Come da tradizione, la sede Cai di Milano ha ospitato la presentazione del Trento Film Festival, che avrà inizio il 25 aprile. «Siamo alla sessantunesima – ha esordito il Presidente del Trento Film Festival Roberto De Martin. Un’edizione, ci tengo a sottolineare, ricca come quella dello scorso anno in termini di proposte».
Il programma di questa 61^ edizione del Festival, che si terrà fino al 5 maggio a Trento e dall'1 all'8 maggio a Bolzano, sarà davvero ricco: 8 serate evento, 7 mostre, oltre 20 appuntamenti dedicati a ragazzi e famiglie, 82 tra incontri, presentazioni, inaugurazioni, reading e spettacoli e oltre 120 film concentrati in otto giorni: «Un numero di proiezioni più ampio di quella dei festival di Venezia e di Roma» ha sottolineato il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant.
Sul tavolo dei relatori il nuovo logo del festival «Una genziana – spiega De Martin – di sapore futurista che ormai è un emblema, un po' come il Leone di Venezia o la Palma di Cannes. Con una caratteristica tutta peculiare: che la genziana è polivalente, i suoi cinque petali che per noi rappresentano la montagna, la società, il cinema, la letteratura, il futuro, raccontano tanto di noi».
A illustrare il ricco e variegato programma Luana Bisesti, direttore del festival: «Le nostre serate permetteranno al pubblico di spaziare dalla “mutevolezza della montagna (serata inaugurale ispirata dai testi di Luciano Violante) alle montagne di casa nostra (Dolomitiche), alle arti che raccontano la montagna (a cura di Philippe Daverio), all’Everest che riporterà sul palco dell’Auditorium Reinhold Messner».
Tra i grandi nomi protagonisti a Trento anche Mauro Corona che presenterà il suo ultimo libro “Confessioni ultime”, e il mitico fondatore delle Lonely Planet Tony Wheeler.
Al regista Maurizio Nichetti la direzione artistica di un’altra serata importante, quella che festeggerà i 150 del Club Alpino Italiano, socio fondatore insieme al Comune di Trento e al Comune di Bolzano del Trento Film Festival. «Il Trento Film Festival è un’ottima occasione per dare un messaggio della montagna che non sempre la tv riesce a trasmettere» sottolinea il presidente del Cai Umberto Martini, eccependo sulla fiction recentemente trasmessa sul K2, e sottolineando che «la storia va rispettata».
Primo appuntamento in programma mercoledì 10 aprile a Trento, Andy Holzer racconterà la sua storia di alpinista estremo, cieco sulla cima del mondo. «Gli abbiamo dedicato un appuntamento in anteprima – spiega Luana Bisesti – ci presenterà il suo ultimo libro edito da Keller e il 25 partirà per la Turchia, che tra l’altro è il paese ospite della 61^ edizione del festival».
A proposito dei film in gara, Sergio Fant si dice soddisfatto per la selezione di opere in concorso: «Per la giuria sarà veramente difficile assegnare quest’anno le Genziane d’Oro. Arrivano anche da festival internazionali non strettamente legati al mondo della montagna. L’opera di ricerca è stata veramente importante come testimonia il cartellone della sessantunesima edizione: il meglio del contemporaneo senza rinunciare ad incursioni nella storia e negli archivi. Lo scorso anno abbiamo avuto una crescita del 25%, la sfida è migliorare questo risultato».