Coppa del Mondo di sci di fondo a Dobbiaco. Venerdì 3, nella Nordic Arena, apertura con con la Sprint. Sabato 4, la 10 km in tecnica libera, con le donne al via alle 13 e gli uomini alle 15, mentre domenica è stata la volta delle staffette 4×7,5 km: diretta su RAI Sport e su Eurosport.
GARA DEL 5 FEBBRAIO 2023
Nöckler, De Fabiani, Daprà e Pellegrino infiammano la Nordic Arena. Pellegrino in volata piega Svezia e Norvegia, non succedeva dal 2006. Le azzurre seste nella gara dominata dalla Norvegia. Bilancio entusiasmante della tre giorni per lo Sport OK Dobbiaco.
La scena più rappresentativa, forse, è quella del DT del fondo Freddy Stauder che piange come un ragazzino e va ad abbracciare Chicco Pellegrino appena l’Italia ha vinto, oggi, l’oro in staffetta nella Coppa del Mondo di Dobbiaco, non succedeva dal gennaio 2006, anche quella volta in Italia, in Val di Fiemme. Commozione generale alla Nordic Arena di Dobbiaco per l’impresa dei quattro moschettieri azzurri Dietmar Nöckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino, tre poliziotti (FFOO) ed un alpino (De Fabiani) capaci di mettersi dietro gli squadroni di Svezia e Norvegia, un’impresa d’altri tempi. Un atleta navigato come Didi, due collaudati come DeFa e Chicco, e un debuttante come Dupri. Una medaglia poteva essere alla portata, l’oro è stato un autentico capolavoro. L’Italia schierava una seconda formazione che è finita 11.a con Salvadori, Ventura, Abram e Romano, mentre al femminile 6° posto per le azzurre con Pittin, Comarella, Franchi e Sanfilippo nella gara vinta da una Norvegia in grande rimonta sulla favorita Svezia.
La prima frazione femminile scorre via velocemente con la Germania davanti, capace di dettare i tempi con Laura Gimmler. Subito dietro Svezia I e Svezia II brave a tenere il passo dell’atleta alemanna. La Norvegia insegue il trio con un ritardo di 13’’. Germania e Svezia 1 spingono sull’acceleratore e chiudono la seconda frazione in vantaggio rispetto alle altre nazioni. La Norvegia si vede dunque costretta ad inseguire a 13’’ con Usa 1 e Svezia 2 staccate. Settima posizione per l’Italia, con Anna Comarella che fatica sciando senza riferimenti davanti. In terza frazione Ingvild Flugstad Östberg accelera e passa il testimone a Silje Theodorsen per prima. Seconda Germania, più arretrata Svezia 1, incapace di tenere il ritmo dettato dalle prime. Ottima anche la frazione degli USA che grazie ad una strepitosa Jessie Diggins recuperano la Svezia. Gli ultimi 7,5 km sono un dominio norvegese: Silje Theodorsen chiude in solitaria. Seconda la Germania (poi squalificata per cambio atleta). Tra Svezia 1 e Stati Uniti è lotta al fotofinish, che premia la Svezia con le americane terze. L’Italia, con la buona prestazione dell’atleta di casa, Federica Sanfilippo, chiude al sesto posto finale dopo aver condotto una gara in solitaria. A fine gara è festa norvegese. «Le staffette sono speciali e io sono sempre molto nervosa in queste occasioni – analizza la Östberg –. Sento la pressione di correre per la mia nazione, abbiamo un team che può dire la sua. Oggi avevamo una buona squadra, ma anche le altre nazioni hanno schierato atlete di tutto rispetto quindi è stato divertente essere lì davanti perché non era per niente scontato».
