Una sorta di pasticcio burocratico ha portato la Pedaleda a divenire gara off limits per la classe elite della mountain bike alpina e così, in men che non si dica, ci si è trovati a vivere una competizione con circa 250 partecipanti – contro gli oltre 500 del 2007 – senza i soliti nomi di lustro.
Mancavano i bravi Pallhuber, Deho, De Bertolis – Dario Acquaroli ha fatto da "apripista" – e tra le donne Ferrari, Stropparo e compagne, ma la Pedaleda 2008 è riuscita a mantenere intatto il suo fascino. Lungo i 60 km del classico percorso, che si snoda tra il pianoro del Piccolo Tibet e le alture circostanti, un bel gruppo di atleti ha dato infatti vita ad un'avvincente sfida. Una gara per la maggior parte combattutta tra amatori, ma con vincitori, va sottolineato, appartenenti a team di professionisti.
Sin dai minuti precedenti la partenza, nella frizzante aria alpina dell'Alta Valtellina, atleti e pubblico hanno vissuto un'atmosfera rilassante e gioiosa: una miscela perfetta, composta da una sottile tensione agonistica e una sentita passione sportiva. Quasi a dire che senza i big di sempre la Pedaleda è riuscita a mostrare il suo volto più bello: un evento sportivo ideato e aperto a tutti i biker.
Sul traguardo di Piazza Placheda le corone iridate di giornata sono andate a Jiri Friedl, dalla Repubblica Ceca e alla sorridente svedese di Goteborg, Asa Erlandsson. Quest'ultima ha scelto Livigno come sede d'allenamento in vista del Campionato del Mondo Marathon di Villabassa Alta Pusteria, in programma il prossimo 5 luglio.
Podio maschile
1. Friedl Jiri 1985 CZ – 2:44.39,0
2. Sonntag Benjamin 1980 GER – 2:48.42,4
3. Ribolzi Giuseppe 1979 ITA – 2:55.27,5
Podio femminile
1. Erlandsson Asa 1974 SWE – 3:39.11,6
2. Valsecchi Stefania 1967 ITA – 4:04.25,8
3. Picardi Cristina 1977 ITA – 4:33.01,7