Non si può parlare di Cervinia se prima non si fa un breve cenno a Valtournenche, o Valtorenche, come fu chiamata fino alla metà del XX secolo. Un borgo tranquillo con un bel centro storico che ha mantenuto i tratti tradizionali e la memoria delle proprie guide alpine a cui è dedicata una piazza del paese ad appena nove chilometri da Breuil-Cervinia e che adesso fa parte dello stesso comprensorio sciistico, come Cervinia, situata a 2000 metri di quota, fu parte integrante della comunità di Valtournenche. Essa costituì, coi suoi alpeggi e le sue primitive abitazioni, il punto di arrivo ai piedi del Cervino, 4.478 metri, conquistato per la prima volta, dal lato svizzero il 14 luglio 1865 da Edward Whymper e, pochissimi giorni dopo, da una cordata italiana guidata da Jean-Antoine Carrell che lo salì da Cervinia. E punto di partenza per l’attraversamento del colle del Teodulo.
Negli anni ’30 le costruzioni nella conca del Breui, che in patois significa “terra di molte acqueâ€, erano poche: la chiesetta, un bar, un paio di alberghi e qualche villa privata. Nel 1934 è stata fondata la Società Cervino, e nel 1936 è stata realizzata la prima funivia Breuil-Plan Maison, dando il via allo sviluppo di quello che è diventato uno dei maggiori comprensori internazionali di sci, che ancora oggi si distingue per l’innovazione tecnologica sempre all’avanguardia. Uno spazio infinitamente bianco che inizia ai 1.524 metri di Valtournenche, abbraccia Breuil-Cervinia, sale ai 3.480 di Plateau Rosà , sfiora i 4.000 al Piccolo Cervino, si arrampica ai 4.478 della vetta del Cervino e continua sul versante svizzero fino a Zermatt. Un comprensorio di oltre 350 chilometri di piste che prendono il meritato nome di Matterhorn Ski Paradise. Un territorio dove si scia tutto l’anno grazie alle rare altezze raggiunte dalle piste attorniate da spettacolari panorami e dove anche la sera nei pressi delle sciovie Crétaz l’illuminazione notturna permette manifestazioni sciistiche dell’ultima ora.
Anche lo sci alpinismo sà regalare grandi soddisfazioni con le sue ripide salite e veloci discese. Chi invece ama lo sci di fondo a Cervinia trova un anello lungo 3 km, sullo sfondo del Cervino, circondato dalla Grandes Murailles, adatto sia a principianti che a esperti. Valida alternativa è rappresentata dai 10 km di piste di Valtournenche. Per gli snowbordisti poi c’è l’Indian park, lo snowpark più alto d’Europa: 3.000m di altezza per 40.000 metri quadrati di neve dove saltare e grabbare a piacimento. Tre diverse linee di salti per sciatori esperti, medi e principianti, con kicker tra i 3,6 e gli 11 metri, fino ai 18m. del “Decolletorâ€. Un’infinità di rail e i due mega wall alti 4 m e larghi 6; e per i più esperti e temerari c’è la Doggy House di quasi 3 metri. Un’alternativa sfiziosa potrebbe essere il backcountry, si sale con delle racchette da neve per poi lanciarsi con lo snow in discese mozzafiato, immergersi in fitti boschi.
Per gli amanti dell’ arrampicata un’esperienza da provare è la scalata delle stupende cascate di ghiaccio nella zona della Val di Cogne, la Freissinières e Gavarni. A Cervinia è anche possibile trascorrere la giornata alla guida di una motoslitta per un’escursione attraverso dolci avvallamenti e boschetti fino alla zona tre laghi da cui si può godere di un panorama unico nel suo genere. Chi si diverte con il karting può cimentarsi nell’ice-kart, un’esperienza unica alla guida di un go-kart delle nevi. E poi ancora pattinaggio su ghiaccio, escursioni sulla neve in mountain bike o con le racchette ai piedi all’insegna dei silenzi della montagna, avventure emozionanti con l’heliski per sciare in punti incontaminati raggiungibili solo in elicottero. E se il desiderio è quello di librarsi nel cielo a un passo dalle vette dell’arco alpino, ci si può lanciare con il kite-ski, nel parapendio o nell’airborad. Cervinia è inoltre conosciuta dagli amanti del kilometro lanciato, oggi speed skiing. Sulle piste del Plateau Rosà sono stati realizzati molti record mondiali tra cui i 251,40 km/h del valdostano Simone Origone, che quest’anno ha raggiunto i 252,454 km/h.
Cervinia è rinomata come meta invernale, ma chi ama trascorrere le proprie vacanze estive in montagna, qui può giocare a golf al Golf Club del Cervino, che, con le sue 18 buche è uno tra i campi più alti del mondo. Realizzato da Donald Harradine nei primi anni cinquanta gode di una fantastica posizione al cospetto della Gran Becca e un PAR 69 di 5.303 metri che si snoda a fianco del torrente Marmore. Oppure si può divertire con la mountainbike sui sentieri attrezzati, alcuni dei quali partono dal Plateau Rosà e scendono fino a Cervinia. Lungo i percorsi di trekking si possono costeggiare il Lago Blu, il Lago Goillet e Laghetto Vofrede, raggiungere la Perucca Vuillermoz, il rifugio Lo Riondé o il Rifugio Jumeaux Bobba. I più pigri possono invece fare di un bel pic-nic nella piana di Breuil e chi si vuole godere la montagna dall’alto può dedicarsi al parapendio. E poi ci sono il tennis, le piscine, le saune, i maneggi e la pesca della trota. Per chi dello sci non può proprio fare a meno, c’è sempre il ghiacciaio del Plateau Rosà , nel versante svizzero. Infine, situato tra Breuil-Cervinia e Valtournenche, Gouffres des Busserailles è un orrido davvero suggestivo, una spaccatura nella roccia profonda 35 m e lunga 104 m che risale all’era glaciale, scavata dall’acqua e dai ghiacciai del Cervino dove al suo interno si trovano le “marmitte dei gigantiâ€, cavità di pietra create dalla forza corrosiva del Marmore.
Ma Cervinia non è solo sport, neve e montagne, essa è anche negozi, pub, bar, club, discoteche, cinema, musei, e quant’altro serve per trascorrere giornate serene di sport e relax. Riguardo ai ristoranti e ai rifugi in quota, essi adottano tassativamente la cucina valdostana, che si differenzia dal resto della cucina italiana per l’assenza quasi totale della pasta, sostituita dalle tipiche zuppe valdostane servite con pane, riso, formaggio o castagne. Un’altra tipicità sono le carni affumicate come il prosciutto, il lardo e la mocetta e i formaggi con la mitica fontina, reginetta indiscussa, e le tome e le robiole. A Breuil-Cervinia si possono gustare primi piatti tra cui la famosa carbonara alla valdostana e la polenta al forno. Come secondi il bue brasato al barolo, il capriolo alla valdostana, la fonduta e il mix di uova e fontina. Tra i dolci più buoni quelli a base di ricotta. Da provare anche il Blanc manger, a base di panna, zucchero e colla di pesce o il Mont blanc, fatto con castagne lessate, zucchero, cacao, latte, rum e ricoperto di panna montata. Il tutto accompagnato con il Valle d’Aosta Petit Rouge Doc, un vino secco e vellutato, mediamente corposo dal caratteristico odore di rosa selvatica. In chiusura Chambave, un moscato passito amabile e aromatico, o un assaggio di Genepy, il liquore caratteristico della valle.