Gara maschile con la conclusione dell’Italia in oro. Lancio col gruppo dei migliori che fanno l’andatura. La prima a spingere sull’acceleratore è Norvegia II che con Erik Valnes cerca la fuga. La Germania cambia seconda a 11’’4. Buona la prestazione degli italiani che chiudono la prima frazione rispettivamente al 3° posto con Noeckler e al 4° con Giandomenico Salvadori. Nella seconda parte di gara la Norvegia, dopo aver aumentato il distacco, rallenta permettendo così prima a Iivo Niskanen e poi a Calle Halfvarsson di alternarsi al comando. Ottima la gara di Francesco De Fabiani che si incolla al gruppo di testa e chiude in terza posizione. Sfortunato Paolo Ventura che chiude la seconda frazione in 12.a posizione a causa di un fazzoletto che, dopo essersi attaccato agli sci, non gli permette di gareggiare in condizioni ottimali. La terza frazione vede un gruppo di 7 atleti staccarsi definitivamente rispetto agli inseguitori, con Norvegia I e Finlandia a dettare l’andatura davanti a tutti. L’Italia però non molla e con Simone Daprà rimane attaccata al gruppo di testa. L’atleta azzurro chiude al 7° posto. L’ultima frazione è da batticuore, con un incredibile Federico Pellegrino che non permette alla Norvegia di fare la volata, rimanendo sempre nelle primissime posizioni. Gli ultimi metri regalano emozioni indimenticabili: Pellegrino cerca e trova l’affondo, supera tutti e si porta al comando. Il rettilineo finale è estasi. Tutti ad acclamare e ad abbracciare il vincitore. L’Italia sale sul gradino più alto del podio. A Dobbiaco è apoteosi azzurra. L’Italia II, staccata dal gruppo di testa, gareggia contro Svizzera, America e Francia II. Alla fine del terzo passaggio Mikael Abram conclude all’11° posto, risultato confermato poi anche da Lorenzo Romano. Ma quel che conta è che l’Italia oggi si piazza davanti a tutti. L’Italia dimostra di essere in forma in vista dell’appuntamento iridato di Planica, in Slovenia. Ecco le parole di Pellegrino: “Con questo tipo di tracciato, con questo tipo di neve, con questo tipo di giornata, con questo tipo di compagni, con questo tipo di sci, con questo tipo di gambe e anche con questo tipo di testa si poteva fare ed è stato fatto. Sapevo che il quartetto era un quartetto forte e che i miei compagni di squadra sono tutti degli ossi duri. Ci stiamo impegnando tanto, non solo noi quattro staffettisti ma tutto il gruppo Italia, stiamo alzando il livello medio ed era l’obiettivo di questo percorso, che poi è iniziato soltanto da qualche mese. Questi risultati ci fanno bene e ci fanno guardare al futuro con ottimismo”.
A fine gara il presidente del comitato Sport OK, Gerti Taschler, è visibilmente stanco, ma estremamente soddisfatto: “Il nostro comitato con i tanti volontari (quasi 200) e con molti innesti giovani ha lavorato bene ed in sintonia. Non ci siamo mai trovati in affanno, ognuno aveva da tempo un compito prestabilito. Non abbiamo avuto sbavature, siamo stati ripagati dai complimenti degli atleti, i più graditi, della FIS, i più importanti, e della gente comune, e questo ci dà la carica per continuare. Anche dal punto di vista tecnico abbiamo uno staff capace ed autonomo. La direzione di gara di Marina ed Eugenio Rizzo può contare sul supporto del gruppo FISI con Michel Rainer, Enzo Macor e Anna Rosa e tra tutti regna una grande armonia. La vittoria dell’Italia di oggi ci riempie di orgoglio”.
Ed ora si guarda al futuro. A breve, sempre alla Nordic Arena di Dobbiaco, ci saranno la finale di Coppa Europa (17-19 marzo) e gli Assoluti tricolori dal 29 marzo al 2 aprile. Poi per la prossima stagione Dobbiaco dovrebbe rientrare nel circuito del Tour de Ski a cavallo di Capodanno.
