KOYUKUK – ALASKA, 9 MARZO 2003 se dovessi dare una faccia al paradiso, oggi credo che gli darei quella di questo piccolo villaggio indiano 60 KM DOPO GALENA, sulla sponda dello yukon. si prospettava un nuovo accampamento freddo e bagnato, quando con le ultime luci del giorno ho intravisto sulla sponda destra dello yukon, un po` fuori dal percorso, una persona con guasti ad una motoslitta. mi sono avvicinato ed ho cominciato a parlarci: era il prete di un piccolo villaggetto qualche passo dentro il bosco e dopo un breve intervento al motore della sua motoslitta mi ha portato in “citta`” a conoscere un po` di gente. li mi hanno offerto della buonissima carne di alce e delle patate rancide che ho “bevuto” comunque. ora, mentre vi scrivo sono nella piu` calda, bella e tecnologica scuola elementare che io abbia mai visto, e questo fa ridere se si pensa che in paese la gente non ha neppure l`acqua corrente. io invece mi sono fatto una doccia che me la ricordero` per tutta la vita. dall`ultima volta che ci siamo sentiti le cose sono andate un po` come volevano. lasciato ruby ho preso la febbre per qualche giorno e questo mi ha impedito di procedere secondo i miei programmi. ho passato momenti terribili 2 giorni fa, quando l`acqua dentro il mio camel back (borraccia che si porta come uno zaino) si e` completamente ghiacciata. non valeva la pena di fermarsi perche tirava un sacco di vento e non avrei neppure avuto la possibilita` di accendere il fuoco. la giorata era cominciata alle 5 della mattina ed entro le 4 del pomeriggio sarei arrivato a Galena.ho sofferto veramente molto la sete, ma ho tenuto duro fino a Galena. i problemi sono venuti la sera quando ho cominciato ad avvertire i primi sintomi della disidratazione: giramenti di testa, brividi e voglia di rimanere immobile. oggi invece le cose sono andate alla grande. i vecchi problemi che avevo alla caviglia ed ai miei piedi in generale sono in via di guarigione ed ora comincio a fare sul serio!! le cose vanno un po` per le lunghe e questo mi mette un po` di sconforto perche` la vita comincia a farsi dura. sono ormai 2 settimane che sono la fuori, e me ne aspettano almeno altrettante. il segreto e` certo quello di non pensarci e di guardare non piu` lontano delle 24 ore, ma qualche giorno fa`, di mattina presto (erano le 4. 30 quando mi sono alzato) ho fatto fatica a mettere a fuoco i miei prossimi giorni. voglio dire che si cominciano a fare sentire!! e` soprattutto la mattina quando mi sveglio e devo uscire da quel cantuccio -sacco a pelo- bagnato fradicio, ma tiepido che mi vegono questi brutti pensieri: un altro giorno a scappare dal freddo, facendo a gara tra chi avra` la meglio: la fatica o me. poi viene di nuovo notte, e se sei fortunato incontri chi ti puo` offrire un posto asciutto e caldo….. bhe` allora li le cose cambiano. sei piu` disposto a sopportare quello che ti aspetta il giorno dopo!!! MESSAGGIO PER RICCARDO: 150 costanti e vado che mi sento un treno!! abbiamo fatto un buonissimo lavoro!! Kaltag, dove ci saro` tra qualche giorno, segna `half way` meta` strada e queste sono le mie condizioni: dimagrito, tanto ma non troppo, barba molto lunga che mi da l`aspetto del barbone senza tetto (insomma trasandato), due occhiaie profonde come fossi indicano le molte ore di sonno da recuperare, 2 piedi che sembrano una mappa tpografica ed un dito del piedi tagliuzzato talmente bene che sembra un origami, una slitta che si rompe solamente gardandola, una puzza da `cane bagnato`- uguale per tutti i miei vestiti-, ma oggi abbiamo fatto un buon salto in avanti con l`igiene concedendoci una doccia, ed una GRANDE, GRANDE GRANDE VOGLIA DI ANDARE FINO IN FONDO A `STA STORIA.
a presto alex
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