La gerarchia tra le bovine valdostane di razza pezzata nero-castana, appartenenti allo stesso alpeggio, si stabilisce con scontri tra i singoli soggetti sin dai primi giorni di monticazione (salita all’alpeggio), e in base all’esito di tali confronti, i soggetti dominanti affermano la loro posizione in seno al gruppo. La bovina più forte e combattiva tra le dominanti sarà chiamata “Reina” (Regina): sarà colei che controllerà e coordinerà gli spostamenti della mandria durante l'estate.
Da questa competizione spontanea e naturale è nata la manifestazione che oggi chiamiamo “Batailles de Reines”, confronti non cruenti appositamente organizzati tra reines, regine, provenienti da alpeggi diversi, disseminati su tutto il territorio della regione Valle d’Aosta.
I primi documenti storici sulle “Batailles de Reines” di cui disponiamo sono del 1858: cronaca di un confronto tra le regine degli alpeggi del vallone di Vertosan nel comune di Avise ad opera dell’Abate Jean-Baptiste Cerlogne scrittore e poeta valdostano deceduto nel 1910 all’età di ottantaquattro anni.
L’Association Régionale Amis des Batailles de Reines, fondata nel 1958 da un gruppo di allevatori organizza ogni anno un campionato. Si tratta di 21 concorsi a eliminazione diretta, dove ogni bovina, suddivisa per categoria in base al proprio peso, si confronta con un’avversaria assegnata a sorteggio. Tantissima gente si assiepa entusiasta sulle gradinate. Tutta la Valle d’Aosta è lì, per la Reina.
La sfida finale, "Combat final", è in programma per domenica 21 ottobre 2012 presso l'Arena Croix Noire di Aosta.
Assistere da “profani” in un combat non è semplice. È come andare allo stadio senza conoscere le regole del calcio: centinaia di tifosi che urlano, festeggiano e fanno sentire il loro sostegno e tu non capisci bene cosa stia succedendo. Inoltre, la cronaca del combat viene fatta rigorosamente in patois. Ad ogni modo lo spettacolo è bello, e immergersi nell’autentico mondo dei combat, fatto di tradizione e passione è impagabile.