Ad Asiago il convegno: “Sport e disabilità “
Si terrà ad Asiago, il 24 marzo, il convegno "Sport e disabilità: medicina e territorio a confronto", una giornata intera dedicata allo sport senza barriere.
DiscoveryAlps medicina di montagna vi propone molte utili informazioni, a cura della dottoressa Oriana Pecchio, per vivere meglio la montagna. Come affrontare la quota, il freddo intenso, il sole e il vento; come vestirsi, cosa mangiare
Si terrà ad Asiago, il 24 marzo, il convegno "Sport e disabilità: medicina e territorio a confronto", una giornata intera dedicata allo sport senza barriere.
I disturbi del sonno in alta quota sono molto diffusi e probabilmente non riconducibili soltanto alla diminuzione della pressione dell’ossigeno nell’aria
Sono numerosi gli alpinisti e gli escursionisti che in alta quota sono disturbati dalla tosse: secondo uno studio su 283 trekkers al campo base dell’Everest, ne era affetto ben il 42%.
In alta montagna, respirare di più o respirare meglio? La risposta a questa domanda potrebbe essere una delle chiavi per capire non solo l’acclimatazione in alta montagna, ma anche l’adattamento, quello che interessa le popolazioni residenti a quote elevate, quali Tibetani e Andini.
Che l’alta quota non faccia bene al cervello è risaputo, ma poco si sa sull’entità dei danni e sulla loro dimostrazione radiologica. Alcuni ricercatori dell’Università di Zaragoza*, hanno dimostrato con la risonanza magnetica nucleare, i danni cerebrali che residuano dopo scalate in alta quota
L’ascensione è prevista per l’inizio di agosto. I bambini saranno accompagnati da 2 medici curanti e da alpinisti esperti o guide alpine. Il motto: “Non mollare mai”
I bambini, anche piccoli, possono andare in montagna: la vita all’aria aperta può essere stimolante e gratificante anche per loro, purché si seguano alcuni accorgimenti per rendere più interessanti le escursioni e alcune indicazioni per non mettere a rischio la loro salute
La montagna diventa risorsa e luogo di riabilitazione anche per malattie psichiatriche. Questo il messaggio portato da Sandro Carpineta, Medico Psichiatra membro della Commissione Centrale Medica del Cai, al recente convegno di medicina di montagna di Bergamo. Gli abbiamo rivolto alcune domande
Ricerche condotte negli ultimi anni sulla Jungfraujoch (CH), a Sondalo e Veruno (IT), hanno dimostrato che soggetti reduci da infarto o sottoposti a bypass, con normale funzionalità cardiaca e senza segni di ischemia, possono recarsi a quote medio alte senza problemi
L’estate è alle porte e con essa i primi temporali, accompagnati da tuoni e fulmini, eventi atmosferici drammatici e affascinanti, ma anche estremamente pericolosi se ci sorprendono in montagna, mentre siamo impegnati in escursione o arrampicata
La cefalea primaria, collegata alla frequentazione della montagna, è la patologia che affligge le donne 3 volte più degli uomini (a bassa quota, in generale). Dell’argomento ne ha parlato Guido Giardini, neurologo dell’ospedale di Aosta, in occasione del convegno di medicina di montagna, tenutosi al Palamonti di Bergamo lo scorso 27 maggio
In alto, in montagna, in alto, il sole nel cielo. E gli occhi? Devono essere protetti dai raggi UV, con l’uso degli occhiali da sole: è la raccomandazione della Commissione Difesa Vista. Bambini e anziani sono le categorie più a rischio per quel che riguarda i possibili danni dovuti al sole. Le statistiche mettono in luce come in Italia solo la minor parte dei bambini e degli over 55 usi occhiali da sole
Torino post olimpica ha ospitato l’1 e 2 aprile il XV “Congresso internazionale di riabilitazione e traumatologia dello sportâ€, dedicato alla riabilitazione negli sport invernali e di montagna, Al congresso, organizzato da Isokinetic e patrocinato dall’Università di Torino, presidente Fabrizio Tencone e direttore scientifico Giulio Sergio Roi
La Valle d’Aosta vara il primo corso di formazione per operatori sanitari impegnati nel soccorso in montagna, con particolare attenzione all’elisoccorso. Il soccorso alpino valdostano, grazie soprattutto alla guida alpina Franco Garda, fu tra i primi al mondo a promuovere l’uso dell’elicottero e dalla collaborazione con i soccorritori francesi
Il caso mi ha portato a scrivere un articolo sulla cefalea da altitudine proprio l’8 marzo: un segno del destino visto che è un disturbo che sembra colpire più le donne e con maggiore intensità . La cefalea da altitudine (chiamata anche con gli acronimi HAH – high-altitude headache o AH – altitude headache) è definita come una cefalea che insorge nel giro di 24 ore
L’ascensione del Monte Bianco, a duecento anni dalla prima salita, è ancora un’impresa? Sembrerebbe di sì visto che la percentuale di insuccessi pare sia del 30%
Due lavori pubblicati recentemente sembrano dire che Ginkgo Biloba non serve nel mal di montagna acuto. Il primo (nota 1) riguarda uno studio su 487 trekker. Tra Periche e Lobuche, sulla via per il campo base dell’Everest, ai trekker veniva dato, a caso, Ginkgo Biloba (120 mg di estratto secco, due volte al giorno) o un placebo o Acetazolamide
Lutto per la medicina di montagna. Il 7 ottobre scorso è morto Michael Ward, medico della spedizione inglese all’Everest del 1953. Aveva 80 anni. Considerato uno dei migliori scalatori britannici del decennio che seguì la Seconda Guerra Mondiale, divenne un’autorità nel campo della medicina di montagna e di alta quota
La suscettibilità all’edema polmonare da alta quota può essere stabilita con test a bassa quota? Sembrerebbe di sì! Un gruppo di ricercatori svizzeri* che da anni si dedicano allo studio dell’edema polmonare da alta quota per cercare di capire la sua formazione, la terapia e se esistono test predittivi, ha osservato (per ora in un numero ristretto di soggetti) che le persone suscettibili all’edema polmonare