Ancora nuove dall’anno dell’acqua dolce dell’Onu: sembrerebbe infatti che, con uno specifico protocollo dedicato all’acqua, la convenzione delle Alpi potrebbe contribuire ad una salvaguardia sostenibile delle risorse idriche in tutta la regione alpina, ossia per gran parte d’Europa. È quanto sostenuto dal ministro austriaco per l’agricoltura e le foreste, l’ambiente e l’idroeconomia Josef Proll nel corso della cerimonia di apertura di “Aquavisionenâ€, la scorsa settimana.
La Cipra, in tale occasione, ha chiesto l’elaborazione di un protocollo sull’acqua da realizzarsi nel corso di quest’anno, mettendo a disposizione materiali qualificati. Ed anche la Umweltdachverband – associazione austriaca – ha chiesto che sia modificata la legge sulle forze idriche ed elaborato un programma nazionale per la protezione delle acque. L’obiettivo è poter giungere al 2015 con i corsi d’acqua austriaci in “buona condizione ecologicaâ€. Di fatto, però, il terzo forum mondiale dell’acqua di Kyoto si è concluso con una dichiarazione dei ministri che contiene poche misure concrete, sebbene la proposta svizzera sia stata inserita nella dichiarazione: la piena protezione dei boschi, delle zone umide, e dei terreni attraverso cui l’acqua viene filtrata.