Scopriamo la meteorologia e glaciologia di montagna. Come i cambiamenti climatici incidono sull’evoluzione delle comunità alpine? Ghiacciai, precipitazioni nevose, alluvioni, ..
Tanta, tanta neve in questa primavera 2012, con un mese di aprile tra i più freddi degli ultimi 30 anni. Alla stazione di Plateau Rosà l'altezza neve supera i 3 metri e mezzo, ma anche in altre località alpine il manto è davvero consistente. Marcato e diffuso il pericolo valanghe
Nuova intensissima nevicata in corso sull'arco alpino. Dopo le perturbazioni degli scorsi giorni, anche in questo fine settimana un fronte atlantico sta portando neve sulle montagne delle Alpi; vien da dire, tutta la neve che non è scesa nel corso della stagione invernale
Un fronte perturbato di origine atlantica ha attraversato l'arco alpino da ovest a est, portando estese nevicate. Si registrano accumuli importanti in Val d'Ossola, in Valle d'Aosta, Engadina e Valtellina e a est, in Trentino e in Alto Adige
É stato chiamato MeteoVetta il nuovo strumento di previsioni nivo-meteorologiche collegato al portale della Rete Escursionistica della Regione Piemonte
“150 anni di Esplorazioni Polari: dalla Groenlandia di Nansen al Polo Sud di Amundsen-Scott” fino all’11 marzo 2012 al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
Un fronte perturbato di origine nord-atlantica sta investendo la catena alpina, portando fitte nevicate soprattutto sui versanti settentrionali. Ma le precipitazioni riescono a sconfinare anche sul pendio sud
I protagonisti della seconda missione fotografico-scientifica del progetto "Sulle Tracce dei Ghiacciai", da poco conclusasi, racconteranno ai giornalisti la loro avventura e i risultati scientifici e fotografici ottenuti. L'appuntamento è per giovedì 3 novembre
Dall'estate all'inverno in meno di 24 ore. Un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche si è abbattuto su numerose località dell'arco alpino, portando la prima neve oltre i 1500 metri di altitudine. Registrati accumuli di oltre 50 cm alle alte quote
Le sale del Museo Tridentino di Scienze Naturali – Via Calepina 14, Trento – ospitano la mostra “Rivers of ice: vanishing glaciers of the Himalaya" del regista, fotografo e alpinista David Breashears. Direttore esecutivo della GlacierWorks, cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti dei cambiamenti climatici nell'Himalaya e di aiutare a una migliore comprensione delle sue conseguenze
Le sale del Museo Tridentino di Scienze Naturali – Via Calepina 14, Trento – ospitano la mostra “Rivers of ice: vanishing glaciers of the Himalaya" del regista, fotografo e alpinista David Breashears. Direttore esecutivo della GlacierWorks, cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti dei cambiamenti climatici nell'Himalaya
Nuova perturbazione nevosa sull'arco alpino. Questa volta ci siamo, la neve, quella invernale, sta coprendo le montagne dell'arco alpino, da ovest a est, in particolare sul versante meridionale della catena
Nuova perturbazione nevosa sull'arco alpino, dopo l'importante fenomenologia registrata tra l'8 e il 9 novembre. La temperatura, grazie all'afflusso di aria polare fredda, è in calo e entro la notte si prevedono nevicate prossime ai 1000 metri di altitudine
Terza perturbazione nevosa sull'arco alpino. Dopo la prima imbiancata di stagione, registrata tra il 17 e 18 ottobre, e il secondo fronte freddo del 25.10, la neve è tornata a cadere sulle montagne della catena montuosa. La nevicata in diretta!
Dopo la prima imbiancata di stagione, registrata tra il 17 e 18 ottobre, un nuovo fronte perturbato, freddo, sta attraversando in queste ore le montagne dell'arco alpino, portando precipitazioni, anche copiose, sul versante nord e su quello meridionale della catena
Un fronte perturbato proveniente dal nord Europa ha valicato l'arco alpino nella notte a cavallo tra sabato 16 e domenica 17 ottobre, portando condizioni tipicamente invernali. Il risultato? La prima neve di stagione
Le precipitazioni nevose sono state nettamente inferiori a quelle dell'anno precedente: l'accumulo nevoso medio misurato sul ghiacciaio del Grand Etrèt, alla testata della Valsavarenche, nel Parco Nazionale Gran Paradiso, è risultato dimezzato
La preannunciata perturbazione atlantica è arrivata. Nella notte veloci correnti di matrice marittima sono andata ad impattare, da sud ovest, sul versante meridionale delle Alpi creanso il cosiddetto effetto "stau" che favorisce intense precipitazioni nevose
La preannunciata svolta stagionale è arrivata. Nella notte veloci correnti di matrice artica sono scese verso il pendio nord alpino, andando a creare il cosiddetto "stau", un vero e proprio sbarramento che favorisce possibili intense precipitazioni nevose sui versanti d'oltralpe. Più a sud vento a ampi rasserenamenti, ma con temperature in netto calo. Un respiro di sollievo per i ghiacciai delle Alpi, flagellati dalla seconda estate più calda degli ultimi 250 anni
Sul sito www.nimbus.it della Società Meteorologica Italiana, è stato pubblicato il bilancio di massa del ghiacciaio Ciardoney sul Gran Paradiso. Il verdetto: la seconda estate più calda degli ultimi 250 anni ha vanificato i potenziali effetti positivi di uno degli inverni più nevosi degli ultimi decenni. Persi tra i 15 e i 90 cm di altezza sul ghiacciaio
Al convegno “Che fare quando il ghiacciaio dietro casa si scioglie?”, che si è tenuto dal 24 al 25 settembre 2009 a Crans Montana/CH, 70 partecipanti internazionali si sono incontrati per discutere delle sfide poste dallo scioglimento dei ghiacciai alpini