Select Page

Tutti sulle piste i soldi della Francia

C’è chi sullo sci investe e molto. O forse troppo. E’ il caso della Francia… nel 2004 infatti le località di sport invernali francesi hanno investito 348 milioni di Euro in interventi di modernizzazione e ampliamento – somma mai raggiunta prima d’ora. Le statistiche ci dicono però che, se negli ultimi dieci anni gli investimenti sono aumentati di circa il 200%, il volume d’affari è cresciuto soltanto del 50%. Secondo la Federazione delle società di gestione degli impianti di risalita francesi più del 70% degli investimenti sono destinati a sostituire e modernizzare vecchi impianti e non a costruirne di nuovi. Alcuni parlano di “gigantismo” e di “sviluppo eccessivo”. I promotori dei crescenti finanziamenti fanno notare che qui è necessario investire più che in altri settori per rimanere competitivi in un mercato sempre più duro. Sta di fatto che di soldi se ne stanno investendo in quantità.



Cambia il clima troppo in fretta

Flora e fauna non stanno dietro ai cambiamenti del climaNuova ricerca del WWF International che ci riporta alla dura realtà dei cambiamenti climatici: troppo rapidi per flora e fauna. Il naturale meccanismo di adeguamento di molte specie oggi non è più in grado di tenere il passo con il ritmo dei cambiamenti.

La ricerca giunge alla conclusione che le conseguenze del riscaldamento del clima sono molto maggiori di quanto finora ritenuto. Ad esempio alcune piante anticipano la fioritura; e si sviluppano più incendi boschivi a causa dell’aumentare dei periodi di siccità.

Per evitare conseguenze peggiori, secondo il WWF e l’UE, le temperature non dovrebbero aumentare più di 1,5 ° C rispetto all’epoca preindustriale. Appare estremamente preoccupante il fatto che nel frattempo la temperatura media nelle Alpi sia già aumentata di 1,6° C…

Il ritrovamento di resti di piante di migliaia di anni fa, recentemente restituiti da un ghiacciaio nelle Ande peruviane, è un indizio della portata del cambiamento climatico attualmente in corso. Dalla datazione di questi reperti con il metodo del carbonio 14 è risultata un’età di almeno 50.000 anni. Lonnie Thompson della Ohio State University ritiene, sulla base del buon stato di conservazione delle piante, che durante gli ultimi 50.000 anni la massa glaciale non si sia mai ritirata al livello attualmente raggiunto.



Allarme maltempo in Austria

Calamità: esondazione record del Lago Maggiore (Piemonte) nel 2000Per poter reagire tempestivamente a situazioni meteorologiche estreme, come tempeste, precipitazioni intense, periodi di siccità, in Austria si sta sviluppando un cosiddetto “Unwetter-Warn-Tool”, ossia un sistema di segnalazione maltempo.

Il sistema farà sì che l’Istituto centrale di Meteorologia e Geodinamica di Vienna trasmetterà le segnalazioni di condizioni meteorologiche estreme attraverso una piattaforma Internet nonché attraverso la centrale per le emergenze a livello nazionale e dei singoli Länder, fino al livello di circoscrizione.

Verranno qui considerate sia le previsioni a breve che a medio termine. Queste informazioni, diventano oggi sempre più importanti, poiché la frequenza delle situazioni estreme – e pericolose – è in deciso aumento. L’alluvione estiva così come le tempeste di föhn dell’autunno 2002 sono dei chiari esempi.

fonte: www.alpmedia.net







Share This