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Le migliori produzioni della cinematografia di montagna si sono sfidate ai piedi del Cervino, in occasione del Cervino Cinemountain. Oltre 30 pellicole, alcune delle quali già premiate in altre rassegne internazionali – il meglio della produzione mondiale del 2009 – hanno messo a dura prova la giuria internazionale, composta da giornalisti, registi e addetti ai lavori.

"Tutti i film presentano delle grandi qualità cinematografiche" sottolinea la giuria del Festival "sia per la maniera di filmare, che rasenta a volte l’exploit, sia per un montaggio astutamente articolato. Molte pellicole inducono una riflessione che ci permette di prendere in considerazione i diversi aspetti legati alla montagna".

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Scopriamo insime i premi assegnati:

GRAND PRIX CERVINO CONSEIL DE LA VALLEE
Stone Pastures di Donagh Coleman,
Regno  Unito/Irlanda/Finlandia/Estonia 2008, 62 minuti
Senza alcun artificio nè commento nè musica, ma facendoci semplicemente ascoltare le parole della gente, la regista ci permette vedere ma soprattutto di capire meglio la dura verità  di questo coraggioso popolo di Zanskar.

PRIX SPORTSIDE OF THE MOUNTAIN
Ten, a cameraman’s tale, di Guido Perrini, Svizzera 2008, 36 minuti
Girato in 16mm, questo film ci porta in giro per il mondo seguendo i campioni del freeride che si esibiscono nelle loro più spettacolari discese, raccontandoci anche i rischi che sia gli sciatori che i cameraman sono disposti a correre.

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PRIX ECO MOUNTAIN
Prezzemolo, sensa pile sensa curént elètrica di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino, Italia 2008, 52 minuti
Nell'epoca dell'hi-tech, Prezzemolo offre un'alternativa al commercio di giochi elettronici con le invenzioni di giochi artigianali fabbricati a partire da oggetti di recupero. Si tratta di personaggi animati creati dalla sua immaginazione. Il regista ci porta nel mondo di Prezzemolo attraverso un montaggio che alterna il suo viaggio verso un santuario e la presentazione delle sue invenzioni che funzionano senza pile e senza corrente. Queste verranno presto esposte all'ecomuseo in provincia di Cuneo.

PRIX CAI
To the third Pole di Andreas Nickel e Jürgen Czwienk, Germania 2007, 86 minuti
Due generazioni di alpinisti dedicano la loro vita alle montagne più alte del mondo, passando attraverso le difficoltà di periodi storici come il nazismo e le due guerre mondiali.
I registi hanno mostrato una grande precisione nella scelta delle immagini di archivio, cosi come nelle interviste e nella testimonianza del protagonista Norman Dyhrenfurth.

PRIX VIE DES MONTAGNES
Sur la piste du renne blanc di Hamid Sardar, Francia 2008, 55 minuti
Quizol arriverà a catturare la renna bianca e a donarla al padre di Solongo al fine di poter sposare la giovane ? Hamid Sardar, antropologo, specialista della Mongolia, ha scelto una semi-fiction per descriverci con precisione la vita di questi nomadi allevatori di renne della Tundra.

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PRIX MONTAGNE PASSION
Aria di Davide Carrari, Italia 2008, 29 minuti
Per la bellezza delle sue immagini, per un uso originale della camera in soggettiva, questo film affronta con rigore e poesia un momento privilegiato di due amici arrampicatori che ci fanno condividere la loro passione ed il loro piacere di vivere in aria.

PRIX SPECIAL DU JURY Grozny dreaming di Mario Casella e Fulvio Mariani, Svizzera 2008, 95 minuti
Per le sue qualità cinematografiche e umane, questo film è un esempio, mostra come il cinema può contribuire ad un riavvicinamento tra i popoli. Anche se questo non è che una piccola goccia d'acqua, non bisogna dimenticare che gli oceani sono fatti di gocce d'acqua. 

GRAND PRIX DES FESTIVALS
Dolma du bout du monde di Véronique, Anne e Erik Lapied, Francia 2008, 75 minuti
ll quotidiano di Dolma è in un sperduto villaggio dello Zanskar. Suo marito vive in città e ritorna poche volte a causa della difficoltà del percorso lungo il fiume. I registi, nel corso di più viaggi, sono riusciti a captare con precisione e pudore e amicizia le confidenze di questa “femme de bout du monde”.

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MENZIONE SPECIALE
Karl di Valeria Allievi, Italia 2009, 55 minuti
La giuria ha deciso di attribuire una menzione speciale al film “Karl”.
ll film tratteggia l'eccezionale ascesa nel gotha dell'alpinismo di Karl Unterkircher, uno dei più grandi himalaisti italiani prematuramente scomparso nel luglio 2008 sul Nanga Parbat.
Con assenza di retorica e grande delicatezza il film rende possibile anche ai profani la comprensione di una passione così forte.

PREMIO DEL PUBBLICO
Exequo per i film:
Karl di Valeria Allievi, Italia 2009, 55 minuti
Himalaya, terre des femmes di Marianne Chaud, Francia 2008, 56 minuti

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