57:34; 5. Smets Hugo (Belgio) 5:02:39; 6. Matteo Andriola (Unione Sportiva Aldo Moro) 5:03:21; 7. Jacopo Zuffellato (Ultrabericus Team) 5:05:12; 8. Alberto Pieropan (Durona Team) 5:07:49; 9. Alberto Rigodanza (Asd Team Km Sport) 5:14:05; 10. Igor Contoz (Sport Pro-Motion) 5:15:39.
Half Marathon – Top10
1. Alice Casali (Skyrunners Le Vigne Vicenza) 3:37:33; 2. Vica Zaharia (G.P. Turristi Montegrotto) 3:49:11; 3. Chiara Renso (Atl. Vicentina) 3:55:50; 4. Alessandra Renso (Atl. Vicentina) 4:12:33; 5. Maria Giustina Rosa (Vicenza Runners) 4:20:47; 6. Paola Gelli (Pol. Quadrilatero) 4:26:12; 7. Sabrina Schiavon 4:27:16; 8. Giulia Broccardo 4:42:07; 9. Michela Roverso (Gsd Valdalpone De Megni) 4:46:00; 10. Amy Holpuch (Stati Uniti) 4:48:06.
1. Alex Cavallar (Atl. Valli di Non e Sole – Hoka) 2:23:41; 2. Mirko Cocco (Ultrabericus Team – Brooks) 2:26:03; 3. Ruggero Pianegonda (Sport Race Asd) 2:39:13; 4. Stefano Maran (Skyrunners Le Vigne Vicenza) 2:46:51; 5. Niccolò Tognetti 2:53:49; 6. Daniel Menegon (Duerocche Asd) 2:56:46; 7. Christian Pretto 2:57:11; 8. Kristian Michelato (Skyrunners Le Vigne Vicenza) 3:06:13; 9. Andrea Rizzi (Neveroccia Running Team) 3:16:22; 10. Alberto Cattani 3:17:03.
Foto credits Nadia Pietrobelli, Domenico Stefani