Arrampicare sui massi, fare "bouldering": una pratica a molti sconosciuta e da tanti snobbata, ma che ha nei moltissimi e illustri praticanti del passato e del presente, sia oltralpe che oltreoceano un vero fiore all'occhiello. Non solo perché rappresenta un valido allenamento per imprese spesso più grandi solo in dimensione, ma soprattutto perché coniuga nell'uomo una sfida ancestrale alla gravità (non dimentichiamo che arrampicarsi e' uno degli schemi motori fondamentali) fatta non solo di forza, che da sola serve ben poco, ma anche di astuzia ed equilibrio con la sfida a un problema da risolvere che la natura stessa propone (non peraltro negli States i passaggi vengono definiti boulder problems).
C'è un piccolo mondo dietro alla salita di un blocco: la scoperta, la pulizia, la ricerca dei movimenti meno dispendiosi e infine la salita, che è solo il coronamento di questo percorso di ricerca che si svolge individualmente (spesso i movimenti vanno adattati alla morfologia individuale) ma anche in modo conviviale e in un contesto di forte socializzazione.
La valle Gesso in questo senso e' un piccolo paradiso per il "gioco" del bouldering, cosparsa com'è in tutti i suoi anfratti di numerosi blocchi di rugoso gneiss, che ben si adatta a tale pratica a tutti i livelli dal principiante all'esperto.
Fin dalla fine degli anni '70 molti climbers cuneesi si sono cimentati nell'esplorazione delle possibilità, per sfruttare i blocchi della valle Gesso; negli anni '80 ho personalmente esplorato con svariati compagni molte delle possibilità offerte dalle evidenti aree del Pian della Casa, del Valasco e di Tetti Loup.
Quasi contemporaneamente si muovevano nel vallone di San Giacomo Angelo Siri e soprattutto Marco Torielli (co-autore fra l'altro di "Boulder d'OC", vera e propria Bibbia del bouldering nel Nord-Ovest) che con dedizione assoluta esplorava il Gias Peirabroc e la zona a monte e a valle del rifugio Soria.
Ma negli ultimi anni molti si sono affacciati alla ribalta dell'esplorazione della valle: Antonio Stazio nel vallone di San Giacomo, Paolo Bertolotto instancabile ricercatore di nuove linee e poi i fratelli Ambrogio nel vallone delle Terme, Gianfranco Tesio e Sergio Conterno per la zona di S.Anna e il fortissimo Alessandro Penna con Claudia Colonia, Federico Sibona e Alfonso Carbone per la splendida "americana" area del Remondino (già spesso visitata dall'onnipresente Marco Torielli).
Non possiamo dimenticare le visite per risolvere alcuni ambiti problemi posti nei vari siti disseminati in valle del "gigante" Christian Core , di Matteo Gambaro, dei fratelli Tallone, senza tralasciare l'opera di Alessandro Palma e Luca Macario.
La valle Gesso e' ricca di fantastici tesori per i praticanti del bouldering e molti verranno svelati proprio attraverso questo raduno ma altrettanti potranno essere valorizzati e scoperti nei prossimi anni dalla folta schiera dei praticanti sempre in costante aumento.