Men Relay 4×7,5
1 Italy I 1:07:20.8 (Noeckler Dietmar, De Fabiani Francesco, Dapra Simone, Pellegrino Federico); 2 Sweden 1:07:21.4 (Rosjoe Eric, Halfvarsson Calle, Haeggstroem Johan, Anger Edvin); 3 Norway I 1:07:21.4 (Roethe Sjur, Toenseth Didrik, Krueger Simen Hegstad, Amundsen Harald Oestberg); 4 Norway II 1:07:22.2 (Valnes Erik, Holund Hans Christer, Andersen Iver Tildheim, Skar Sindre Bjoernestad); 5 Finland I 1:07:54.3 (Vuorela Markus, Niskanen Iivo, Hyvarinen Perttu, Maki Joni)
11 Italy II 1:09:29.3 (Salvadori Giandomenico, Ventura Paolo, Abram Mikael, Romano Lorenzo)
Women Relay 4×7,5
1 Norway I 1:16:04.3 (Weng Heidi, Kalvaa Anne Kjersti, Oestberg Ingvild Flugstad, Theodorsen Silje); 2 Sweden I 1:16:31.0 (Ribom Emma, Andersson Ebba, Ilar Moa, Sundling Jonna); 3 United States of America I 1:16:31.2 (Swirbul Hailey, Brennan Rosie, Diggins Jessie, Kern Julia); 4 Finland 1:19:27.0 (Matintalo Johanna, Parmakoski Krista, Lamsa Emmi, Kyllonen Anne); 5 Norway II 1:19:27.0 (Melling Maria Hartz, Myhrvold Mathilde, Haga Ragnhild Gloeersen, Rofstad Hanne Wilberg)
6 Italy 1:20:26.7 (Pittin Cristina, Comarella Anna, Franchi Francesca, Sanfilippo Federica)
GARA DEL 4 FEBBRAIO 2023
Golberg: è tutto oro quello che luccica, batte Krüger e Klæbo. Al femminile una ritrovata Andersson vince la sfida con la Diggins. Italiani come si pensava. Pellegrino 16° e bene Francesca Franchi 27a. Per Dobbiaco un’altra giornata da incorniciare.
Il sette è considerato il numero della filosofia e dell’analisi, ma anche della completezza. Tanti sono i norvegesi ad occupare le prime sette posizioni oggi alla Coppa del Mondo di Dobbiaco, nella 10 km maschile skating. La notizia è che a vincere non è stato il “solito” Klaebo, ma Paal Golberg il quale ha onorato il pettorale rosso di leader della Coppa del Mondo distance, precedendo Krüger e il prodigio norvegese.
Al femminile Ebba Andersson (SWE) ha spodestato all’ultimo l’americana Diggins e la norvegese Östberg. Gli italiani si difendono con Pellegrino 16°, ma si esulta per il 19° posto del trentino Daprà.
Alle ore 13 lo start della 10 km femminile. Per la svedese Ebba Andersson, che ha chiuso in 23’24’’7, è la terza vittoria nelle ultime quattro gare del suo post-Covid. La strategia adottata in gara dalla Andersson è stata vincente: partire controllando per poi dominare il resto della gara. La fondista svedese ha fatto registrare in tutti gli intermedi il miglior tempo, tranne nel primo. Dopo 1,7 km, infatti, la Andersson si trovava in terza posizione, dietro la connazionale Sundling, dominatrice della sprint di ieri, e l’americana Diggins. Da quel momento la venticinquenne ha cambiato passo, mettendosi alle spalle tutte le altre atlete e senza più lasciare la prima posizione. La Diggins ha invece mantenuto un ritmo costante per l’intero tracciato, passando a tutti gli intermedi sempre in seconda posizione. Östberg, dopo aver cominciato la gara con un buon ritmo, nella parte centrale ha faticato per poi registrare degli ottimi tempi nella parte finale di gara e chiudere terza. Appena dietro alle tre del podio si è classificata la svizzera Faehndrich, distante 37’’ dalla prima in graduatoria. Più lontane le italiane. La più veloce è stata Francesca Franchi che ha chiuso con il 27esimo tempo (+1’26). Solamente 36.a l’atleta di casa, Federica Sanfilippo, 39.a invece Cristina Pittin. «Sono molto contenta della gara di oggi – ha commentato al traguardo la vincitrice -. Mi sono sentita bene dall’inizio alla fine. In alcuni tratti è sembrato addirittura facile, come se dovessi solamente stare sugli sci, avere fiducia in me stessa e continuare a spingere. La pista di Dobbiaco mi piace molto, è emozionante e piena di sorprese. Mi sento in ottima forma e spero davvero di riuscire a mantenerla fino ai Campionati del Mondo, anzi, sarebbe auspicabile riuscire ad essere ancora un po’ più forte quando sarà ora di lottare per le medaglie iridate». In seconda posizione la statunitense Jessie Diggins, a 13’’: «Sono molto contenta del mio stato di forma – ha dichiarato Diggins al termine della gara –. Gli allenamenti stanno andando bene, è sempre bello venire qui. La pioggia di ieri notte ha reso la pista davvero interessante: al sole la neve era lenta, nel bosco era ghiacciata, bisognava stare concentrati. Sono fiera di come sono riuscita ad affrontare il tracciato. Ho dato il mio meglio».
