Un corso di formazione promosso dalla Direzione Foreste dell’assessorato Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Valle d’Aosta diploma dieci nuovi tree climbers.
Il Tree-climbing, che si va lentamente affermando anche in Valle d’Aosta, è l’arrampicata sugli alberi, per potarli e curarli. Il tree-climber si avvale di attrezzi e tecniche mutuate dall’arrampicata e dall’alpinismo; usa infatti corde, imbracatura, jumar, fettucce, cordini e moschettoni, ma ovviamente non piccozze né ramponi per non danneggiare gli alberi, che scala con le stesse tecniche di progressione usate per la roccia.
Proprio all’insegnamento di queste tecniche di scalata sugli alberi è stato indirizzato il corso regionale. <Abbiamo ricevuto 53 domande – ha spiegato il direttore Edi Pasquettaz – e abbiamo scelto dodici persone già qualificate come potatori, che sanno quindi come potare per dare alle piante una conformazione il più naturale possibile, ma da formare riguardo all’arrampicata. C’è veramente necessità di avere del personale con queste qualifiche per la cura di molte delle piante monumentali o di alberi di pregio che, sia per altezza sia per il luogo in cui si trovano, non è possibile raggiungere con cestelli elevatori o altri mezzi operativi. Il corso è stato tenuto da un istruttore, che attualmente lavora nel Parco di Monza, qualificato da una società internazionale di arboricoltura e da una guida alpina che ha condotto il modulo sui nodi>.
Nella regione esistevano fino a poco tempo fa solo tre specialisti. Massimiliano Lucianò, che con Daniele Trevisan ha costituito la società “K2 tree climbing” , spiega:< Il lavoro non è per tutto l’anno, ma si distribuisce tra ottobre e aprile, perché tra bassa e alta valle i tempi delle potature sono diversi. Il mio collega ed io ci siamo formati a Stresa, dallo stesso istruttore che lavora al Parco di Monza. Notiamo molta attenzione da parte della pubblica amministrazione nella cura delle piante e adesso un crescente interesse anche da parte dei privati che, invece di abbattere gli alberi che necessitano di cure o di potatura, si rivolgono a noi per trattarli>.
Il tree-climbing però può anche essere ricreazionale: da piccoli, quanti si sono arrampicati sugli alberi in un gioco non indenne da pericoli, ma formativo dal punto di vista psicomotorio. <In effetti – conferma Massimiliano Lucianò – stiamo impostando un progetto di arrampicata sugli alberi da proporre alle scuole della Valle>.