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Presentata ad Aosta la XXIV edizione del Trofeo Mezzalama. All’Area Megalitica, Adriano Favre ha annunciato la nuova formula: le squadre saranno composte da due elementi.  Il 26 aprile si assegnerà il Campionato Mondiale ISMF Long Distance e sarà finale di La Grande Course.  Nasce un progetto per gli atleti con disabilità con una gara demo nel 2025.

Giovedì 5 dicembre 2024, presentazione ad Aosta del Trofeo Mezzalama 2025Giovedì 5 dicembre 2024, presentazione ad Aosta del Trofeo Mezzalama 2025 – foto credits Fondazione Trofeo Mezzalama

IL TRENINO DELL BERNINA BANNER 2023

Ospite dell’Area Megalitica, la Fondazione Trofeo Mezzalama ha presentato la “Maratona dei Ghiacciai” in programma sabato 26 aprile 2025, con domenica 27 aprile come giornata di recupero in caso di maltempo. La XXIV edizione del Trofeo Mezzalama sarà prova unica di Campionato Mondiale ISMF Long Distance e finale di La Grande Course, il circuito delle gare scialpinistiche più esclusive di tutto l’arco alpino e della Cordigliera Pirenaica.

La presentazione si è aperta con una notizia che nell’ambiente dello scialpinismo agonistico era già nell’aria: il direttore tecnico e guida alpina Adriano Favre ha confermato che il prossimo Trofeo Mezzalama si correrà con squadre composte da due elementi, modificando la formula storica che per 90 anni prevedeva team di tre componenti.

VIDEO: ADRIANO FAVRE E ALEX BRUNOD PRESENTANO IL TROFEO MEZZALAMA 2025

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La prossima edizione del Trofeo Mezzalama, la XXIV della sua lunga e illustre storia quasi secolare, è fissata per sabato 26 aprile 2025. A conferma della periodicità biennale, secondo le attese, sarà la famosa “maratona dei ghiacciai” del Monte Rosa, da Breuil-Cervinia a Gressoney-la-Trinité, a chiudere la stagione delle gare internazionali di scialpinismo.

Lo annuncia ora, a inizio stagione, la fondazione organizzatrice valdostana che dal 1997 ha fin qui garantito la rinascita moderna e lo svolgimento di tredici edizioni del Mezzalama.  Quasi tutte piuttosto sofferte, tanto per lo staff degli organizzatori quanto per gli atleti, prima per le incertezze meteo e poi per le severe condizioni del percorso nella lunga traversata che sfiora e supera i quattromila metri di quota tra il Breithorn, il Castore e il Naso dei Lyskamm.

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Mezzalama_Castore e Sella_Simo Cocco 13Mezzalama 2023, Castore e Sella – foto  Simo Cocco

Le più difficili sono state le ultime due edizioni. La gara del 2019 si è svolta con impensato successo su un nuovo percorso di quota inferiore, tracciato in extremis dalle guide alpine dirette da Adriano Favre, rinunciando per la prima volta alle classiche vette del Castore e del Naso, inavvicinabili per la bufera e l’assenza di visibilità alla quota dei quattromila. Dopo la sosta obbligata del 2021 per l’epidemia Covid, la gara 2023, in apparenza favorita da una scarsa nuvolosità, si è poi rivelata quanto mai dura per la bufera che ha sferzato gli atleti dal “cancello” del Breithorn in avanti, costringendo molte cordate al ritiro per il freddo intenso percepito.

Certo anche per questi precedenti, stavolta l’atteso annuncio della data da segnare in calendario non è la novità principale della prossima XXIV edizione del Trofeo Mezzalama. Tra gli atleti e gli appassionati delle gare di scialpinismo, di qua e di là delle Alpi, è filtrata la voce di una novità ben più consistente e inaspettata che modifica una tradizione indiscussa da 90 anni. La novità viene annunciata e illustrata da Adriano Favre, guida alpina di Champoluc che da un trentennio dirige la complessa macchina organizzativa del Mezzalama, gara unica al mondo tra gli sport invernali per la quota a cui si svolge.

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«Finora abbiamo rispettato la formazione storica delle cordate da tre atleti ciascuna, – dichiara Favre -, sia in omaggio alle gare militari di pattuglia da cui sono nate quelle di scialpinismo, sia perché in tre era più semplice il recupero di un caduto da crepaccio. Ma con le gare moderne siamo rimasti una gloriosa eccezione. Ora è arrivato il momento anche per il Mezzalama di adottare le cordate da due scialpinisti. Ce lo impongono i cambiamenti delle condizioni dell’alta montagna, il vistoso ritiro dei ghiacciai, le stagioni sempre più avare di neve, la maggior presenza del ghiaccio vivo sui pendii e le creste. In condizioni simili la cordata da due atleti è più agile e più efficiente, sia nelle manovre di corda, sia nelle discese legati su ghiacciaio. In sostanza vogliamo garantire maggior sicurezza».

Mezzalama 2023 - foto Riccardo SelvaticoMezzalama 2023 – foto Riccardo Selvatico

Una novità così vistosa per una gara illustre come il Mezzalama è una scelta che è stata lungamente studiata dallo staff tecnico. «Sono contento di poter annunciare un cambiamento così impegnativo – confessa Favre – con una certa serenità. Stavolta non ho dovuto decidere da solo, costretto da un’urgenza meteo per salvare la gara. Per mia fortuna, ormai da due edizioni sono affiancato da due vice giovani e brillanti, François Cazzanelli di Breuil-Cervinia ed Emrik Favre di Champoluc. Sono entrambi guide alpine in piena attività, hanno corso il Mezzalama e conoscono ogni segreto del Monte Rosa. Con François ed Emrik abbiamo esaminato l’idea della cordata a due e ne abbiamo lungamente discusso. Con essi, che più di me hanno il polso degli atleti giovani, abbiamo concluso che la scelta è buona e va presa subito».

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Poiché le squadre da due atleti sono la formazione normale di tutte le gare moderne di scialpinismo, Favre e il suo staff ritengono che l’aggiornamento del Mezzalama sarà accolto con favore dai concorrenti. «Pensiamo che gli atleti ce ne saranno grati – osserva ancora il direttore tecnico -. Finora le coppie di scialpinisti ben affiatate nelle altre gare, dovevano cercare un terzo uomo adatto (o terza donna le squadre femminili), solo per disputare il Mezzalama. Era una difficoltà rilevante e caratteristica. La crisi di uno dei tre ha spesso impedito a diverse squadre di passare in tempo al “cancello orario” sul colle del Breithorn, costringendole al ritiro prima di entrare nel vivo della corsa. Per la stessa ragione anche squadre di favoriti hanno perso la gara, o una buona posizione in classifica. La cordata da due è matematicamente più efficiente».

La presentazione ad Aosta è proseguita con l’intervento di Alex Brunod, presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama. «La Maratona dei Ghiacciai – ha annunciato Brunod – ha da sempre seguito due capisaldi: stare al passo con i tempi e salvaguardare la sicurezza sia degli atleti sia di tutti gli addetti lungo il percorso. Con questa visione nasce l’esigenza di portare a due il numero dei membri delle squadre per aumentare ulteriormente il livello di sicurezza durante la competizione. Inoltre, siamo entusiasti di poter accogliere gli atleti diversamente abili sui nostri ghiacciai. La resilienza che dimostrano è straordinaria».

«Infine, voglio ringraziare – ha concluso il presidente – tutti gli Enti che supportano la Fondazione e la Regione Valle d’Aosta, che è da sempre al nostro fianco in questo cammino».

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Web: trofeomezzalama.it

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