Come presidente è stato designato Stephen Venables, 59 anni, il primo britannico ad aver scalato l’Everest senza ossigeno nel 1988, tracciando una nuova via fino al Colle Sud dal versante Kangshung, con gli americani Robert Anderson ed Ed Webster e il canadese Paul Teare. Nel ritorno Venables dovette bivaccare senza tenda a circa 8.600 m di quota. Stephan Venables ha all’attivo numerose altre prime ascensioni nell’Himalaya indiano e nell’Hindu Kush pakistano, in Perù, Bolivia, Patagonia e Georgia del Sud. Nel 1992 durante la discesa dal Panch Chuli V, in India, cadde per la rottura dell’ancoraggio di una corda doppia, riportando la frattura di entrambe le gambe e fu protagonista di un’epica operazione di salvataggio. Ha pubblicato una decina di libri, l’ultimo dei quali dedicato al figlio Ollie, morto a soli dodici anni per un tumore, ha collaborato a numerosi documentari della BBC e al film “L’avventura antartica di Shackleton”. E’ stato presidente dell’Alpine Club ed è considerato tra i teorici dello “stile alpino” in alta quota.
Accanto a Venables nella giuria figurano lo sloveno Silvo Karo, il giapponese Katsutaka Yokoyama e l’austriaca Gerlinde Kalterbrunner. Lo sloveno Silvo Karo, nato nel 1960, è uno dei più rappresentativi alpinisti sloveni assieme a Franz Knez e allo scomparso Janez Jeglic. Ha ripetuto e aperto vie di difficoltà estreme sulle Dolomiti e sulle Grandes Jorasses, ha tracciato nuove vie sul Fitz Roy, sul Cerro Torre e sulla Torre Egger in Patagonia e su Bhaghirathi III e IV nel Garwhal indiano. Nel 1990 il film sull’ascensione del versante sud del Cerro Torre ha vinto il premio UIAA al Filmfestival di Trento. Il giapponese Katsutaka Yokoyama, 33 anni, si è distinto per le sue ascensioni sul McKinley in Alaska, sul Meru in India e sul Tengkangpoche in Nepal. Nel 2011 con Yasushi Okada è stato premiato con il Piolet d’or per la nuova via sulla parete sud –est del Monte Logan, la più alta vetta del Canada. L'austriaca Gerlinde Kaltenbrunner, nata nel 1970, è stata la prima donna al mondo e la prima austriaca ad aver completato nel 2011 la scalata di tutti i quattordici ottomila senza ossigeno supplementare.
''I Piolets d'Or sono fieri e onorati di accogliere come membri della giuria degli alpinisti di assoluto valore – hanno dichiarato gli organizzatori del premio – conosciuti per le loro imprese, ma anche portatori dei valori e dell'etica che il premio intende promuovere. Così come gli alpinisti in nomination, saranno ambasciatori di un alpinismo consacrato al rispetto delle montagne e degli uomini che le abitano''.
All'inizio di marzo saranno rese note le realizzazioni in nomination, scelte al termine di un lungo processo di selezione.