La gara maschile ha regalato tutta una serie di emozioni. Partito a metà schieramento, Klæbo dopo un buon inizio è andato in calando. Miglior intertempo al km 1.7 e al 6.3 si è fatto poi beffare da un convincente Paal Golberg, in gara col pettorale rosso di leader della Coppa distance. E proprio Golberg nel finale ha pigiato sull’acceleratore registrando intertempi sempre a ridosso di Krüger, partito con prudenza tanto che al primo intertempo ha pagato su Golberg 1” in 1.7 km. Poi Krüger ha messo il turbo inanellando tutti ‘best time’ ed è finito secondo dietro a Golberg, ma davanti all’intramontabile Klæbo apparso stanco a fine gara.
Dagli italiani nessuno si aspettava un acuto, Pellegrino ha fatto la sua gara onesta finendo 16° ma c’è la bella prestazione di Simone Daprà, FFOO come il capitano azzurro, a far parlare con un significativo 19° posto. La Norvegia agguanta le prime sette posizioni, quasi un campionato norvegese, col francese Lapalus ad interrompere la loro supremazia. In ritardo Röthe, atteso ben prima del suo 10° posto. «Non mi aspettavo questo risultato – ammette il vincitore –. Sono sempre stato più bravo nella tecnica classica e nelle sprint, oggi nella skating non sapevo proprio cosa aspettarmi. Sto lavorando molto per migliorarmi nella tecnica libera e perciò sono molto contento dei risultati che ho ottenuto nelle ultime settimane. Mi sono comportato davvero bene su questo tracciato impegnativo, su una neve veloce ma molto faticosa». Klaebo guarda in positivo per la squadra: «Questa è un’altra bella giornata per il team norvegese – dichiara il leader della classifica generale della Coppa del Mondo –. Avevamo tutti degli ottimi sci e sono soddisfatto di essere sul podio. La neve era ghiacciata e in queste condizioni non è facile tenere il controllo degli sci. La pista era molto veloce su tutto il percorso. Sono riuscito a fare bene e sono soddisfatto. Sono felicissimo per la vittoria di Paal, c’è un buonissimo clima nel nostro team ed è bello essere tutti allo stesso livello». Pellegrino a fine gara afferma: “In una gara a partenza a intervalli, con così tanta gente forte, il mio posto ideale è fra i primi 20. Questa di Dobbiaco poi è una pista particolare perché, a parte una discesa lunga, tutto il resto del tracciato non ti permette di rifiatare: devi sempre spingere e quindi bisogna riuscire a gestire bene le energie. Penso di averlo fatto bene oggi e penso di aver avuto dei grandi sci. Mi è dispiaciuto solo di non riuscire ad agganciarmi al treno di Moch al secondo giro, l’ho dovuto lasciare andare sulla salita ripida perché sennò rischiavo di esplodere, però poi è rimasto lì a dieci metri fino a quando sono arrivato al traguardo.”
Bella la giornata, fredda solo nel finale e ventosa. Buona anche oggi la presenza del pubblico e per il comitato organizzatore un nuovo successo da mettere in archivio con i complimenti di tutti.
Dopo la scorpacciata di sport di ieri e di oggi, domani si conclude la tre giorni dobbiachese con le attese staffette, start delle ragazze alle 11 e dei maschi alle 13. L’Italia dovrebbe schierare Nöckler, De Fabiani, Daprà e Pellegrino, in squadra 2 invece Salvadori, Ventura, Abram e Romano. Solo una staffetta femminile con Pittin, Comarella, Franchi e Sanfilippo.
