In questi giorni le praterie del Monte Bondone saranno sottoposte a nuove analisi per comprenderne le capacità di assorbimento di anidride carbonica. Non saranno svolti rilievi a terra o analizzati i dati raccolti dalla torre di rilevazione situata alle Viote, bensì il territorio sarà monitorato dal cielo. Il volo e’ inserito nel Progetto europeo “Carbomontâ€, le cui finalità sono proprio quelle di comprendere le dinamiche di respirazione ed assorbimento di carbonio delle praterie e viene effettuato in collaborazione con il team del laboratorio di Ecologia Forestale dell’Università della Tuscia di Viterbo. La strumentazione utilizzata è denominata Aspis (Advanced Spectroscopic Imaging System) ed è un sistema fotografico digitale aviotrasportato per l’acquisizione e la ripresa di immagini spettrali ad elevata risoluzione radiometrica e geometrica sviluppato dall’ateneo laziale in collaborazione con il Consorzio per le Ricerche Alimentari di Foggia.
Il sistema, alloggiato a bordo di un aereo certificato SkyArrow 650 Tc, biposto che atterrerà e decollerà dal “Caproni†di Mattarello, si compone di 4 camere Ccd-digitali per l’acquisizione di immagini spettroscopiche, di una camera pancromatica e di sensore Gps per l’acquisizione delle coordinate geografiche. Il rilievo aereo sulla prateria di alta quota del Monte Bondone sarà effettuato nelle prima ore del mattino ad una quota di circa 2400 metri, (850 m circa dalla linea media del terreno), a cui corrisponde una risoluzione del pixel dell’immagine di circa 0.6 x 0.6 m.
Contemporaneamente alla presenza dei tecnici dell’Università della Tuscia, presso l’Ente del Monte Bondone, sarà presente una delegazione del Dipartimento di Scienza del Suolo e Nutrizione della Pianta dell’ateneo fiorentino guidata dal Prof. Guido Sanesi che sarà impegnata invece in analisi del contenuto di carbonio dei suoli attraverso anche tecniche che prevedono l’analisi degli isotopi, che permettono di individuare le diverse forme di carbonio presenti. Tali indagini rientrano nell’attività del progetto europeo Carboeurope-Ip e coinvolgeranno sia il sito sperimentale del Bondone che quello in foresta di Lavarone.