La 49ª edizione de «La Ciaspolada» nell’abitato di Fondo in Val di Non, Trentino. Per il secondo anno consecutivo, partenza e arrivo nell’area delle Regole di Malosco, con un percorso di 5,2 chilometri. Lo start sabato 7 gennaio alle ore 10.30.
CRONACA DELLA GIORNATA
È di marca trentina l’edizione numero 49 de La Ciaspolada, che ha visto schierati ai nastri di partenza 2.082 concorrenti e ha incoronato vincitore per la seconda volta in carriera il trentino di Pieve di Bono Alberto Vender, giunto a braccia alzate sul traguardo delle Regole di Malosco, davanti al compagno di squadra e conterraneo Marco Filosi, argento a 18” dall’amico-rivale. Sul terzo gradino del podio, invece, è salito il veneziano Filippo Barizza, uno dei fedelissimi della classicissima della Val di Non riservata agli appassionati della corsa con racchette da neve.
La partenza – foto Merler Battocletti
Al femminile, assente la campionessa in carica Anna Laura Mugno, incinta, a dominare la scena sono state le atlete della squadra della federazione catalana, che hanno monopolizzato il podio. A iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione è stata la classe 1999 Celia Balcells Serra, che è andata a segno alla sua prima partecipazione e ha preceduto la quattro volte vincitrice de La Ciaspolada Laia Andreu Trias (a 39”) e l’altra connazionale Georgia Gabarro Morente (terza a 1’02”), con la trentina Elena Sassudelli quarta a 1’24”.
Per il secondo anno consecutivo l’evento organizzato dal comitato presieduto da Gianni Holzknecht è andato in scena nel suggestivo scenario delle Regole di Malosco, su un tracciato di 5,2 chilometri, breve ma esigente sotto il profilo muscolare. La gara nonesa ha ritrovato il colpo d’occhio dei giorni migliori, con un lungo serpentone di partecipanti, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, in primis da Spagna, Austria, Germania, Francia e Svizzera.
Lo start è stato dato alle 10.40, con il grande favorito della vigilia Alberto Vender a prendere subito il comando delle operazioni. L’atleta giudicariese, che si era imposto nell’edizione 2020, allora con traguardo a Fondo, ha messo alla frusta i diretti concorrenti alla vittoria. L’ultimo a mollare la presa è stato Filippo Barizza, che già a metà gara ha visto allontanarsi il battistrada e nel finale ha dovuto cedere il passo anche a un pimpante Marco Filosi.
Vender ha chiuso la propria prova con il tempo finale di 17’45”, con Filosi secondo a 15”, per la più riuscita delle feste in famiglia. I due runner giudicariesi, entrambi specialisti della corsa in montagna ed entrambi campioni italiani della staffetta nel 2022, si allenano spesso assieme, vivono a pochi chilometri di distanza (Vender è di Pieve di Bono, Filosi di Praso) e sono tesserati per l’Atletica Valchiese, nell’occasione in gara con i colori dell’Amorini Tsl Team Molinari.
Il vincitore, Alberto Vender – foto Merler Battocletti
Il podio è stato completato Filippo Barizza, che da 17 anni non manca mai all’appuntamento con La Ciaspolada, dove è spesso stato protagonista. Il quarantunenne veneziano di Oriago di Mira ha chiuso terzo a 25”, seguito in classifica dai tre alfieri della squadra catalana Marc Trassera Pujol (quarto a 55”), Sergi Garcia Terrones (quinto a 1’01”) e David Prades Monfort (quinto a 1’15”). Settimo il mezzofondista trentino Stefano Anesi (a 1’25”). Presente al traguardo anche il Presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti e l’assessore regionale Lorenzo Ossanna, che ha anche preso parte alla gara.
Tripudio catalano, invece, nella prova femminile, dominata da Celia Balcells Serra. La runner classe 1999 ha portato a termine la propria prova con il tempo di 21’31”, tenendosi alle spalle la pluridecorata Laia Andreu Trias (argento a 39”) e Georgina Gabarro Morente (bronzo a 1’02”), con la trentina Elena Sassudelli quarta a 1’24”, non lontana dal podio.
La vincitrice, Celia Balcells Serra – foto Merler Battocletti
Terminata la gara agonistica, si sono succeduti gli arrivi dei duemila camminatori, che hanno scelto La Ciaspolada per concedersi una giornata all’insegna del divertimento, immersi nella natura dell’Alta Val di Non. Fra pochi giorni si comincerà già a pensare all’edizione del cinquantenario, una scadenza importante.