Fu il banchiere Alidoro Berard e un gruppo di imprenditori locali a decidere che non si poteva più aspettare. La costruzione della strada che avrebbe collegato la conca di Pila ad Aosta andava troppo per le lunghe. Era il 1954, lo spirito pioniere tipico dell’epoca e il boom economico portò a fondare la società Funivia Aosta-Pila. In soli 3 anni venne realizzato un sogno valdostano: il collegamento fra il capoluogo e il suo antico alpeggio. Inaugurato nel 1957 l’impianto funiviario era lungo 5059 m. Bastava poco più di mezz’ora per superare i 1215 m di dislivello e la portata oraria era quasi fantascientifica: 350 p/h.
L’Ovovia di Pila, come fu battezzata dagli sciatori per via della caratteristica forma a uovo delle cabine biposto, fu fra i primi impianti dell’arco alpino a collegare una città ai campi di sci. L’alpeggio di Pila, rotto il suo isolamento, si avviava a divenire un interessante comprensorio sciistico.
La facile accessibilità cambiò le abitudini di molti sportivi. Aosta era raggiungibile con la linea ferroviaria e a pochi passi dalla stazione c’era la partenza dell’Ovovia. La montagna, divenuta raggiungibile da tutti, trasformò in breve Pila nella meta preferita di famiglie e comitive per le gite domenicali.
Il nuovo flusso turistico portò a sviluppare impianti, servizi e strutture ricettive. Nel 1959 fu realizzata la sciovia della Nouva e il primo tracciato dell’omonima pista, l’anno successivo è la volta della seggiovia Pila-Chamolé mentre nel 1962 viene inaugurato il Couis Uno.
La svolta storica avviene il 25 gennaio 1968 quando la Società Pila acquista la Funivia Aosta-Pila, da quel giorno tutti gli impianti di risalita del comprensorio avranno una sola gestione.
A poco meno di 20 anni dalla comparsa del primo mezzo meccanico di risalita, Pila godeva di grande stima nell’universo delle stazioni invernali.
Seguono gli anni della Valanga Azzurra, lo sci è l’orgoglio nazionale. Tutti vogliono imparare a sciare, a Pila c’è il terreno adatto e in più è raggiungibile senza auto. La sua fama cresce, varca i confini delle Alpi e diventa meta preferita anche dagli stranieri.
La crisi economica che colpisce l’Europa sul finire degli anni Settanta porta come conseguenza la chiusura dell’Ovovia Aosta-Pila, mancano i fondi per rifarla. L’impianto rimane fermo per circa un decennio buono. Il comprensorio prosegue la sua attività, ma conosce un momento di stasi. Ma i valdostani non vogliono rinunciare a Pila, l’Amministrazione Regionale trova la forza economica e si fa carico del rifacimento dell’impianto.
E’ il 1 aprile 1988 quando viene inaugurata la Telecabina Aosta-Pila. L’impianto, uno dei primi ad ammorsamento automatico, dotato di cabine a sei posti, è all’avanguardia per tecnologia e materiali. Tutto riprende a girare. Seguiranno sei frenetici anni in cui il comprensorio si arricchisce di ben sette seggiovie e due sciovie, il collegamento stradale è ampliato e ammodernato, le strutture ricettive si espandono. Il comprensorio ritorna ad essere fra le mete più gettonate dello sci alpino.
Ma Pila non dorme sugli allori e vara una politica di costante rinnovamento, che porta l’amministrazione del comprensorio ad investire di stagione in stagione sulle proprie strutture valorizzandone le potenzialità. Pila consolida la sua posizione nel mondo dello sci e trova una nuova identità estiva con lo sviluppo delle strutture per la mountain bike, confermandosi stazione alpina tecnologicamente all’avanguardia, adatta alle famiglie, amata dai giovani e apprezzata dagli sportivi.
Il 29 novembre 2008 si apre la nuova stagione invernale, a bordo della nuova telecabina Aosta – Pila ….. to be continued!