Non c’è pace per il Piolet d’or. Sospeso lo scorso anno per divergenze tra gli organizzatori, il Groupe de Haute Montagne francese e le Editions Nivéales (editore delle testate Vertical e Montagnes Magazine), viene riproposto per il 2009, ma in una veste diversa. L’intraprendente nuovo presidente del GHM, Christian Trommsdorff, rilancia il premio, anzi lo moltiplica, denominandolo “New Piolets d’Or event” e fissa regole nuove, alquanto imprecise, che hanno già suscitato perplessità nell’ambiente alpinistico internazionale.
L’evento 2009 vede tra gli organizzatori anche i comuni di Courmayeur e di Chamonix e dovrebbe svolgersi, come recita un comunicato stampa, “tra” i due comuni ai piedi del Monte Bianco, il 24 e 25 aprile prossimi, mentre a fine gennaio dovrebbero essere resi noti i nomi dei candidati al premio o ai premi e i nomi dei giurati. Nei criteri di assegnazione dei “nuovi Piolets d’Or”, non sono indicati i limiti temporali delle realizzazioni alpinistiche, né i criteri di selezione, né i membri del comitato di selezione. Non viene neppure indicato esplicitamente che non possono far parte della giuria i “nominati” e gli organizzatori.
Riguardo al nuovo “statuto” del premio hanno espresso dubbi Gioacchino e Betta Gobbi della Grivel di Courmayeur, coinvolti nell’organizzazione delle ultime cinque edizioni del premio e dal 2003 fornitori della piccozza d’oro. « Le parole della Charte e del comunicato stampa non definiscono la chiarezza e la trasparenza indispensabili per la credibilità di un premio internazionale. Il "Piolet d'Or" infatti è nato ed è cresciuto come il riconoscimento alla più significativa realizzazione dell'anno in montagna, e questo, per certificare la sua validità, richiede prioritariamente la definizione di un altissimo e neutrale livello dei selezionatori, della giuria e dei criteri di selezione e giudizio. Se invece, come appare dai documenti finora presentati, non si tratta più di un premio, il rischio è che si stia usando a sproposito il nome Piolet d'Or, che per decenni ha significato agli occhi degli alpinisti il riconoscimento ufficiale e supremo della loro ricerca e dei loro sforzi. Meglio potrebbe essere lasciare il nome Piolet d'Or alla storia e inventarne uno nuovo».
Ma i giochi sembrano fatti, visto che il numero di gennaio di Montagnes Magazine presenta in copertina le “Grandes Aventures” del 2008, compresa la realizzazione alpinistica che vede protagonista proprio il presidente del GHM. Se queste “grandes aventures” risultassero essere le nomination del Piolet d’or, almeno uno degli alpinisti risulterebbe organizzatore e candidato al premio.
Intanto i Comuni di Chamonix e Courmayeur continuano a lavorare all’evento, che si vorrebbe far diventare “il più grande festival internazionale d’alpinismo” con dibattiti, incontri e film e che guarda caso, sarebbe in concomitanza con l’apertura a Trento della la 55ma edizione del Filmfestival, storico momento di incontro tra alpinisti.
foto archivio Hervè Barmasse