Nuovo regolamento per le aree sciistiche in Tirolo
Nella regione austriaca cambiano drasticamente i criteri di concessione per la realizzazione di nuove piste ed impianti sciistici. Il nuovo “Piano regolatore per le funivie e le piste da sci del Tirolo” – un passo in avanti dal punto di vista ambientalistico – obbliga ora i gestori degli impianti a tenere in considerazione una serie di fattori, tra cui gli interessi dell’economia regionale, delle aree protette, nonché i possibili incrementi di traffico automobilistico.
In generale il piano regolatore vieta lo sfruttamento di nuove aree e consente eventuali ampliamenti solo a seguito di severe verifiche, nel rispetto di precisi criteri di esclusione e di ammissione. Ad esempio non si potranno ammettere nuovi impianti in aree in cui non vi è certezza di sufficiente innevamento.
La parola passa ora ai campi da sci del Tirolo: la prassi seguirà alla lettera vincoli e indicazioni della nuova normativa?
La legge austriaca esorta inoltre gli altri Stati alpini a ratificare tutti i protocolli della Convenzione delle Alpi al fine di assicurare pari opportunità nelle aree sciistiche.
(Fonte: Alpmedia.net)
“Acqua viva” sulle Alpi
Questo il nome dell’iniziativa popolare avviata dalla Federazione Svizzera di Pesca (SFV): l’obiettivo, attraverso una raccolta di firme, è un referendum per la creazione di un fondo destinato alla rinaturalizzazione di fiumi e torrenti. La sottoscrizione proseguirà sino al 4 luglio 2005.
Nella sua richiesta l’associazione di pescatori chiede che vengano definite le portate di deflusso minime a valle delle centrali idroelettriche. Quando la domanda di energia è molto bassa, con poca acqua che affluisce alle turbine, si verificano infatti portate insufficienti. Questa riduzione può provocare la moria di pesci e di altri organismi acquatici. Ad esempio, rispetto al 1960, in Svizzera le catture di trote sono diminuite del 60%.
L’iniziativa, attraverso una tassazione di consumi e trasporti di energia, intende attivare un fondo attraverso il quale finanziare interventi di rinaturalizzazione. (Fonte: Alpmedia.net).
Aree rurali montane a convegno
Si svolgerà nella piemontese Val Borbera, dal 1 al 3 settembre 2005, un convegno di due giorni sul tema “L’architettura e il paesaggio rurale nello sviluppo socioeconomico montano”. La manifestazione è organizzata da Ruralia col fine di indagare quali siano le strade per salvare gli insediamenti dall’abbandono e quali opportunità si presentano per recuperare i fabbricati rurali e restituirli a nuove forme di utilizzo.
In particolare i gruppi di lavoro si occuperanno di protezione e sviluppo del paesaggio nelle aree agricole abbandonate, di rivitalizzazione dell’economia regionale e delle comunità rurali. È previsto un seminario preliminare di un giorno per elaborare proposte per un progetto concreto di rivitalizzazione della Val Borbera, una valle con grandi ricchezze paesaggistiche, naturali e culturali, ma minacciata dallo spopolamento. (Fonte: Alpmedia.net – info: Ruralia.it).
Gli austriaci puntano sull’energia verde
Nel corso del 2004, in Austria, si è registrato un vero e proprio boom dell’energia verde. Nell’Austria Inferiore, ad esempio, si è registrato un record nella costruzione di centrali di riscaldamento a biomassa, di impianti per la produzione di energia da biogas e impianti eolici. Ne risulta che circa il 7% dell’energia prodotta nella parte meridionale del paese alpino, ha origine dal vento, da biomassa e biogas. Sul fronte degli investimenti ciò ha comportato investimenti complessivi per il 2004 ammontanti 204,6 milioni di Euro.
La tendenza va nella direzione di costruire piccole centrali di riscaldamento a biomassa piuttosto che investire in un grande impianto. Attualmente in questo Land circa 12.000 persone si riscaldano grazie a sostanze vegetali, per un totale di 240 centrali. Anno dopo anno, intanto, in tutta l’Austria si punta sempre più sull’energia eolica: nel 2003 sono stati costruiti 108 impianti eolici per una potenza installata complessiva di 192 Megawatt. Sono quindi 424 gli impianti che, collegati alla rete, immettono energia pari al 2% del fabbisogno di energia elettrica complessivo dell’Austria e corrispondente al consumo medio di 350.000 famiglie. L’obiettivo dell’UE, lo ricordiamo è di raggiungere una percentuale del 22,1% di energia rinnovabile entro il 2010. (Fonte: Alpmedia.net).