11^ edizione da recordo per il Gran Trail Courmayeur che raggiunge il sold out con la quota di quota 1500 iscritti alle tre gare ai piedi del Monte Bianco, dal 7 al 9 luglio.
LA CRONACA DI TUTTE E GARE
Tanto pubblico ad affollare il centro di Courmayeur e una splendida atmosfera per quella che è stata una vera festa del trail running: il Gran Trail Courmayeur celebra un’edizione da record con un “antipasto” di quello che succederà a settembre con il TORX®.
1500 atleti provenienti da 40 nazioni, entusiasmo ed emozioni per un’undicesima edizione che regala finalmente una giornata di gloria all’Emilia-Romagna con un tris di prestigio su tutte e tre le gare: la GTC100, la GTC55 e la GTC30.
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Nella GTC100 Simone Corsini batte Franco Collé, Lisa Borzani domina
Nomi di alto livello nella gara regina, con un’emozionante partenza con le luci delle frontali alle ore 22 da piazza Abbé Henry e vissuta in particolare sulla sfida tra i due habitués delle gare di VDA Trailers, Simone Corsini e Franco Collé. Dopo una notte trascorsa tra nebbia e pioggia a farsi compagnia, l’emiliano classe 1992 ha deciso di voler mantenere lo scettro conquistato l’anno scorso lanciando l’allungo decisivo su Collé e Augrit tra il Mont Fortin ed il Rifugio Elisabetta, incrementando ulteriormente il suo vantaggio man mano che passavano i chilometri. Una gara perfetta per Corsini, che ha dimostrato di avere più benzina del valdostano che ha dovuto riconoscere la superiorità dell’avversario. Simone Corsini ha quindi vinto in 15h02’36”, abbassando di circa 8 minuti il suo tempo dell’anno scorso, mentre Franco Collé, trionfatore nel 2018, ha fermato il cronometro in 15h29’13”. Terzo posto per lo svizzero Nico Lacher, “spuntato” tra i pretendenti alla vittoria finale alle prime luci dell’alba e terzo in 16h19’15”.
“Vincere fa sempre piacere, farlo a Courmayeur è poi un’emozione particolare – commenta Corsini. Oggi è stata dura, correre insieme a Collé è stato molto impegnativo ma anche un bello stimolo. Nella discesa del Col de la Seigne sono riuscito a cambiare passo e andare via”. Una sfida, quella con Collé, che potrebbe ripetersi a settembre: “Non scherziamo, al Tor des Géants comanda Franco, ma mai dire mai”.
Ha invece fatto gara a sé Lisa Borzani, terza l’anno scorso e già vincitrice nel 2019, autrice di un’autentica prova di forza che la pone al 7° posto della classifica assoluta. Anche lei ha deciso di ingranare la quarta nella notte, seminando Melissa Paganelli, l’anno scorso prima nella GTC55 e seconda al Tor des Géants. Borzani, che il TOR lo ha vinto due volte, è arrivata in solitaria in 17h28’31”, infliggendo alla bergamasca un vantaggio di circa un’ora (18h55’23”). Sale sul podio anche la tedesca Basilia Förster, terza in 19h32’45”.
“Oggi è andata bene, sono contentissima di essere riuscita a fare quello che ho fatto – spiega Borzani. Nella notte siamo rimaste insieme io e Melissa per i primi 30 km, poi ho provato a correre sulla salita del Col d’Arp ed è andata bene. Il meteo è stato un po’ bizzarro, in quota faceva freddo e sotto un caldo pazzesco”.
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Gianluca Galeati e Giuditta Turini trionfano alla GTC55
Lotta serrata nella GTC55, dove a spuntarla sono stati ancora un emiliano ed una valdostana. Gianluca Galeati ha gestito bene le sue forze lungo tutto il percorso pur tenendo un ritmo forsennato, coronato da un tempo stratosferico: mai si era scesi sotto le 6 ore, ma Galeati ha fatto addirittura nettamente meglio, chiudendo in 5h33’58”. Ottimi i tempi anche degli inseguitori, con Alessandro Macellaro secondo in 5h38’52” e il francese Ben Bradford terzo in 5h54’41”.
“Questi posti mi trasmettono un’energia speciale, oggi mi sentivo bene e sono contento di questa vittoria – dice Galeati. Che ha poi un pensiero per la sua regione: Stiamo vivendo un periodo davvero duro, è difficile spiegarlo”.
Era la favorita d’obbligo e non ha deluso le attese Giuditta Turini, che ha tagliato il traguardo del Jardin de l’Ange pochi minuti dopo il suo compagno Franco Collé. Turini ha chiuso la sua prova in 6h36’21”, vincendo la bella sfida con Agnese Valz Gen, seconda in 6h49’40”, a sua volta davanti di 1’10” sull’altra italiana Irene Mantica.
“Una gara durissima, non avevo abbastanza allenamento – dice una stanca Turini. Per fortuna c’era una temperatura ideale per correre”.
La GTC30 va a Mattia Reggidori e Fabiola Conti
I primi ad alzare le braccia al cielo sono stati gli atleti della GTC30, partita alle 9 del mattino. A vincere sotto le tre ore è stato Mattia Reggidori (2h57’35”), davanti allo statunitense Zach Violett (2h59’26”) ed al francese Pierre Arz (3h02’38”). “Aver corso la gara l’anno scorso ha sicuramente aiutato perché sapevo dove erano le salite e le discese – commenta Reggidori. Ho cercato di non perdere troppo terreno in salita su Violett e poi in discesa sono riuscito a vincerla. L’anno prossimo mi piacerebbe fare la GTC55”.
Pronostici più che rispettati nella gara femminile, con Fabiola Conti – iscrittasi in extremis – 6° assoluta con il tempo record di 3h22’10” a precedere la statunitense Kaitlin Allen (3h29’06”) e Agnese Sobrero (3h50’31”). “Ci tenevo a fare questa gara perché l’anno scorso non ero riuscita – dice a caldo la vincitrice. Vengo da un periodo difficile e sono contenta di aver fatto bene. Nella prima salita sono stata ripresa, sono riuscita a tenere di testa e sulla balconata della Val Ferret ho dato gas. Quest’anno le discese sono diventate più facili per me e sono riuscita ad andare forte”.
Un Premio Speciale al Fair Play è stato consegnato da La Sportiva all’atleta di Hong Kong Au-Yeung Cham.