Guerra di nervi tra le ragazze nella finalissima di Coppa del Mondo di arrampicata Boulder, appena disputata a Fiera di Primiero. Dopo un appassionante testa a testa, ha vinto la russa Olga Bibik. Una ragazza di ghiaccio, siberiana d.o.c., che ha saputo dominare i propri nervi e che neppure quando la vittoria le è stata consegnata su un piatto d’argento ha abbozzato un sorriso.
La competizione è stata severa. Nel punto cruciale, tutte cadute: in sospensione – addirittura concedendosi la possibilità di prendere una manciata di magnesite per migliorare la presa nell’attacco finale – la Bibik.
Sfida tra quest’ultima e la Levet, che hanno deciso la classifica all’ultima parete. La prima ad affrontarla è stata la siberiana, di forza e decisione. Con un ultimo balzo agguantava ‘il top’ e solo in quel momento riusciva ad accennare un sorriso. La Levet, ovviamente ignara della situazione, considerato l’isolamento a cui sono sottoposti gli atleti, affrontava la gara con un certo nervosismo. Quinto blocco fallito, ma senza sapere che le altre avversarie avevano chiuso con uno “zeroâ€.
Quindi francese a secco di ‘top’ al primo tentativo e Bibik già sul gradino più alto del podio, con la sua prima vittoria di Coppa del 2005. Terza un’altra russa, Abramtchouk. Male le italiane.
I tracciatori della gara maschile sono stati superlativi e del resto i 12 finalisti sono quanto di meglio il mondo del bouldering internazionale possa offrire. Una gara tecnica, spettacolare, affascinante dal primo all’ultimo tentativo.
Ha vinto un outsider. Quattro i “problemi†che il piccolo ma esplosivo francese Gérome Pouvreau – già campione del mondo della disciplina “difficoltà †nel 2001 e che ora si dedica con profitto anche al boulder – ha centrato lasciandosi dietro l’austriaco Kilian Fischhuber con tre top e cinque “zoneâ€. Fischhuber nel 2004 aveva vinto la prova di Coppa sempre a Primiero, questa volta si accontenta del secondo posto, ma a fine gara dice, come la Bibik, che punta al mondiale, vicino a casa sua. Terzo l’emergente inglese Earl davanti ad un ritrovato Dulac che ha infiammato il pubblico. A
Gli italiani un po’ lontani dal podio: i due azzurri in gara hanno fatto del loro meglio. Il giovane e promettente Moroni ha concluso al nono posto con un “top†da urlo all’ultimo blocco, dove gli atleti hanno massacrato i muscoli delle braccia e le dita, nel disperato tentativo di rimanere aggrappati. Christian Core, sul quale puntava il pubblico italiano, ha sprecato una importante occasione, soprattutto nella giornata in cui anche il leader di Coppa Jérŏme Meyer ha concluso, con molto disappunto, al sesto posto.
Chi ha vinto su tutti i fronti è stata l’U.S. Primiero San Martino che ha organizzato un evento impeccabile e che prelude ad una nuova Coppa del Mondo nel 2006.
Fonte e foto: www.newspower.it, Mario Facchini
Classifica femminile:
1) Bibik Olga (RUS); 2) Levet Sandrine (FRA); 3) Abramtchouk Ioulia (RUS); 4) Theroux Corinne (FRA); 5) Abgrall Emilie (FRA); 6) Bezhko Olga (UKR); 7) Bacher Barbara (AUT); 8) Asher Elizabeth (USA); 9) Son Mèlanie (FRA); 10) Combaz Celine (FRA); 11) Cruz Esther (ESP); 12) Aguirre Leire (ESP).
Classifica maschile:
1) Pouvreau Gérome (FRA); 2) Fischhuber Kilian (AUT); 3) Earl Andrew (GBR); 4) Dulac Daniel (FRA); 5) Julien Stephane (FRA); 6) Meyer Jérŏme (FRA); 7) Croxall Mark (GBR); 8) Kazbekov Serik (UKR); 9) Moroni Gabriele (ITA); 10) Laurence Ludovic (FRA); 11) Caleyron Thomas (FRA); 12) Core Christian (ITA).