10 km Interval Start Free – Men
1 GOLBERG Paal NOR 20:46.4; 2 KRUEGER Simen Hegstad NOR 20:46.7; 3 KLAEBO Johannes Hoesflot NOR 20:49.2; 4 AMUNDSEN Harald Oestberg NOR 20:51.6; 5 TOENSETH Didrik NOR 20:58.5; 6 HOLUND Hans Christer NOR 21:02.8; 7 ANDERSEN Iver Tildheim NOR 21:05.4; 8 LAPALUS Hugo FRA 21:07.0; 9 MOCH Friedrich GER 21:08.7; 10 ROETHE Sjur NOR 21:09.7
16 Pellegrino Federico 21:22:2; 19 Dapra’ Simone 21:29:8; 27 Romano Lorenzo 21:45:00; 29 Abram Mikael 21:46:7; 31 De Fabiani Francesco 21:47:5; 34 Montello Giuseppe 21:52:8; 46 Salvadori Giandomenico 22:12:7; 48 Ventura Paolo 22:14:1; 53 Coradazzi Martin 22:32:5; 59 Graz Davide 22:46:5; 66 Hellweger Michael 23:09:3
10 km Interval Start Free – Women
1 ANDERSSON Ebba SWE 23:24.7; 2 DIGGINS Jessie USA 23:38.0; 3 OESTBERG Ingvild Flugstad NOR 23:57.9; 4 FAEHNDRICH Nadine SUI 24:02.0; 5 BRENNAN Rosie USA 24:03.7; 6 CLAUDEL Delphine FRA 24:05.8; 7 CARL Victoria GER 24:06.3; 8 SUNDLING Jonna SWE 24:08.0; 9 PARMAKOSKI Krista FIN 24:12.0; 10 KERN Julia USA 24:14.4
27 Franchi Francesca 24:50.9; 36 Sanfilippo Federica 25:26.5; 39 Pittin Cristina 25:41.4; 41 Comarella Anna 25:43.2; 43 Bellini Martina 25:53.3
GARA DEL 3 FEBBRAIO 2023
Johannes Hösflot Klaebo (NOR) non finisce più di stupire, ma Chicco Pellegrino c’è, eccome. Al femminile ritorna di prepotenza sul podio, dopo essere stata fermata da problemi fisici, Jonna Sundling (SWE). Questi gli appunti d’obbligo per la gara sprint di Coppa del Mondo disputata a Dobbiaco. Dunque vittoria per i due scandinavi: netta, indiscussa e meritata, scandita dal miglior tempo in qualifica che ha messo a tacere soprattutto i francesi, temuti nei pronostici, addirittura con Jouve – che una settimana fa è stato grande a battere Klaebo – buttato fuori ai quarti. Si salva Chanavat, quinto, e sorprende Haavard Solaas Taugböl capace di infilarsi nel finale tra Klaebo e Pellegrino. Tanto pubblico a bordo pista a gratificare il comitato organizzatore presieduto da Gerti Taschler.
