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Quattro binari per il Brennero

approvato il progetto per il tunnel di base del Brennero

La Giunta Provinciale di Bolzano ha approvato il tunnel di base del Brennero, progetto che rientra tra le opere definite prioritarie dalle direttive delle reti transeuropee di trasporto (Ten). L’obiettivo di questa serie di progetti, formulati nel libro bianco dell’Unione Europea e dalla Convenzione delle Alpi, è il trasferimento di buona parte del traffico merci dalla strada alle rotaie, per diminuire gli effetti negativi dei trasporti sull’ambiente, ed in particolare su quello dell’area alpina.

Le previsioni di aumento del traffico-merci attraverso il Brennero, per i prossimi anni, non lasciano dubbi sull’urgenza dell’opera. Oggi si contano 38 milioni di tonnellate di merci in transito al valico, cifra destinata a salire, entro il 2020, a circa 67 milioni di tonnellate.

Ma il progetto “quadruplicamento dei binari della linea del Brennero Monaco-Verona”, questo il suo nome ufficiale, non trova, per il momento, il sostegno della associazioni ambientaliste presenti sul territorio. In particolare si lamenta la mancanza “ di una chiara definizione degli obiettivi che si dovrebbero ottenere con il tunnel di base del Brennero e, finora, manca anche ogni informazione su come dovrebbe avvenire il trasferimento del trasporto merci alla rotaia, pronosticato dal progetto (Fonte: Alpmedia, 21.10.2003)”. Ora la pratica, dopo questa prima approvazione a livello provinciale, passa a Roma, ove verrà ulteriormente esaminata.



L’Italia rallenta la Convenzione delle Alpi

non passa in Senato il protocollo trasporti

auto o treno?Lo scorso mese di settembre la Commissione Esteri del Senato italiano ha approvato il disegno di legge che prevede la ratifica dei protocolli attuativi della Convenzione delle Alpi, con la soppressione del protocollo Trasporti. Già da tempo, intorno a questo protocollo, il Governo italiano dimostrava divisioni e pareri contrastanti. La sua bocciatura al Senato non fa altro che confermare la direzione presa dall’Italia in merito ai trasporti sulle e attraverso le Alpi, già alcuni mesi or sono. Se questa modifica verrà confermata, oltre a perdere un pilastro importante come il Protocollo Trasporti, frutto di anni di lavoro, l’intero provvedimento dovrà tornare all’esame della Camera dei Deputati, ritardando ulteriormente l’entrata in vigore degli altri protocolli della Convenzione.

Nel frattempo la Consulta dell’Arco alpino organizza a Torino/I, il 28 e 29 novembre prossimi, un convegno internazionale sulla Convenzione delle Alpi e la montagna italiana. Il convegno sarà suddiviso in 3 sessioni tematiche: gli effetti della Convenzione delle Alpi sulle politiche locali, le politiche nazionali ed europee per la montagna e le Alpi nel sistema europeo dei trasporti. Un incontro in cui non si potrà non affrontare la delicata posizione assunta dall’Italia sui trasporti alpini.

Info: Regione Piemonte: segreteria.montagna@regione.piemonte.it

Aggiornamenti sul progetto di legge su: https://www.senato.it (it).



Il Parco dello Stelvio non è più commissariato

la Regione Lombardia ha revocato il provvedimento

grandi manifestazioni e tutela della natura: sul tavolo delle trattativeCampionati del Mondo di Sci 2005 e tutela/conservazione dell’ambiente naturale cercano nuovamente un punto di incontro sostenibile. La Regione Lombardia ha infatti revocato l’ordinanza di commissariamento del Parco Nazionale dello Stelvio, provvedimento cui si era approdati dopo il no della direzione del Parco Nazionale all’approvazione di alcuni interventi richiesti nell’ambito dei preparativi dei Mondiali di sci di Bormio 2005. Il voto contrario del Parco si riferisce in particolare alla costruzione della nuova cabinovia di collegamento tra Santa Caterina Valfurva e l’alpe Plaghera, opera considerata di fondamentale importanza per la disputa della rassegna iridata. Ora sono in corso trattative per trovare una soluzione accettabile per entrambe le parti, in modo da consentire lo svolgimento delle gare a Santa Caterina Valfurva.

Fonte e info: www.legambiente.org



Alpillole: i numeri precedenti



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