Alla Rosetta Verticale è il giorno di Tiziano Moia. Sotto il diluvio trionfa anche Victoria Kreuzer.
Rosetta verticale 2021, arrivo Tiziano Moia, foto credits Merler e Pallaver
Un’edizione da tregenda, con finale inaspettato. La quinta Rosetta Verticale Trail Run di San Martino di Castrozza ha avuto come grandi protagonisti la pioggia e la nebbia, che hanno accompagnato le fatiche dei 350 atleti iscritti, costringendo gli organizzatori ad accorciare il percorso di gara di 900 metri in quanto alla lunghezza e di 179 metri per dislivello, con arrivo nei pressi della stazione a monte della Funivia Rosetta. Condizioni meteo che hanno esaltato il friulano Tiziano Moia, capace di stabilire il miglior tempo assoluto, addirittura davanti al recordman della gara e agli altri atleti della nazionale Svizzera di sci alpinismo in ritiro per tutta la settimana nella valle del Primiero, mentre in campo femminile il pronostico è stato rispettato, dato che l’elvetica Victoria Kreuzer, specialista delle competizioni vertical, non ha lasciato spazio alle avversarie.
Rosetta verticale 2021, Kreuzer in azione, foto credits Merler e Pallaver
Dopo tre partecipazioni e altrettanti podi, finalmente Tiziano Moia ha potuto iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di questa competizione, che in poche edizioni si è già ritagliata un posto di rilievo nel panorama internazionale delle corse in quota. Il runner di Gemona, due volte secondo in questo evento organizzato dal Primiero XTreme nel 2018 e 2019 e terzo dodici mesi fa, ha concluso i 6 km del tracciato, che prevedeva 1.100 metri di dislivello, con il tempo di 47’57”, di soli 4 secondi inferiore a quello dello svizzero cresciuto ai piedi della parete nord dell’Eiger, Werner Marti, detentore del record sul tracciato originale, che però in questa occasione si è dovuto arrendere alla determinazione e alla voglia di rivalsa del friulano. Tempi decisamente interessanti, se consideriamo che la migliore prestazione sul percorso originale è di 51’19”. Sicuramente le partenze scaglionate di 30 secondi hanno stimolato i primattori a non risparmiarsi, a fare a meno della tattica, a dare il tutto per tutto, con Moia, partito nel secondo gruppetto a 30 secondi da Marti, a marcare stretto il rivale svizzero, davanti a lui per tutta la competizione fino al nuovo traguardo fissato nei pressi della staziione a monte della Funivia Rosetta.
Rosetta verticale 2021, podio maschile, foto credits Merler e Pallaver
Sul podio è poi salito l’altro svizzero di Zermatt Martin Anthamatten, campione dello skialp, che ha accusato un distacco da Moia di 1’16”, mentre in quarta posizione ha concluso l’agordino del team Scarpa Luca Cagnati a 2’02” dal trionfatore, quindi seguono il bergamasco di Roncobello William Boffelli, il giovane vicentino di fresco arruolamento con il Cs Carabinieri Matteo Sostizzo, che si è pure aggiudicato la classifica under 23, proprio davanti allo svizzero Pierre Mettan (settimo assoluto a 15 secondi dall’azzurrino).
Rosetta verticale 2021, podio femminile, foto credits Merler e Pallaver
Senza storia la sfida al femminile, nella quale come da pronostico ha trionfato la svizzera Victoria Kreuzer, una delle più forti interpreti delle competizioni vertical al mondo sia in inverno sia in estate. La 32enne del cantone di Vallais ha impostato un passo insostenibile per le avversarie, terminando la prova con il tempo di 59’26” e infliggendo un distacco importante alla seconda classificata. La friulana della società Aldo Moro Rosy Martin ha infatti accusato un ritardo di 5’59”, precedendo la conterranea Micaela Mazzucca a 44 secondi dall’argento. Seguono in classifica Raffaella Tempesta, quarta e prima over 50, quindi la giovanissima roveretana Carlotta Uber quinta e prima under 23. Seconda nella stessa categoria espoir e sesta assoluta è giunta l’altoatesina Edeltraud Thaler, mentre la terza classificata della categoria giovani è risultata l’atleta di casa, portacolori dell’Us Primiero, Giulia Maschio.
