In qualsiasi momento dell’anno, la Basilicata e le sue montagne vi invitano a vivere vacanze nella natura, prtaticando sport e visitando antichi borghi italici. Una terra 100% outdoor, con itinerari per trekking e mountainbike. Una vera e propria palestra naturale a disposizione 12 mesi all’anno.
Questa bella regione del Sud Italia, bagnata dalle acque dei mari Tirreno e Ionio, è prevalentemente montuosa, con vette che superano i 2000 metri di altitudine. Soprattutto nell’area del massiccio del Pollino (Parco Nazionale), la cui vetta raggiunge i 2248 m. slm, la neve ricopre i versanti per parecchi mesi all’anno. In estate, la natura esplode nella sua pienezza, forte e rigogliosa e talvolta, alle quote più elevate, è possibile incontrare ancora qualche nevaio invernale anche nei mesi più caldi.
In Basilicata si trovano molte aree naturali protette, con due Parchi Nazionali (Parco del Pollino e PArco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese), due Regionali e 11 territori tutelati e salvaguardati. E quando la natura è predominante, l’invito a viverla in modo diretto, in cammino, diventa irresistibile.
Basilicata, il monte Pollino
Trekking sulla vetta dl Pollino. Tra tutti i percorsi disponibili sui monti della Basilicata, certamente questo non è il più semplice, perchè presenta uno sviluppo di oltre 16 km con un dislivello compreso tra i 1573 e i 2248 metri di quota. Le ore necessarie per percorrerlo sono circa 7, ma vale la pena intraprenderlo, perchè il trekking porta a toccare scenari naturali di rara bellezza, in un ambiente in cui la wilderness regna sovrana da secoli. Siamo in un’rea protetta naturale protetta che dal 2015 è insignita del prestigioso marchio Unesco “Global GeoParks e che quindi costituisce un unicum a livello mondiale.
L’itinerario parte dal colle dell’Impiso. Il sentiero da seguire è quello dei Carbonai, che conduce fino al colle Gaudolino (m.1684 s.l.m) ove si trova una fontana per rinfrescarsi e anche un rifugio incustodito. A seguire, in direzione dolina del Pollinello, si cammina in una faggeta in salita per approdare in seguito ad una parte dell’itinerario più brulla, spoglia e rocciosa ove si possono ammirare alcuni esemplari di pino loricato, l’albero simbolo del Parco Nazionale del Pollino. Proprio in vista della vetta del Monte Pollino si incontra il Patriarca, ovvero il pino loricato più antico dell’intera area montuosa: l’esemplare conta ben 980 anni. Questa specie vegetale è un vero e proprio portento della natura, perchè sopravvive in condizioni climatiche molto difficili, resistendo a freddo, neve e gelo
Il pino loricato del Monte Pollino
E finalmente si raggiunge la vetta del Pollinio, con la sua caratteristica colonnina di pietra che indica quiota 2248, dalla quale la vista spazia sull’intero versante meridionale del massiccio montuoso. Per rientrare a valle, è possibile percorrrere la via che si sviluppa nel canale di Malevento, tra il monte Pollino e la Serra Dolcedorme. Un cammino disteso, che attraversa le praterie del Piano Toscano e conduce nuovamente al colle dell’Impiso, punto di arrivo di questa emozionante escursione.
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