Ancora pochi giorni di tempo per visitare la mostra “I Liguri – Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneoâ€, una delle ultime iniziative del programma di “GeNova 2004â€, l’anno durante il quale il capoluogo regionale è stato capitale europea della cultura. La mostra chiude il 23 gennaio ed è ospitata nella medievale commenda di San Giovanni di Pré, la grandiosa sede dell’ordine Gerosolimitano ai margini del porto antico genovese e raccoglie le testimonianze archeologiche delle popolazioni Liguri che, da tempi remoti, abitavano il territorio tra l’Arno e la Provenza e tra il Mar Ligure e il Po.
Il percorso espositivo comprende oltre 900 oggetti, alcuni esposti per la prima volta al pubblico. I reperti, però, sono inseriti in un allestimento che fa largo uso di ambientazioni e soluzioni multimediali: ricostruzioni a grandezza naturale di necropoli e sepolture, modelli in scala di navi da trasporto e di abitati, animazioni, filmati, immagini, voci e suoni che rendono la visita suggestiva e piacevole.
Gli ornamenti personali (collane di ambra e di vetro, spille, bracciali, orecchini d’oro e d’argento), le armi dei guerrieri (lance, elmi, spade), le ceramiche destinate alla vita quotidiana o a conservare i resti dei propri antenati; le incisioni su roccia e le “statue stele†della Lunigiana sono i reperti più spettacolari, assieme alle statue che decoravano, a romanizzazione ormai compiuta, i templi di Luni.
Il ritratto dei Liguri o meglio, delle tante e diverse tribù Liguri, è quello di una popolazione che, nel corso dei secoli, si è dimostrata sensibile e aperta ai contatti commerciali con i mondi mediterranei e padani: le relazioni di scambio con Etruschi e Greci sono ampiamente documentate, soprattutto per Genova, da sempre emporio multietnico, ma anche, più sorprendentemente, per l’entroterra. Anche la lunga e complessa fase della conquista romana vede alternarsi episodi di agghiacciante crudeltà , comprese le deportazioni di massa, a fasi ben più pacifiche e consensuali.
Dalla mostra, insomma, esce molto ridimensionato uno dei miti ancora diffuso e difficile da sradicare della storiografia e dall’antropologia regionale, quello che dipinge i Liguri (ma quali? Gli Apuani? Gli Statielli? Gli Ingauni? I Friniati? I Tigullii?) come gli abitanti del villaggio di Asterix, perennemente impegnati nella caccia al cinghiale e nella “resistenza†all’invasore romano.
Proprio l’ultima sezione della mostra, dedicata ai miti del “Ligurismoâ€, si concede qualche stoccata – più o meno subliminale – ai ricercatori, passati e presenti, di avventurose teorie etniche, linguistiche e antropologiche su un popolo difficilmente studiabile se non con gli strumenti dell’archeologo.
Assicuriamo ai lettori di Discoveryalps che i Liguri “alpini†sono ben rappresentati: c’è spazio per le incisioni del Monte Bego, per l’Alta Valle Argentina (soprattutto per il particolarissimo giacimento archeologico del “Buco del Diavolo†a Borniga, nel Comune di Triora), per la Valle Pennavaira, anche se le tribù del Ponente (Ingauni, Intemelii e Sabazi) sono quelle un po’ meno rappresentate. Ma questa è una discussione che allude ai rapporti all’interno del mondo accademico ligure, e ce la risparmiamo; da parte nostra, possiamo solo invitarvi a visitare la mostra, di cui ricordiamo la curatrice, Giuseppina Spadea, Soprintendente per i Beni Archeologici della Liguria.
“I Liguri – Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneoâ€
Commenda di San Giovanni di Pré,
fino al 23 gennaio 2005
Tel. 010 5574004
www.palazzoducale.genova.it
www.genova-2004.it
biglietteria@palazzoducale.genova.it