Sempre per quanto riguarda le classifiche di categoria, il terzo under 23 è risultato l’atleta della nazionale svizzera Gay Aurelien, mentre fra gli under 16 al maschile si è imposto Andrea Gaspari, davanti a Leonardo Casentini e Martino Ceola, e al femminile Marlies Sartori (quindicesima assoluta). Infine fra gli over 50 altra affermazione per Tarcisio Linardi, su Walter Mazzerbo e Leo De Biasi, mentre al femminile primattrice assoluta è stata Raffaella Tempesta, davanti ad Elena Cerutti e Lorenza Trentin.
Le interviste ai protagonisti
La vittoria di Tiziano Moia è il giusto riconoscimento alla perseveranza e tenacia, riuscendo finalmente a vincere la Rosetta Verticale Trail Run dopo 3 podi consecutivi, mentre la svizzera Victoria Kreuzer si è imposta per la seconda volta. Ecco le impressioni dei protagonisti:
Tiziano Moia (vincitore): «Sono felicissimo, Finalmente alla quarta partecipazione sono riuscito a portare a casa la vittoria. E’ stata una bellissima battaglia dal primo all’ultimo metro. Sono partito con 30 secondi di distacco dal favorito Werner Marti e siamo rimasti praticamente alla stessa distanza per tutto il percorso. Il mio obiettivo era quello di riuscire a tenerlo d’occhio sempre con l’obiettivo di rosicchiargli qualche secondo, anche se in certi tratti c’era la nebbia fitta e non era facile gestire la mia prestazione. L’imperativo era quello di spingere al massimo. Sul traguardo il riscontro cronometrico mi ha dato ragione ed è arrivato il tanto agognato successo. Nonostante l’accorciamento del tracciato la gara è stata comunque molto impegnativa, basti pensare che rispetto all’originale c’è una differenza di soli 4 minuti».
Victoria Kreuzer (vincitrice): «Non è stato facile gareggiare con queste condizioni meteo, però l’importante era riuscire a portare a termine l’evento e per questo va un grosso ringraziamento agli organizzatori. Quando si vince si è sempre felici. Non è comunque stato facile gestire la mia prestazione senza avere dei riferimenti. Lo scorso anno con Antonella Confortola ci stimolavamo e controllavamo a vicenda, peccato che non ha potuto partecipare a questa edizione. Certo non era facile spingere con la stessa intensità dello scorso anno, anche perché col terreno bagnato ho cercato di essere prudente».
Werner Marti (secondo classificato): «Era prioritario portare a termine la gara nel rispetto dei tanti partecipanti e per questo sono stati bravi gli organizzatori, garantendoci tutti i servizi necessari. Perdere per 4 secondi non è mai facile da digerire, ma Tiziano Moia si è meritato la vittoria. Essere davanti a tutti senza avere paragoni visivi con gli avversari è penalizzante rispetto a chi insegue. Ho cercato di fare il mio ritmo, mantenendo le frequenze alte e con particolare attenzione al percorso scivoloso. Il percorso mi gusta molto».
Rosy Martin (seconda classificata): «Non avevo mai partecipato alla Rosetta Verticale e il percorso è davvero bello, tecnico e corribile. Peccato per il meteo che non ci ha permesso di ammirare un panorama unico. Un motivo in più per tornare l’anno prossimo. Non mi aspettavo di salire sul podio, dietro ad una fuoriclasse come la Kreuzer. Per quanto riguarda la mia gara sono partita con un pettorale alto e quindi ho cercato di andare più forte possibile in base alle mie potenzialità. Ed è andata bene».
Johnny Zagonel (presidente Comitato Organizzatore): «Dopo quattro edizioni baciate dal sole è arrivata la giornata piovosa. Alla vigilia avevamo tre opzioni di percorso, ma volevamo a tutti i costi cercare di mantenere il più possibile quello originale. Grazie ad una tregua siamo riusciti a far partire tutti regolarmente con arrivo nei pressi della Funivia Rosetta. E’ mancato un chilometro e poco più di cento metri di dislivello, ma dal punto di vista tecnico è uscito comunque un buon vertical. Era prioritario garantire la sicurezza degli atleti e per questo abbiamo tolto la cima. Ci gratifica il fatto che ogni anno abbiamo un importante numero in quanto a partecipanti, su tutti la nazionale svizzera di sci alpinismo che ha scelto il Primiero per affinare la preparazione in vista dell’imminente stagione. Devo ringraziare di cuore i tanti volontari che ci hanno permesso di vincere anche questa sfida».