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La  Swatch Skiers Cup 2014 ha avuto uno straordinario avvio nella giornata di martedì 7 gennaio sulle nevi di Zermatt, con il Backcountry Slopestyle.  Il team America si è portato in testa, aggiudicandosi nove manche contro le sette del team Europa. Questo crea i presupposti per una conclusione emozionante in occasione della gara finale, il Big Mountain, previsto nel prosieguo della settimana.
 
Nonostante le previsioni meteo improntate al peggio, a Zermatt splendeva il sole, con una coltre di neve intatta a coprire la pista. La prima manche è stata ricca di sfide storiche, con Nicolas Vuignier (SVI) che ha battuto Sage Cattabriga-Alosa (USA) e Richard Permin (FRA) che ha sconfitto Dane Tudor (USA) segnando punti per team Europa. Nello scontro tra leggende, Seth Morrison (USA) si è aggiudicato un punto per l'America nella sfida contro Sverre Liliequist (SWE). Fabio Studer (AUT) ha realizzato la discesa più aggressiva della manche, con un doppio flatspin quasi atterrato nel primo salto, due doppi cliff drop ad alta velocità e per finire un perfetto cork 720 tail grab, battendo il suo avversario Tim Durtschi (USA). Anche Sam Favret (FRA) ha disputato una manche incredibile per gli europei, sconfiggendo KC Deane (USA) con un grande switch 540, un cork 360, e per finire un audace 720.  Dopo la prima manche,Team Europa conduceva 5-3.
 
Ma nella seconda manche le cose sono cambiate. Team America ha iniziato alla grande, aggiudicandosi i primi quattro confronti. Tim Durtschi (USA) ha sconfitto Sam Favret (FRA), finendo la sua discesa con un doppio cork 1080. Sage Cattabriga-Alosa (USA) ha esibito la discesa più creativa della giornata, abbinando due cliff drop con eleganti 360 destro e sinistro, avendo così la meglio su una emozionante discesa di Kevin Guri (FRA). Ma il clou della giornata è stata la discesa finale, quando il capitano del team America JP Auclair (CAN) ha raccolto la sfida. Una discesa fluida lo ha portato al salto finale, un gigantesco doppio backflip. È rimasto sospeso in aria per un tempo che è parso infinito, atterrando più lontano di qualsiasi altro concorrente e finendo il salto alla perfezione.
 
“Sorridevo avvicinandomi al salto conclusivo. Avevo avuto l'opportunità di provare il salto nella prima discesa, quindi per la seconda mi sentivo molto bene,” spiega JP Auclair (CAN). “Non faccio spesso dei doppi a meno che non sia il momento perfetto, e questa era una di quelle volte.” L'affermazione di Auclair su Julien Regnier (FRA), capitano del team Europa, è stato uno dei punti salienti della vittoria del Team America in questa prima giornata. Punteggio finale: Team America 9; Team Europa 7. “Dopo quella prima manche, sapevamo cosa dovevamo fare,” afferma Callum Pettit (CAN), rider del team America. “Prima della seconda manche ci siamo riuniti in cima e l'intero team era euforico,  motivatissimo a realizzare la rimonta.”
 
Ma la storia non finisce certo qui. Con la Big Mountain ancora da disputare, rimangono 16 intense manche di gara che potrebbero portare a qualsiasi conclusione. I forti atleti del team America hanno grande talento, ma sei degli otto membri del team Europa hanno il vantaggio di una precedente esperienza nella Swatch Skiers Cup. E la posta in gioco è alta. Il team Europa ha vinto due titoli della Swatch Skiers Cup, il team America uno. Se gli americani riusciranno a mantenere il vantaggio ottenuto nel Backcountry Slopestyle, porteranno il punteggio sul 2 pari, ma se gli europei rimontano, domineranno per 3 a 1. Restate sintonizzati per gli aggiornamenti, non perdete un solo minuto della conclusione della Swatch Skiers Cup!
 
Le prime impressioni dei concorrenti:
 
Sage Cattabriga-Alosa (USA) – “Nella seconda manche ero molto più sicuro. Ho fatto alcuni degli stessi salti della prima manche ma abbinati a trick diversi. Sapevo che (il mio avversario) Kevin Guri era molto motivato quando l'ho visto compiere un grande cork 720 in cima, quindi sapevo che dovevo fare di meglio per vincere.”
 
Fabio Studer (AUT) – “Mi sento davvero bene quest'anno. Ho analizzato il mio modo di sciare dello scorso anno, voglio sciare più velocemente tra le figure e ho lavorato su questo aspetto. In autunno mi sono allenato molto e mi sento bene anche nei salti. Sono felicissimo di essere qui alla Swatch Skiers Cup e aspetto il Freeride World Tour.”
 
Tim Durtschi (USA) – “Nella seconda manche, il mio avversario Sam Favret ha rotto gli attacchi in un impatto al suo primo salto, quindi ho dovuto solo andarmi a prendere la vittoria". Ho fatto un grande switch backflip e per finire un doppio cork 1080.”
 
Dane Tudor (USA) – “Non ci sono altre competizioni come questa. Il format è unico e crea un ambiente straordinario, amichevole ma anche molto intenso.”
 
Richard Permin (FRA) – “Adoro questo evento. Il suo straordinario spirito di squadra, non il totale individualismo che caratterizza normalmente lo sci. Oggi abbiamo perso ma è stata una bella giornata di sci e stasera ci sarà una bella festa!”
 
Cody Townsend (USA) – “È stato talmente divertente. La luce era un po' piatta alla mia seconda discesa, così quando sono atterrato dall'ultimo 720 ho sorpreso me stesso. Ma qui l'energia è incredibile, ti carica tanto che vai al massimo.”
 
Nicolas Vuignier (SUI) – “Non ho sciato al mio meglio ma ho comunque vinto entrambe le manche. Nella seconda manche mi sono trattenuto un po' perché Callum Pettit era caduto davanti a me e dovevo fare una discesa pulita. Fa parte della strategia qui, è uno sport di squadra.”

 

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