Si parla di Lusia Legend Uphill valida per il Campionato Trentino Up Hill FCI e Extreme Uphill Val di Fassa, valida per il Campionato Italiano Up Hill 2020.
Lusia Legend, come Extreme Uphill, non sono banali cronoscalate, perché arrivare in cima è già la vittoria. Quella del Lusia è la salita per antonomasia, è storia trentina della mtb. Una salita secca, senza respiro, che va affronta a pieno ritmo – perché manca il contatto visivo con gli avversari – ma con una straordinaria attenzione a calibrare bene le energie, perché il tratto finale è davvero micidiale e non vi si può arrivare senza benzina.
Non ha bisogno né di presentazioni né tanto meno di lezioni l’uomo che si è aggiudicato la leggenda, scalando il Lusia in 47:36, zar Alexey Medvedev (ASD Cicli Taddei).Dietro di lui tutti gli altri. Mattia Longa, uomo Scott, realizza il secondo miglior tempo, tagliando il traguardo in vetta in 52:17, seguito da Stefano Dal Grande della Bottecchia Factory Team con un tempo di 52:53.
Sono poco più di 60 i temerari che oggi hanno accettato la sfida, atleti veri quelli che l’acido lattico lo sentono ma fanno finta di niente, testa bassa, lingua tra i denti, gambe che “bruciano” ma non si molla, tutto questo per poter dire “ce l’ho fatta, ho vinto la mia sfida contro una salita estrema, una salita leggendariaâ€. Tra loro Marzio Deho (Olympia Factory Team) che di salite così ne ha viste parecchie, Christian Pallaoro (team BSR), Nicolò Zoccarato (OMAP Cicli Andreis), Luca Doliana (Unione Sportiva Litegosa) ed Elia Andriollo (GS Lagorai Bike) al suo esordio tra gli Elite.
Il primo atleta a tentare la Lusia Legend Uphill è partito alle 12:00 dal campo sportivo di Moena (m 1.184 slm). Le partenze sono state ad intervalli di un minuto tra singoli concorrenti, partendo dalle categorie Open maschili e femminili, con a seguire tutte le categorie amatoriali. L’arrivo era fissato dopo 9 km e 1.000 m di dislivello, alle Cune (m 2.202 slm), da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato.
Vittoria femminile per Debora Piana (Team Cingolani) che ha conquistato il Lucia in 1:05:08, seguita da Costanza Fasolis (Giant Polimedical Official) con un tempo di 1:06:22. Chiude il podio rosa categoria Open, Annabella Stropparo (Team Tek Series) arrivata in cima in 1:10:31.
Per quanto riguarda i vincitori delle altre categorie, Andrea Zampedri (ASD Lissone MTB) primeggia in Master 1, Andrea Zamboni (Carina – Brao Caffè) in Master 2, Alessandro Forni (Chero Group Team Sfrenati) in Master 3, Mattias Rosso (Unione Sportiva Litegosa) leader tra gli Junior e Michael Spoegler (ASC Sarntal RAD) tra gli Elite Master.
Sono state assegnate anche quattro maglie per il Campionato Trentino Up Hill FCI: Christian Pallaoro (Masteri 1), Andrea Zamboni (M2) Ivan Pintarelli (M3) e Mauro Margonari (M5).
Organizzatori più che soddisfatti, giornata soleggiata e temperature gradevoli, condizioni ideali per gare di questo tipo. Il patron Gianfranco Degiampietro: “Per noi il successo rappresenta l’essere riusciti ad organizzare questa manifestazione. Quasi impossibile crederci, finché non ho visto arrivare la valanga di iscrizioni e soprattutto i nomi di tanti top biker. Qui ci troviamo davanti alla créme di tutte le categorie, elite ed amatori, e questo fa sì che il nome della gara, già blasonato, venga rimarcato.
Tutto è partito dal coraggio di provare qualcosa di nuovo e di innovativo nel panorama mtb, in più in un contesto storico di emergenza come quello che stiamo vivendo. La nostra passione trova giusta ricompensa nella soddisfazione di tutti coloro che domenica sera torneranno a casa con questa esperienza nelle gambe e nel cuore. Andare quasi oltre il limite sa darti una carica straordinaria che può essere d’aiuto anche nella vita, non solo quella sportivaâ€.
L’appuntamento clou sarà domani. Prima partenza, ore 9:30, presso il campo sportivo di Moena, del primo atleta della Extreme Uphill Val di Fassa, valida per il Campionato Italiano Up Hill FCI 2020.
ph. Luca Dellantonio Pardac (Medvedev – Piana)
TESTIMONIANZE
ALEXEY MEDVEDEV
“Ho gestito bene questa gara perché conosco bene la salita, poi una gara è sempre una gara, anche se tu vai forte non puoi sapere se qualcuno va più forte di te perché è preparato meglio o sta meglio. Nel finale c’è questo lungo rettilineo ed è lì dove ho fatto bene i miei calcoli. Gambe sì, ma la gara si vince con la testa. Sono partito con scarpe da strada per avere più spinta in salita ma ho avuto problemi nel primo single track, un tratto molto umido e scivoloso, ho dovuto scendere dalla bici tre volte. Ho avuto sfortuna ad inizio stagione perché in Andalusia nella mia prima gara ho avuto un incidente al ginocchio e sono stato fermo per un mese e mezzo. Sono seguiti quattro mesi di lockdown in Russia dove non mi sono potuto allenare come qui, perché a casa mia non esistono montagne. Poi sono tornato a Livigno per allenarmi. Devo dire che nei mesi di agosto, settembre e ottobre, solitamente dò il meglio di me stessoâ€.
MATTIA LONGA
“Sono partito per far bene, poi ci siamo tenuti per la gara importante di domani, abbiamo provato il ritmo per prendere le linee guida, comunque è andata bene. Ho pagato il single track iniziale, mentre la seconda parte, il Lusia, è una salita che mi riesce abbastanza facile. Domani cambia tutto perché ci sono gli ultimi quattro chilometri veramente impegnativi e quello farà la differenza. La mia preparazione di questi mesi è stata sicuramente diversa ma è stata l’occasione per rivedere tante cose visto che non c’erano corse, adesso vediamo in questo finale di stagione come va. Domani cambierà tutto, c’è in ballo una maglia importante, oggi tanti corridori si sono tenuti molto e poi arriverà altra gente tra cui Juri Ragnoli e Tony Longo, l’asticella si alza. Domani sarà una crono, bisognerà sapersi gestire, gli ultimi chilometri sono durissimi e in altura. Chi si gestisce male dopo San Pellegrinola pagherà . Il format della crono personalmente mi piace molto, sarebbe bello riproporlo magari in concomitanza con un’altra gara, in una due giorniâ€.
STEFANO DAL GRANDE
“Sempre dura il Lusia per devo dire che con i miei compagni di squadra siamo contenti perché non pensavamo di andare così bene in questa parte di stagione. Abbiamo fatto un’ottima cronoscalata non essendo la nostra specialità , ci siamo stupiti di noi stessi, siamo contenti per noi e per la squadraâ€.
DEBORA PIANA
“La prima parte, un single track davvero tecnico, ho cercato di di guidare e non andare fuori giri. Poi sbucata sulla forestale ho iniziato a vedere le mie avversarie e questo mi ha dato morale per tenere fino in cima. Sono tanto soddisfatta, appena arrivata mi sono detta: niente male Debora!â€.