Bivacchi puliti in Valle d’Aosta, dove anche per il 2007 è stata svolta l’attività di pulizia e ripristino ambientale denominata “Mon bivouac”, organizzata dall’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, nell’ambito del progetto Interreg IIIA “Refuges”.
L’idea che è alla base di Mon Bivouac è di offrire agli appassionati di alta montagna dei bivacchi accoglienti e in buone condizioni di pulizia, con un’attenzione particolare all’ambiente e soprattutto quella di veicolare il messaggio di una fruizione sostenibile, non impattante e rispettosa dell’ambiente alpino. La scelta dei bivacchi è avvenuta dietro segnalazione delle società delle guide alpine presenti sul territorio valdostano. Purtroppo molti bivacchi si presentano ciclicamente in stato di degrado, molte volte più per l’incuria dei fruitori che per le condizioni climatiche.
I principali interventi effettuati riguardano la raccolta di rifiuti all’esterno dei bivacchi (bottiglie di vetro, di plastica, scatolette di alluminio), la pulizia generale comprendente anche le aree WC, la sostituzione e la pulizia di coperte, materassi, cuscini, l’ordinaria manutenzione della struttura e il trasporto a valle dei rifiuti. In totale sono stati una trentina i bivacchi ripuliti nell’ultima stagione, i più numerosi in Val di Cogne, Valtournenche e Gressoney, con alcune strutture in Valpelline, Valgrisenche e Val d’Ayas. Oltre ai bivacchi è stata ripulita anche l’area del ghiacciaio al Colle del Gigante.
Nei bivacchi della Valle di Cogne le coperte sono state lavate e riportate in loco in buste di cellophane e le guide che hanno eseguito i lavori auspicano che gli alpinisti le usino con il sacco lenzuolo (ne esistono in commercio anche di seta, leggerissimi e caldi), come è già d’obbligo nei rifugi, per non azzerare immediatamente il lavoro fatto.
"Attraverso questo progetto – ha dichiarato l’assessore Albert Cerise – intendiamo portare avanti un programma di manutenzione e di pulizia dei bivacchi, in modo da accrescere la qualità dell’offerta di queste strutture ricettive di alta montagna in un’ottica di turismo sostenibile e di salvaguardia del patrimonio naturale in cui si inseriscono, oltre che mantenere la qualità ambientale del contesto loro circostante. L'iniziativa persegue anche finalità educative al fine di suscitare negli alpinisti attitudini rispettose dei luoghi di accoglienza: che vanno lasciati puliti come vengono trovati".
Il progetto è stato organizzato e coordinato dalla Direzione Ambiente della Valle d’Aosta in collaborazione con l’Unione Valdostana Guide di Alta montagna e la Direzione della protezione civile per quanto riguarda l’utilizzo dell’elicottero.