Prima semifinale maschile rapidissima, con il francese Lucas Chanavat a condurre gran parte degli 1,7 spettacolari chilometri, dopo il terzo posto in qualifica, mentre il fuoriclasse norvegese Klæbo, fiondatosi alla Nordic Arena direttamente dal periodo in altura a Passo Lavazè, controlla nelle retrovie per poi sbucare nell’ultima curva prima dell’arrivo in prima posizione. Il pubblico si anima per la seconda semifinale, con l’atteso valdostano “Chicco” Pellegrino che ai cancelletti manda un bacio agli spettatori. Pellegrino passa in finale battuto solo dal norvegese Taugboel e ringrazia la gente sfilando sul rettilineo pieno di bandiere svedesi, norvegesi e italiane. In finale passano i più forti, l’intramontabile Klæbo, che pare gareggiare su un altro pianeta, i compagni di squadra Taugboel e Valnes, un brillante Chanavat, lo svedese Anger ed infine, con l’Italia intera a supportarlo, Pellegrino. Nella finalissima in testa si porta subito Chanavat, Pellegrino sfila in ultima posizione, ma guadagna posizioni nella parte in salita all’interno del boschetto. Klæbo ha fretta di ritornare a Lavazè assieme al padre e si porta al comando, chiudendo con un tempo di 2’30”58, staccando di pochissimo il connazionale Taugboel, e Pellegrino che spinge come un forsennato per il terzo gradino del podio. Chicco, dopo una trasferta amara in Francia, regala un altro podio all’Italia, un ottimo bronzo. Il poliziotto valdostano in mixed zone ha commentato: “Oggi le sensazioni non erano super già dal mattino, ma ho cercato di approcciarmi alla gara con una strategia diversa, un po’ più sulla difensiva ma poi, comunque sia, possiamo dire che ha pagato, perché essendo una giornata “no” porto a casa comunque un podio, vuol dire che per lo meno il fisico c’è. Il tracciato è stato preparato alla perfezione, sarò in pista anche domani e vedremo. Qui ho già vinto, ma sono anche arrivato quarto, uscito in semifinale o ai quarti, quindi sono partito senza ambizione di risultato, ma come sempre con l’intenzione di dare il meglio di me”.
Out ai quarti il carabiniere altoatesino Michael Hellweger, molto dispiaciuto dopo aver condotto tra i primi gran parte della gara, scivolando però proprio sull’ultima curva prima del rettilineo finale. Fuori in qualifica il valdostano Mikael Abram e le azzurre Martina Bellini e Cristina Pittin.
Pellegrino in azione, 03.02.2023, Dobbiaco World Cup 2023 – foto Newspower.it Trento
TIUTTE LE CLASSIFICHE
- Sprint_women
- Sprint_Quali_Men
- Sprint_Quali_Women
- NationCup
- PrizeMoney_men
- PrizeMoney_women
- Overall_U23_men
- Overall_U23_women
- Overall_sprint_men
- Overall_sprint_women
- Overall_men
Fra le italiane supera lo step delle qualifiche soltanto l’altoatesina Federica Sanfilippo, la quale aveva tutte le carte in regola per passare ai quarti di finale, ma si scontra con l’atleta svizzera rischiando quasi di cadere. Finisce 25.a alla fine, per lei resta comunque una grande esperienza dopo aver detto addio al biathlon. In semifinale la svizzera Nadine Fähndrich, che arrivava a Dobbiaco da leader nella classifica Sprint, incappa in una caduta e perde contatto dalle avversarie. Ben quattro svedesi si presentano in finale, sembra davvero un campionato giallo-blu con Jonna Sundling, rientrata da poco alle gare, Maja Dahlqvist, Emma Ribom e Linn Svahn, a cui si aggiungono la statunitense Jessie Diggins e la tedesca Laura Gimmler. Sundling mostra subito le sue grandi qualità, decisa a bissare il successo ottenuto a Livigno e col miglior tempo in qualifica. La stessa Sundling cerca di scappare poco prima dell’arrivo e chiude al primo posto con un tempo di 2’49” davanti alla connazionale Dahlqvist e ad una pimpante Diggins.
Domani si replica con la 10 km in tecnica libera, con le donne al via alle 13 e gli uomini alle 15, mentre domenica sarà la volta delle staffette 4×7,5 km: diretta su RAI Sport e su Eurosport.
Sprint FT – Men
1 KLAEBO Johannes Hoesflot NOR 2:30.58; 2 TAUGBOEL Haavard Solaas NOR +0.56; 3 PELLEGRINO Federico ITA +0.72; 4 VALNES Erik NOR +1.26; 5 CHANAVAT Lucas FRA +2.74; 6 ANGER Edvin SWE +2.90
Sprint FT – Women
1 SUNDLING Jonna SWE 2:49.76; 2 DAHLQVIST Maja SWE +0.65; 3 DIGGINS Jessie USA +0.81; 4 RIBOM Emma SWE +1.12; 5 SVAHN Linn SWE +1.63; 6 GIMMLER Laura GER +1.69