La prima gara a partire, alle 7.30, è stato il Delicious Trail Dolomiti di 43 km per 3.100 metri di dislivello positivo. Partenza nel cuore di Cortina, all’ombra della Basilica Minore, con le Dolomiti infuocate dalla luce dell’alba a fare da cornice. Alle 9.00, il Medium Delicious Trail Dolomiti; 33 km per 1.890 metri di dislivello positivo, con start nella zona d’arrivo della Coppa del Mondo a La Villa (Via Planmurin 5). Alle 10, a Pocol di Cortina, lo Short Delicious Trail Dolomiti di 23 km, per 1.300 metri di dislivello positivo.
Tadei Pivk e Giuditta Turini sono i vincitori maschile e femminile del Delicious Trail Dolomiti, rispettivamente con il tempo di 4:24:46 e 5:29:52.
La gara è partita questa mattina, alle 7.30, nel cuore di Cortina d’Ampezzo, ai piedi del campanile della Basilica Minore. Un percorso che si è snodato tra Pocol, Croda Da Lago, 5 Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego, con l’attraversamento del più esteso museo all’aperto della Grande Guerra combattuta in alta quota nelle Dolomiti, e con il passaggio nella galleria della mina del Lagazuoi a quota 2647 metri.
43 chilometri impegnativi, che non hanno però impensierito Pivk e Turini, in testa dall’inizio alla fine e soli al traguardo.
Pivk, friulano, 42 anni, è un atleta di grande esperienza, che vanta due Skyrunning World Cup. Queste le sue parole a fine gara: «Era la prima volta che partecipavo a questo trail e mi è piaciuto molto. Sono partito subito forte; la prima parte era corribile e i primi 15 chilometri sono passati abbastanza velocemente, poi è arrivata la prima discesa, non ho forzato visto che era scivoloso, ma nella seconda salita invece ho cercato di fare la differenza. E sono arrivato al Falzarego un po’ stanco, forse sarebbe stato meglio correre un tantino più piano perché poi c’è la galleria e i gradini sono davvero impegnativi. Per fortuna una lunga discesa ti accompagna al traguardo».
Turini, 33 anni, gressonara, e neo campionessa del mondo di Skyrunning ha raccontato com’è andata: «Lo scorso anno ho preso parte allo Short Delicious e volevo provare il trail lungo che mi è piaciuto davvero tanto, peccato solo per il meteo che non ci ha permesso di godere del paesaggio. Come ho condotto la gara? Sono partita subito forte e mi sono ritrovata sola fino alla fine. Il tratto più impegnativo, ma forse anche il più suggestivo è la Galleria del Lagazuoi; soffro un po’ di claustrofobia, ma alla fine i pertugi nella roccia mi hanno dato sollievo e permesso di gestirmi bene. La parte più spettacolare sono le Cinque Torri e la salita fino al Nuvolau, peccato solo per la nebbia, lo scorso anno con il sole erano una meraviglia».
MEDIUM DELICIOUS TRAIL DOLOMITI E SHORT TRAIL DOLOMITI
La novità di questa edizione è il Medium Delicious Trail Dolomiti di 33 km, partito alle 9 in Alta Badia, nella zona d’arrivo della Coppa del Mondo a La Villa, e ha visto trionfare Marco Tramet con il tempo di 3:37:42, mentre in campo femminile Pina Deiana, 4:10:37.
Le parole di Tramet: «Sono molto soddisfatto, gara bellissima, posto fantastico, peccato per il meteo. C’erano un po’ di nuvole basse in quota, ma non ho mai patito il freddo e il percorso era segnato perfettamente e sempre ben visibile. Ho cercato di spingere sin dall’inizio, ma sono riuscito a staccarmi dai miei diretti avversari solo dopo 10 chilometri. Lo scorso anno avevo corso la lunga e posso dire che mi è piaciuta tantissimo anche questa versione media».
Per quanto riguarda lo Short Trail Dolomiti di 23 km, con partenza e arrivo a Pocol, la vittoria è andata ad Alex Rigo, 1:58:33, e a Ludovica Rossi, 2:37:36.
Una manifestazione che è stata un successo, nonostante il cielo grigio e nuvoloso e la bassa temperatura in quota.
Le parole di Giovanni Menardi, presidente L5TSPORT ASD: «È l’anno della ripartenza, della normalità, e ritrovare il Delicious arricchito di una terza gara ci riempie di gioia e di soddisfazione. Ed è stata un’edizione sfidante dal punto di vista del meteo; dopo sei anni ininterrotti di sole, dovevamo sperimentare anche il grigio e il freddo. E abbiamo dato prova di sapere gestire bene anche condizioni un po’ più difficili».