Ad Aosta si discute di architettura alpina. Sabato 17 ottobre 2009, dalle 9,15 alla Grand Place di Pollein, si tiene il convegno “Architettura e sviluppo alpino”, promosso dall’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur, unitamente all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d’Aosta.
L’evento ha l’ambizione di coinvolgere un pubblico vasto e eterogeneo, presentando una progettualità specifica, che ha la capacità di considerare il territorio nel suo insieme, dimostrando come la qualità del costruito è elemento costitutivo fondamentale della qualità del paesaggio contemporaneo.
Fare architettura nelle Alpi, ieri come oggi, significa anche trasformare il territorio contribuendo alla costruzione di un modello economico e di sviluppo, su cui si dibatte ogni giorno.
Il mondo alpino si è trasformato nel corso del XX secolo con una velocità ed una intensità pari ad alcune grandi aree dell’industrializzazione europea. Dapprima furono le ferrovie, poi la nascita dell’industria idroelettrica, poi alcune grandi avventure industriali e minerarie, quindi le grandi arterie di comunicazione europea e, infine, lo sviluppo dello sci e del turismo su larga scala. Tutto ciò è avvenuto, però, in un ambiente fragile, geograficamente ed orograficamente complesso, dove il territorio investito dalla sviluppo è stato, tuttavia, di modesta entità: il resto sono foreste e montagne, ghiacciai e fiumi.
La giornata di studio, di confronto e di riflessione coinvolge intorno a questi temi esperienze e sensibilità diverse.
L’assessore regionale al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Aurelio Marguerettaz, l’ingegner Blengini e l’architetto Cillara Rossi presentano il progetto delle Funivie Monte Bianco, un investimento strategico per lo sviluppo turistico della Valle d’Aosta.
La comunità di Vals (CH) evidenzia un processo di trasformazione in cui il rapporto tra cultura, architettura, fruizione del territorio e sviluppo economico delle aree marginali delle Alpi è quanto meno esemplare.
I centri commerciali M-Preis, presentati dal moderatore del Convegno, Sebastiano Brandolini, mostrano invece la faccia migliore del commercio, inteso come ancora per la sopravvivenza demografica e sociale di vallate remote del Tirolo austriaco.
L’architetto Cino Zucchi, con il progetto per gli Headquarters della Salewa di Bolzano, progettato insieme ai Park Associati, è testimone privilegiato di un complesso processo anche concettuale, che investe gli spazi urbani alpini, e il suo “prato in salita che si inerpica su una formazione rocciosa” ne è la più limpida testimonianza.
L’architetto Paolo Bellenzier, nella sua funzione di coordinatore per la
sensibilizzazione all’architettura moderna e contemporanea nella Provincia Autonoma di Bolzano, è un testimone chiave dell’architettura moderna e contemporanea alpina del territorio altoatesino.
Con questi osservatori privilegiati potranno dialogare l’architetto
Roberto Domaine, soprintendente per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta e Sebastiano Brandolini, architetto e giornalista di grande sensibilità.
Venerdì 16 alle 18 all’Hotel Europe di Aosta, via Ribitel 8, sarà presentato in anteprima il volume di Luciano Bolzoni “Abitare molto in alto. Le Alpi e l’architettura”.